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Miami Open

Danielle Collins, come chiudere in bellezza

Danielle Collins ce l’ha fatta. Nel suo ultimo anno nel circuito WTA ha trionfato al Miami Open, mettendo la ciliegina sulla torta alla sua carriera. Niente da fare per Rybakina che si ferma in finale come lo scorso anno.   

Alessio Fabrizi
31 marzo 2024

Il 18 gennaio aveva annunciato che questa sarebbe stata la sua ultima stagione nel circuito WTA, 72 giorni dopo è arrivato il successo più prestigioso della sua carriera. Danielle Collins è la campionessa del Miami Open 2024, un titolo meritato per il tennis e la costanza espressa in questo torneo. La nativa di Saint Petersburg, Florida, ha perso soltanto il primo parziale disputato in questa edizione (primo turno contro Pera) e da lì in poi ha infilato una striscia di 14 set, culminata con la vittoria in finale contro una Rybakina non impeccabile. 

7-5/ 6-3 in due ore e due minuti lo score. La statunitense, che prima di oggi non aveva mai battuto una top-5 in un ‘mille’, ha resistito colpo su colpo alle accelerazioni della kazaka. Lo dimostrano le 10 palle break annullate su 11 affrontate. In alcune di esse vi è stato il gentile contributo della testa di serie n.4 che, almeno in un paio di occasioni, non ha risposto alla seconda di servizio. In generale, Collins è stata coraggiosa ed è rimasta lucida nei momenti più complicati: nel game che le ha regalato il titolo ha dovuto cancellare due opportunità di contro break prima di crollare in lacrime dalla gioia al quarto, e definitivo match point.

Lo sapevi che...

Tra le nuove campionesse WTA 1000 degli ultimi 15 anni, Collins è diventata la quinta più ‘anziana’ a raggiungere tale traguardo:

Flavia Pennetta (32 anni e 19 giorni)

Elena Vesnina (30 anni e 230 giorni)

Na Li (30 anni e 175 giorni)

Nadia Petrova (30 anni e 113 giorni)

Danielle Collins (30 anni e 108 giorni)

Un finale da sogno per una donna che nella sua vita ha sconfitto l’endometriosi e che compete ai massimi livelli nonostante l’artrite reumatoide. Proprio nei giorni scorsi si era espressa sull’argomento rispondendo ad una giornalista sorpresa della decisione di ritirarsi nonostante il livello espresso: "Convivo da molti anni con una malattia infiammatoria cronica che influisce sulla capacità di rimanere incinta. Mi sto godendo il viaggio, mi sto ancora divertendo in campo, adoro stare qui e competere. Ma alla fine è stata una decisione grande quanto la vita". 

La tennista americana è diventata celebre per questa dichiarazione: “Cerco sempre di essere la migliore in qualunque cosa faccia, e anche se non ci riesco, continuo a dirmi che sono la migliore". Un inciso, anche simpatico, che spiega molto della sua personalità e del suo carattere forte e determinato. Del resto non si diventa per caso la seconda campionessa non testa di serie al Miami Open dopo Kim Clijsters nel 2005. Grazie alla conquista del titolo, il terzo della sua carriera dopo Palermo e San Josè nel 2021, Collins è salita alla 22esima casella del ranking. Una posizione che le permetterà di essere testa di serie negli Slam e provare nuove imprese per godersi a pieno l’ultimo anno di carriera. Chissà se la prossima settimana giocherà lo stesso il WTA 500 sulla terra verde di Charleston... nel frattempo la gioia più grande è arrivata e alla fine aveva ragione suo papà: “Pregavo mio padre di portarmi qui e lui mi diceva: 'Puoi andare quando giocherai il torneo’.” Alla fine quel torneo lo ha vinto.