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LUTTO

È morto il fidanzato di Aryna Sabalenka. Aveva 42 anni

Una tragica notizia sconvolge il tennis alla vigilia del Miami Open: si è spento Konstantin Koltsov, l'ex hockeista che da tre anni aveva una relazione con Aryna Sabalenka. Padre di tre figli, aveva lasciato la moglie per lei. Quattro anni fa, la bielorussa aveva già vissuto la morte di papà Sergei.

Riccardo Bisti
19 marzo 2024

“È con grande dolore che informiamo della morte di Konstantin Koltsov, vice allenatore del Salavat Yulaev”. Con queste parole, il team di hockey su ghiaccio con sede a Ufa, in Russia, ha ufficializzato il decesso del 42enne, noto nel mondo del tennis per essere il compagno di Aryna Sabalenka. “Era una persona forte e allegra, amato e rispettato da giocatori, colleghi e tifosi. Sarà per sempre nella storia del nostro club, che riposi in pace”. Una notizia tragica, potenzialmente devastante per la numero 2 del mondo. Se la morte di un giovane uomo (Koltsov avrebbe compiuto 43 anni il prossimo 17 aprile) è sempre drammatica, nel caso della Sabalenka è la seconda perdita così dolorosa. Era il novembre 2019 quando è venuto a mancare papà Sergei (pure lui ex hockeista), peraltro in circostanze controverse. Secondo diverse fonti si è trattato di un incidente stradale, ma in un'intervista di qualche tempo dopo la Sabalenka aveva raccontato una versione diversa: “Ha sofferto di meningite fulminante. Mia madre ha chiamato per tre volte i soccorsi, ma hanno cercato di salvarlo soltanto la terza volta che è stato portato in ospedale, quando era quasi in stato di morte clinica. Dopo una settimana è scomparso”.

La giocatrice ha poi raccontato che la morte del padre era stata devastante per la sua famiglia, in particolare per mamma Yulia. “Non potevo parlare di lui, ogni volta che lo facevo piangeva. Quando le ho detto che avrei voluto vincere uno Slam per lui mi rispose che era orgoglioso di me dopo ogni partita, e che i titoli non erano così importanti. Voleva che fossi una combattente, e sarebbe stato orgoglioso di me, qualsiasi cosa fosse accaduta”. Come ha raccontato nella puntata di Break Point in cui è stata protagonista, il successo all'Australian Open 2023 fu dedicato proprio al padre. “Lui è stata la motivazione principale, era tutto per me. Ma adesso ho mia madre e mia sorella, e sento di dover pensare a loro. Ma sento anche che mi è sempre accanto, sono grata per tutto quello che ha fatto. Non fosse stato per lui, oggi non sarei qui. Adesso gioco per mia madre, mia sorella e le mie nonne”.

L'impegno a Miami

La tragica scomparsa di Konstantin Koltsov è arrivata proprio a Miami, torneo che la Sabalenka – in tempi non sospetti – aveva detto di amare molto e che le sarebbe piaciuto giocare. L'ha poi vinto in doppio nel 2019, mentre in singolare vanta due piazzamenti nei quarti, nel 2021 e nel 2023. Reduce dalla sconfitta negli ottavi a Indian Wells, dovrebbe esordire contro la vincente di Halep-Badosa. L'incontro sarebbe previsto giovedì, ma sembra improbabile che la bielorussa sia in grado di giocare. Nel momento in cui scriviamo, risulta ancora in tabellone

Senza fare psicologia spicciola, viene da pensare che il fidanzamento con Koltsov fosse una sorta di indennizzo. Diciassette anni più grande di lei, figura tutto sommato riservata, dal carattere ben diverso rispetto all'esuberante Aryna. Il loro fidanzamento è diventato ufficiale nel giugno 2021, tramite un post Instagram della giocatrice. “È bello trovare qualcuno che possa comprendere la mia follia. Almeno non ti annoierai, giusto?” aveva scritto, accompagnando il testo a una fotografia in cui Konstantin la baciava su una guancia. Da allora hanno avuto una love story discreta, senza sfociare nel gossip. Ne avevano avuto abbastanza nei mesi precedenti, poiché Koltsov era reduce da un matrimonio e aveva tre figli: Daniel, Alexander e Stefan. La loro vicinanza era stata resa pubblica qualche mese prima da un post-sfogo di Julija Milahilova, ex moglie dell'hockeista. Annunciando la separazione, scrisse: “Un appello a tutte le ragazze che si aggrappano ai mariti di altre persone, con figli: questo è un gesto vile! È il momento più sorprendente e felice, ma allo stesso tempo il più difficile, perché un bambino piccolo richiedere molta forza, energia e tempo... può succedere che anche tu un giorno sarai in questa condizione...”.

