Test Racchette

Yonex EZONE 100

Versione all-around della serie Ezone, creata con i giusti compromessi tra potenza e controllo, manovrabilità e stabilità, per un pubblico molto ampio. Comfort e facilità di gioco si fanno particolarmente apprezzare., meno le rotazioni spinte

di Staff Padel Magazine
8 giugno 2020

Sesta generazione della linea Ezone, versione classica da 300 grammi e 100 pollici di ovale, dotata di estrema manovrabilità che la rende piuttosto versatile, sia come tipologia di giocatore sia come livello di utenza. Il profilo è variabile fino a raggiungere i 26 millimetri e studiato per avere un’ottima aerodinamicità, con un bilanciamento neutro a 32 centimetri e un buon livello di swingweight, quindi di attitudine alla spinta. Abbastanza rigida (69 RA) per ottenere adeguata stabilità, cerca (e ottiene) ottimi compromessi, senza esasperare una caratteristica in particolare. Nel modello 2020, il design è stato rinnovato, cercando soprattutto di aumentare lo sweet spot, l’area ideale di impatto, per renderla più facile e confortevole, e quindi adatta a un pubblico più ampio. Il sistema Linear Tech riduce la frizione delle corde per aumentare potenza e comfort, con una spaziatura che viene ridotta nella zona centrale per un miglior controllo di palla e ampliata ai lati per assorbire meglio gli shock da impatto.

La precisione della traiettoria è data dalla stabilità (infatti p aumentato il dato di rigidità rispetto al modello precedente), conseguenza dell’utilizzo di una grafite elastica ma estremamente resistente alla gola (M40X). La tecnologia Vibration Dampening Mesh è invece sistemata nel manico per limitare le vibrazioni e ottenere un feeling più pulito.

Si tratta dunque di una nuova spin machine, solida all’impatto, potente ma stabile, in modo da mantenere una certa precisione nella traiettoria.

In campo, le prime sensazioni sono ottime perché l’impatto è bello pastoso e confortevole, la si muove con facilità e l’ottima manovrabilità aiuta chi ha swing lunghi e completi e colpisce pulito, con poco spin. Il sistema Isometric che caratterizza i telai Yonex, quindi una testa squadrata che aumenta lo sweet spot (del 7% stando ai dati di laboratorio della casa nipponica) aiuta anche in fase difensiva e nei colpi decentrati. Si tratta dunque di un telaio che cerca adeguati compromessi, senza esaltare una caratteristica in particolare: si spinge con bu0n controllo, è precisa e confortevole, si manovra con facilità con un impatto stabile. Manca, se vogliamo, un filo di cattiveria, di punch: per questo, chi l’apprezza meno è il picchiatore da fondo che usa tanto il top spin; meglio esecuzioni più classiche, botta piatta e variazioni in back.

A rete non ha il nerbo di una VCore Pro ma l’agilità è tale che si riesce a volleare bene senza vantare parentele con Pat Cash. Una racchetta versatile, completa, alla quale ci si adatta molto rapidamente e che può essere utilizzata sia dal giocatore agonista (magari con leggera customizzazione quando il livello e il ritmo di gioco salgono) sia dal giocatore di club in fase di miglioramento e comunque dotato di un discreta tecnica.

A livello di look, si è optato per un blu elettrico particolarmente piacevole e con la solita cura giapponese dei dettagli.