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IL CASO

Doping, sesso e manipolazioni: il caso Yastremska

Inattesa svolta nel caso di positività riguardante Dayana Yastremska: la difesa sostiene la tesi di una contaminazione tramite un rapporto sessuale con l'ex fidanzato. In una Instagram Story, tuttavia, lui racconta di essere stato contattato per sostenere questa versione. La Yastremska smentisce.

Riccardo Bisti
14 maggio 2021

Poche ore dopo la diffusione delle informazioni riportate in questo articolo, Dayana Yastremska ha pubblicato un breve comunicato su Twitter. "Potreste aver visto una recente storia sui media riguardante me e il mio caso. Posso affermare categoricamente che la storia è falsa e diffamatoria. I miei legali si metteranno in contatto con chi l'ha pubblicata. Sono fiduciosa che, quando avrò l'opportunità di presentare il mio caso e e prove all'udienza, sarò assolta. Visto che tutti i procedimenti sono riservati, in questo momento non posso dire di più".


Contaminazione tramite rapporto sessuale. Un articolo-inchiesta pubblicato dal Der Spiegel sembra aprire scenari inediti (e pruriginosi) sul caso di doping riguardante Dayana Yastremska. Rapida sintesi: la giovane ucraina è risultata positiva al mestelorone, un anabolizzante. Lo hanno trovato nel suo organismo a seguito di un test effettuato il 24 novembre. La notizia è stata resa nota il 7 gennaio e la giocatrice è stata fermata in attesa di processo, che peraltro dovrebbe svolgersi entro il mese di maggio. La Yastremska ha poi presentato una serie di istanze per continuare a giocare in attesa di sentenza: tutte respinte. Adesso emergono dettagli scabrosi, non tanto per la strategia adottata in sede processuale, ma per come le prove sarebbero state ottenute. Secondo la tesi difensiva, la contaminazione sarebbe arrivata tramite un rapporto sessuale con il suo ex fidanzato. Uno scenario del genere era immaginabile sin dal primo comunicato della Yastremska, in cui sottolineò che il mestelorone viene utilizzato come medicinale per gli uomini, mentre è sconsigliato per le donne. Sembrava già indirizzare verso lo scenario di una contaminazione tramite un uomo.

La ricerca effettuata da Jannik Schneider, tuttavia, ipotizza retroscena scabrosi: sarebbe stato papà Oleksandr a contattare il ragazzo (di cui non è stato diffuso il nome), chiedendogli di assumersi la responsabilità del doping della figlia. Per questo motivo, il procedimento è diventato ancora più pesante e alla prima accusa si potrebbe aggiungere quella di manomissione / insabbiamento. Ad alimentare questa tesi ci sarebbe una Instagram Story del ragazzo, pubblicata a fine febbraio, in cui descriveva la sua versione dei fatti in risposta a chi gli domandava come mai si fosse lasciato con la giocatrice. “Risponderò solo una volta a questa domanda – ha scritto – suo padre mi ha chiesto di assumermi la colpa e sostenere che la sostanza vietata sia entrata nel suo corpo tramite un rapporto sessale. L'ho fatto. Ho svolto esami del sangue e ho scritto una dichiarazione, tutto gratuitamente, anche se mi era stato offerto del denaro. Ma poi mi ha detto che dovevo effettuare un test del capello”. Pare che la complicità sia terminata in quel momento. 

Dayana Yastremska racconta la sua storia. Nel filmato compare anche papà Oleksandr, la cui figura sembra avere un ruolo chiave nella faccenda qui descritta

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Le Instagram Story rimangono visibili per 24 ore, poi si cancellano. Il post non fece grande scalpore, ma tali dichiarazioni sembrano esplosive. Secondo la ricerca del Der Spiegel, tale versione sarebbe confermata da altre fonti. La difesa della Yastremska adotta questa linea sin da gennaio, sostenendo che il ragazzo abbia assunto il mestelorone per aumentare la sua potenza sessuale (in effetti, la sostanza è indicata per trattare carenza di testosterone e infertilità, causata da malfunzionamento di ipotalamo, ipofisi o testicoli). Contattato dal giornalista tedesco, il ragazzo si era detto inizialmente disponibile a parlare della faccenda, ma poi ha interrotto i contatti. A marzo, gli avvocati della Yastremska hanno affermato che: “La nostra cliente non ha mai utilizzato sostanze che migliorano le prestazioni. È assolutamente convinta che la sua innocenza sarà dimostrata e che continuerà la sua carriera di successo”.

La tesi difensiva è sposata anche dalla federtennis ucraina, che ha definito “poco credibile” la testimonianza dell'ex fidanzato, ferito dalla scelta di Dayana di mettere fine alla loro relazione. Insomma, avrebbe agito per ripicca. Il mestelorone non è tra gli anabolizzanti più utilizzati, però è stato rilevato 38 volte nei test antidoping effettuati nel 2019. Gli esperti sostengono che l'unico modo per verificarne il passaggio tramite rapporto sessuale siano i test delle urine. Nel caso di specie, ormai è troppo tardi per procedere. Al contrario, nei test sul sangue (come quello che sarebbe stato effettuato in questo caso) il mestelorone potrebbe essere stato aggiunto o manipolato in un secondo momento. Insomma, la faccenda sembra essersi complicata. Non è la prima volta che una positività viene giustificata tramite una contaminazione sessuale. La pugile Virginia Fuchs e la canoista Laurence Vincent furono prosciolte, ma ottennero piena collaborazione dai loro partner. Il caso della Yastremska non ha precedenti analoghi: Sarà la giuria ITF a stabilire se le affermazioni dell'ex fidanzato sono motivate da un senso di rivalsa, oppure le cose sono davvero andate come dice.