In questo post aveva taggato proprio la Sabalenka, lasciando intendere chi avesse portato via il marito dalla famiglia. Il gesto non passò inosservato e molti internauti si scagliarono contro la tennista, anche se all'epoca non c'erano particolari indizi su una loro relazione. Per questo, Koltsov – solitamente schivo – fu costretto a scrivere un post in difesa di Aryna. “Chiediamo gentilmente di lasciare in pace Aryna Sabalenka, che non c'entra niente con tutto questo. È una persona e un'atleta meravigliosa, che non merita l'ira universale. Spero nella vostra comprensione”. Qualche mese dopo – come detto – il legame è stato ufficializzato e non c'è dubbio che abbia fatto bene alla bielorussa (da tempo residente negli Stati Uniti): prima di allora aveva giocato 14 Slam e non era mai andata oltre gli ottavi, mentre nei successivi dieci è arrivata per otto volte (almeno) in semifinale, con le perle dei due successi in Australia. Difficile comprendere se ci sia stato un rapporto di causa effetto, ma da quando si è fidanzata con Koltsov è diventata una top-player.

La coppia ha tenuto un basso profilo, soprattutto per gli standard della giocatrice, sempre pronta a mostrarsi tra scatti fotografici, social media e un po' di vita mondana. Dopo aver cessato la carriera da giocatore nel 2016 aveva intrapreso la carriera da allenatore, e da qualche tempo era l'assistant coach del Salavat Yulaev, laddove aveva militato tra il 2006 e il 2012, tornato in Russia dopo la parentesi NHL con i Pittsburgh Penguins (aveva raccolto 144 presenze in tre stagioni, spalmate tra il 2002 e il 2006). Per trovare qualche traccia di lui era necessario osservare i profili social della giocatrice. Molto attiva su Instagram, ha pubblicato diverse immagini con Koltsov. Li abbiamo visti nei luoghi più iconici di Roma, poi in Florida, e ancora in un'immagine che sanciva il loro fidanzamento (in tempi non sospetti, Aryna aveva detto di essere contraria all'istituzione del matrimonio). Dopo averla pubblicata su Twitter, l'ha ripostata il giorno stesso su Instagram perché non aveva saputo resistere. Infine, lo scorso 17 aprile (in occasione del 42esimo compleanno di Koltsov) aveva pubblicato un collage di foto e filmati che li ritraevano insieme. “Buon compleanno, amore mio. Sei la mia persona più cara, il mio migliore amico e il mio sostegno più forte. La pace sia con te. Forza, pazienza e salute. Spero che avremo tutto quello che abbiamo pianificato”. Il tutto corredato da emoticon piene di cuori e baci.

Non poteva immaginare che quello sarebbe stato l'ultimo post con il fidanzato, che però aveva fatto in tempo ad assistere al secondo successo in Australia, sia pure da lontano. “Congratulation again, my love” aveva scritto dopo il successo. Nulla faceva pensare a un finale così tragico. Nel momento in cui scriviamo, non sono ancora chiare le cause del decesso. L'unica informazione che trapela è che Koltsov si trovava negli Stati Uniti. Una fonte tutta da verificare ha parlato di un incidente stradale. Giusto poche ore prima era trapelata la notizia che non avrebbe rinnovato il contratto con i Salavat Yulaev, peraltro club in difficoltà economiche. Adesso arriva il momento più difficile per Aryna: era riuscita a tirare fuori energie inedite dopo la scomparsa del padre, adesso saprà fare altrettanto? Volendo credere alle parole dello stesso Koltsov, potrebbe non essere facile. Noi conosciamo la tigre, la giocatrice incredibilmente grintosa, ma una volta lui l'aveva definita così:”Aryna è una persona incredibilmente gentile, vulnerabile, amorevole e premurosa, che è impossibile non amare! È impossibile non amarla!”. Chi le vuole bene, a partire dal suo team e dalla sua famiglia, dovrà stringersi attorno a lei. Oggi più che mai.