Test Racchette

Dunlop SX 300

Gli ingegneri giapponesi hanno studiato un telaio adatto ai picchiatori moderni, che combina potenza e spin. La palla esce cattiva e con adeguato controllo. Design aerodinamico e facilità nell’accelerare sono altre caratteristiche top. Manca un po’ di sensibilità

di Staff Padel Magazine
8 giugno 2020

È la prima vera collezione Dunlop made in Japan, creata nei laboratori Sumitomo, da qualche tempo proprietari dello storico brand. Le aspettative erano notevoli e sono state accontentate, a partire da questo modello con alcune caratteristiche tecniche essenziali per assecondare il gioco moderno. Volendo trovare un’anima gemella, la Pure Aero è un buon punto di riferimento, pur con le rispettive peculiarità. In particolare, Dunlop ha sfruttato alcune tecnologie proprie, a partire dallo Spin Boost, da cui la S nel nome del modello, a sintetizzare il concetto di spin estremo: i grommet delle dieci corde centrali verticali favoriscono il movimento delle corde in varie direzioni, in modo da ottenere un maggior accesso alle rotazioni.

Secondo gli studi degli ingegneri giapponesi, questa soluzione permette di ottenere maggior profondità quando si colpisce sotto la zona ideale di impatto perché la palla uscirà con una traiettoria più alta, e maggior controllo quando si colpisce nella parte alta grazie alla limitazione imposta al movimento delle corde in quella zona di impatto. Il Sonic Core invece, posizionato a ore 2 e ore 10 dell’ovale, utilizza la schiuma Infinergy, materiale elastico studiato dalla BASF, per ammortizzare le vibrazioni e rendere l’impatto più morbido e confortevole, anche se particolarmente significativo è il sistema Energy Shaft II, con la sagoma degli steli studiata affinché il telaio resti molto stabile all’impatto, anche trasversalmente, condizione ottimale quando si cerca tanto lo spin.

I dati di laboratorio sono tipici di un telaio studiato per moderni picchiatori: 300 grammi di peso, 100 pollici di ovale, profilata fino ai 26 millimetri, bilanciamento a 32 centimetri e buona attitudine alla spinta, con un grado di rigidità nemmeno troppo elevato (64 RA). Lo schema di incordatura è ormai il classico 16x19, pur con le modifiche strutturali ai passacorde che abbiamo illustrato sopra. Il design è aerodinamico, favorendo l’accelerazione dei gesti, anche negli swing belli lunghi.

Si tratta dunque di una nuova spin machine, solida all’impatto, potente ma stabile, in modo da mantenere una certa precisione nella traiettoria.

Si tratta dunque di una nuova spin machine, solida all’impatto, potente ma stabile, in modo da mantenere una certa precisione nella traiettoria. La rigidità statica non è elevatissima, ma l’impatto risulta comunque bello secco, come piace agli agonisti. Se il braccio asseconda, la palla esce pesante, termine col quale si vuole sintetizzare il binomio potenza+spin, un ambo che gusta soprattutto ai picchiatori moderni che cercano intensità nello scambio e violenza nei colpi. Insomma, una spada più che un fioretto. Se queste due caratteristiche erano attese, sorprende in positivo il controllo, probabile conseguenza di quello schema di incordatura da 16x19 ma con le corde verticali centrali più ravvicinate nella zona dello sweet spot. La sensibilità, quella non è eccelsa, anche perché per ottimizzare le peculiarità appena descritte, l’agonista scegliere un monofilo, che non aiuta nei tocchi.

Al volo è sufficientemente maneggevole e l’impatto secco e stabile aiuta, almeno nell’affondo, prima ancora che nel tocco morbido. Il servizio esce potente, dritto, violento e soprattutto è ottima la rotazione in kick sulla seconda.

Tuttavia, non è roba solo per agonisti puri (come invece il modello Tour da 310 grammi): peso contenuto e bilanciamento non esasperato consentono l’utilizzo anche a livello di club, soprattutto montandoci sopra un multifilo per avere maggior comfort, feeling e sensibilità.

In generale è un telaio affidabile, certamente azzeccato e con un’utenza ben definita: sarà amata da chi ama picchiare tanto sfruttando il top spin. Per i gesti bianchi, meglio rivolgersi altrove. La linea si completa, oltre che con la Tour da 310 grammi, con un modello più leggero (285 grammi), una Lite (270 grammi) e la SX 600, dove la variante principale è l’ovale da 105 pollici.