La nuova vita di Jeremy Chardy: allenerà Ugo Humbert

CIRCUITO ATP

30 luglio 2022

Riccardo Bisti

Una reazione avversa al vaccino ha bloccato la carriera di Jeremy Chardy. Il francese si è anche operato al ginocchio e tornerà nel 2023 “per chiudere alle mie condizioni”. Ma sta già apparecchiando il futuro: seguirà Ugo Humbert per il resto del 2022. 

Ormai è fermo da un anno. L'ultima partita di Jeremy Chardy risale allo scorso Us Open, quando perse al primo turno contro Matteo Berrettini. Stanchezza, spossatezza e qualche malanno (da lui attribuiti al vaccino anti-covid) lo hanno allontanato dal circuito. La ripresa è stata lentissima e lo ha convinto a operarsi al ginocchio, con l'idea di riprendere a giocare nel 2023 con la classifica protetta. Non sarà un rientro facile, visto che avrà 36 anni e riprendere dopo un anno e mezzo è decisamente complicato. Ma Chardy è ancora molto attivo: non solo è direttore del Challenger di
Pau, sua vera e propria creatura, ma si è lanciato nell'avventura da coach.

E che avventura: è al fianco di Ugo Humbert, uno dei francesi più talentuosi ma che sta vivendo un periodo difficile, al punto da scendere al numero 152 ATP. I due sono diventati amici durante le Olimpiadi di Tokyo, durante le quali hanno condiviso la stanza nel Villaggio Olimpico e sono arrivati a un passo dalla zona medaglie, fermandosi nei quarti. Il legame è rimasto tale al punto da convincere Chardy a dargli una mano: in questi giorni è con lui in Spagna, al Challenger spagnolo di Segovia, in cui Humbert è in semifinale (la seconda consecutiva dopo quella a Pozoblanco).

Jeremy Chardy e Ugo Humbert sono diventati molto amici durante le Olimpiadi di Tokyo

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Il 2022 si sta rivelando decisamente complicato per Humbert, che pure è stato numero 25 ATP nel 2021. Ad aprile ha detto di aver sospettato anche lui di aver avuto una qualche reazione avversa al vaccino, ragione per cui aveva interrotto gli allenamenti per tre settimane a fine anno, vittima di crampi e stanchezza continua. Dopo l'eliminazione al primo turno dell'Australian Open, è comunque risultato positivo al Covid.

Adesso sta cercando di riprendersi, peraltro dopo un buon percorso a Wimbledon, in cui è giunto al terzo turno con tanto di vittoria su Casper Ruud (anche se di quel match si ricorderà che era sceso in campo... senza racchette!). Sembra proprio che l'attività di coach sia il futuro di Chardy, poiché nelle scorse settimane ha dato una mano anche ad Alex Popyrin, aiutandolo a vincere il Challenger di Bordeaux. Lo rivedremo in campo nel 2023 perché vuole chiudere la carriera alle sue condizioni, ma è possibile che svolga una programmazione compatibile al nuovo impiego da coach. Intanto seguirà Humbert fino alla fine 2022. Poi si vedrà.