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IL CASO

Caso vaccini: chiesto il rinvio a giudizio per Camila Giorgi

Il sostituto procuratore di Vicenza ha chiesto il processo per 21 persone sul caso delle (presunte) false vaccinazioni. Tra loro anche Camila Giorgi e i suoi familiari. Sarà il GIP a decidere: non crediamo, tuttavia, che la tennista rischi troppo.

Riccardo Bisti
4 marzo 2024

Le ultime Instagram Stories di Camila Giorgi informano che si trova a Indian Wells. Per lei sarà un ritorno alle competizioni dopo oltre un mese, poiché ha giocato l'ultimo torneo a Linz (fine gennaio). Uscita dalle top-100 WTA (attualmente si trova al n.105), l'italoargentina è tornata alla ribalta per ragioni extra-tennistiche, anche se non c'è chissà quale notizia: era abbastanza scontato che Gianni Pipeschi, il Sostituto Procuratore che si occupa della vicenda dei falsi vaccini somministrati dalla dottoressa Daniela Grillone Teciou, chiedesse il rinvio a giudizio per tutti gli indagati. L'atto non comporta nulla, almeno per il ora: sarà il GIP a decidere se Camila Giorgi, la nota cantante Madame e gli altri 19 indagati andranno a processo. L'unica notizia è che la procura ritiene che ci siano elementi sufficienti, ma questo non significa che il Giudice per le Indagini Preliminari sia della stessa opinione. Sul merito non ci sono elementi nuovi rispetto a quelli emersi lo scorso anno, quando la vicenda aveva occupato le pagine dei giornali.

Il nome della tennista emerse alla vigilia di Natale 2022, quando l'intera faccenda fu resa pubblica. In sintesi: nel pieno caos per la somministrazione dei vaccini per il Covid, lo studio della dottoressa Grillone, sito in Via Quintino Sella 77 a Vicenza, fu invaso da centinaia di persone. Un flusso anomalo che costrinse la donna ad assumere dei bodyguards per regolare l'ingresso. La faccenda insospettì le autorità, anche perché centinaia di persone si sono vaccinate lì pur provenendo da fuori, oppure da Vicenza ma essendo in cura con altri medici. Le indagini hanno evidenziato come la donna rilasciasse il Green Pass ai pazienti, ma senza effettuare realmente l'iniezione (centinaia di fiale sarebbero state gettate nel WC). Tra i beneficiari ci sarebbe stata anche Camila Giorgi, che peraltro non è l'unica di cui è stato richiesto il rinvio a giudizio: Pipeschi ha chiesto il processo anche per madre, padre e fratelli.

Senza conoscere le carte processuali, i punti da considerare sono due. 1) Camila Giorgi ha effettivamente beneficiato di un falso vaccino? 2) Se fosse davvero così, il suo comportamento configura un reato?

Partiamo dalle certezze: è certamente vero che Giorgi e Grillone si conoscevano per ragioni mediche, anche se non c'è piena concordanza sul tipo di cure a cui la giocatrice si è sottoposta. La Grillone sostiene di averla curata per il gomito del tennista, mentre l'avvocato della Giorgi (Cristian Nicotra) ha dichiarato che Camila era stata trattata alla spalla con l'ozonoterapia, specialità dello studio medico, per un problema alla spalla. Poco importa, tutto sommato, ai fini della questione vaccino. Qui le testimonianze divergono: la dottoressa sostiene che Camila avesse chiesto la possibilità di ottenere false attestazioni già nell'estate 2021, e che sul punto fossero stati presi un paio di appuntamenti. “Posso affermare con assoluta certezza che nessuno dei vaccini nei confronti della famiglia Giorgi sono stati effettivamente somministrati. In quel caso non ho ricevuto alcun pagamento” ha detto la dottoressa.

Ben diversa la versione della tennista: per quanto sia restia a parlare di certi argomenti, non è vero – come riportato da più organi di stampa – che non si è mai espressa sul tema. Lo ha fatto due volte: la prima durante l'Australian Open 2023, quando disse di aver effettuato la vaccinazione “in posti diversi. Quindi il problema è suo, non mio. Per questo affronto la vicenda con molta calma, altrimenti non sarei mai potuta venire qui in Australia”. Concetto ribadito tre mesi dopo, in un'intervista con il Corriere della Sera, quando disse testualmente: "Le indagini in corso sono sulla dottoressa vicentina che per coprirsi le spalle ha fatto i nomi dei personaggi famosi, non su di me. Io sono vaccinata in diversi posti: vaccinata e tranquilla, sennò non avrei potuto giocare in questi mesi, come ho fatto. Per me questa storia è finita”. Tali affermazioni, evidentemente, non hanno convinto la procura che ha chiesto il rinvio a giudizio.

Dopo aver ammesso la falsa somministazione di vaccini, la dottoressa Daniela Grillone Teciou ha chiesto il patteggiamento della pena

Sono trascorsi dieci anni dal successo contro Maria Sharapova a Indian Wells, uno dei più iconici nella carriera di Camila Giorgi

Senza conoscere le carte processuali, a nostro avviso, i punti da considerare sono due. 1) Camila Giorgi ha effettivamente beneficiato di un falso vaccino? 2) Se fosse davvero così, il suo comportamento configura un reato? Sul primo tema, pare chiaro che si tratti di una parola contro l'altra. La Grillone Teciou sostiene una cosa, la Giorgi un'altra. Pubblicamente, la giocatrice non ha mai detto i luoghi in cui si è effettivamente vaccinata, anche se un lancio dell'agenzia Adnkronos del gennaio 2023 farebbe intendere che almeno una dose sarebbe stata fatta a Vicenza. Anche il secondo tema è delicato. Alla Giorgi e a Madame viene contestato il reato di falso ideologico, disciplinato dall'articolo 483 del Codice Penale, ovvero falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico. Poiché la Giorgi e altri clienti della Grillone Teciou avrebbero chiesto il Green Pass senza la somministrazione del vaccino, ma senza offrire denaro in cambio (sul punto, la stessa dottoressa ha ammesso di non aver preso soldi), ci si domanda se tale gesto – se effettivamente commesso, s'intende - sia configurabile come reato.

Sarà il GIP a stabilirlo, anche se pare evidente che la Giorgi – così come gli altri indagati – non corrano seriamente il rischio di incappare nel massimo della pena previsto dall'articolo in questione (due anni di carcere), anche perché l'oggetto del contendere – il vaccino anti-Covid – è stato (ed è ancora) oggetto di moltissime discussioni e polemiche. Ricapitolando: starà al GIP valutare se ci sono gli elementi per un processo, poi eventualmente al giudice disporlo e giudicare sulla base di elementi, prove e testimonianze. Fino ad allora vale la presunzione di totale innocenza per tutti gli indagati. Quanto alla Giorgi, negli ultimi mesi ha rallentato la propria attività agonistica. Nel 2023 ha giocato solo un torneo (Guadalajara) dopo lo Us Open, mentre quest'anno ha svolto la trasferta australiana, ma senza grandi risultati: ha vinto una sola partita, contro Peyton Stearns a Brisbane. Chissà che non riesca a riprendersi a Indian Wells, laddove dieci anni fa ha colto una delle vittorie più prestigiose della sua carriera, contro Maria Sharapova.