La Raducanu aveva capito in anticipo di essere una macchina di soldi

CURIOSITÀ

18 aprile 2024

Riccardo Bisti

Emma Raducanu era ancora una sconosciuta quando ha fondato “Harbour 6 Ltd”, di cui è amministratore unico. Tutti i suoi premi extra-tennis affluiscono nella società: nonostante sia stata ferma per nove mesi, nel 2023 ha raccolto un utile di oltre 11 milioni di euro.

Il business viaggia su un binario parallelo rispetto ai risultati sul campo. Il caso di Roger Federer è emblematico: lo svizzero ha continuato a essere tra i giocatori più pagati anche quando la sua carriera era agli sgoccioli. La stessa Maria Sharapova è stata a lungo la sportiva più pagata al mondo, indipendentemente dai risultati. Ed è vero il contrario: in certi casi, ottimi risultati non sempre corrispondono a sponsorizzazioni altrettanto ricche. In queste ore è uscito un curioso dato riguardante Emma Raducanu: nel 2023, la società della talentuosa britannica ha fatto registrare l’enorme utile di 9,6 milioni di sterline (11,2 milioni di euro).

Il dato impressiona perché è legato a una stagione in cui praticamente non ha giocato. Nel 2023 Emma ha giocato appena dieci partite (5 vittorie e altrettante sconfitte), bloccandosi ad aprile per poi finire sotto i ferri per un triplo intervento (entrambi i polsi e la caviglia). Nonostante abbia incassato poco più di 200.000 euro di premi ufficiali, ha raccolto cifre impressionanti grazie a ricchi contratti di sponsorizzazione. La Raducanu ha firmato accordi con aziende top come British Airways, Porsche, Tiffany, Dior, Evian, Wilson, Nike, HBSC e Vodafone. Il guadagno è stato estratto dai registri pubblici della sua azienda. Non tutti sanno che nel 2020 – molto prima che diventasse una star – la giocatrice ha registrato una società di cui risulta come amministratore unico, nonché unico dipendente.

Emma Raducanu festeggia con le compagne il successo contro la Francia in BJK Cup, di cui è stata assoluta protagonista

ASICS ROMA

La società si chiama Harbour 6 Ltd e si occupa di raccogliere i soli guadagni extra-campo, poiché il bilancio del 2021 non è coerente rispetto a quello che aveva guadagnato sul campo: il reddito di 600.000 sterline non comprendeva, evidentemente, il maxi-assegno intascato allo Us Open. L’utile registrato da Harbour 6 Ltd è leggermente inferiore rispetto a quello stimato da Forbes nella classifica dei tennisti più pagati, che aveva collocato la Raducanu in sesta posizione con una cifra stimata di 15,3 milioni di dollari. Il dato certificato, tuttavia, conferma che i numeri esposti da Forbes erano quantomeno verosimili.

Oggi la Raducanu sembra finalmente libera da infortuni e sta per entrare nella fase più delicata della sua carriera: dimostrare che il trionfo allo Us Open 2021, ancora diciottenne, non è stato un fuoco di paglia. Scesa al numero 303 WTA, si è iscritta al Roland Garros con il ranking protetto ma è rimasta fuori di cinque posizioni, visto che era numero 103 al momento dello stop. Al di là dell’ammissione diretta o meno, per lei è forse il miglior momento degli ultimi mesi: con due successi ha permesso alla Gran Bretagna di battere la Francia e qualificarsi per le BJK Cup Finals, e ha vinto un buon match contro Angelique Kerber all’esordio al torneo di Stoccarda, peraltro sponsorizzato da Porsche, uno dei suoi principali partner. La britannica è poi giunta nei quarti in virtù del successo contro Linda Noskova, contro cui aveva già vinto un paio d’anni fa in un bel match al Roland Garros.