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A CACCIA DEL GOAT

Roger Federer è il migliore di sempre. Ma a breve non lo sarà più

A seguito della nostra intervista, abbiamo utilizzato il Metodo Fernandez Saez per individuare il GOAT. Sia pur con qualche limite, il criterio è onesto. I numeri dicono che Federer conserva un punto di vantaggio su Nadal, ma Djokovic spinge forte. Gli altri sono molto (troppo) distanti.

Riccardo Bisti
29 ottobre 2020

C'è un problema di fondo, quando si cerca di individuare il GOAT, il miglior tennista di tutti i tempi. Il dibattito è più vivo che mai, a maggior ragione dopo che Rafael Nadal ha eguagliato Roger Federer a quota 20 Slam. Premessa: qualsiasi raffronto tra i Big Three (il terzo è Novak Djokovic) è condizionato dal fatto che le loro carriere non sono ancora terminate. Già questo inviterebbe alla prudenza. Ma il problema di fondo è un altro. Per stabilire un criterio, e dunque trovare parametri oggettivi, si parte sempre da un'opinione soggettiva. Siamo tutti d'accordo nel dare la priorità ai tornei del Grande Slam, ma una stagione è composta da oltre 40 settimane di tennis. E ci sono altri appuntamenti che meritano di essere considerati. I Masters 1000, certo, ma anche le ATP Finals. Senza dimenticare la Coppa Davis e il torneo olimpico. Sono i tornei scelti da Fernando Gomez Saez nella chiacchierata con Federico Ferrero.

Quando gli è stato chiesto se esiste un modo per dare un prezzo a ogni vittoria, Gomez ha individuato un possibile conteggio. 5 punti per ogni vittoria Slam (3 per la finale), 3 per ogni successo in Coppa Davis, 3 per l'oro olimpico (2 e 1 per argento e bronzo), 2 per le ATP Finals e 1 per ciascun Masters 1000. Si tratta di un criterio logico, certamente onesto. A parere di chi scrive, con un paio di pecche: manca un riconoscimento per le settimane o gli anni chiusi al numero 1 del mondo. La classifica mondiale regola l'attività: non può essere ignorata. Il metodo, inoltre, dà troppo vantaggio ai tennisti di oggi. Fino al 2000, e in misura maggiore prima del 1990, la distinzione tra i tornei del circuito non era netta come oggi. Gli attuali Masters 1000 erano tornei come gli altri, non erano visti come speciali. E poi il circuito WCT offriva eventi alternativi che all'epoca avevano un certo valore. Per non parlare dell'epoca dilettantistica (quella dei Laver e dei Rosewall, per intenderci), in cui il circuito era strutturato in modo troppo diverso rispetto a oggi.

Abbiamo utilizzato il Metodo Fernandez per i migliori giocatori dell'Era Open, considerando i soli tennisti capaci di vincere almeno 7 Slam. Allo stesso tempo, abbiamo inserito Rod Laver e Ken Rosewall: le loro carriere sono troppo importanti per non essere considerate.
La finale di Wimbledon 2008 è stata una delle partite più importanti nella storia del tennis

Insomma, l'idea di Gomez è valida ma sarebbe inattaccabile se la struttura del tour non fosse mai cambiata. In altre parole: Laver, McEnroe, Lendl, Sampras e Agassi avrebbero altri numeri se ai loro tempi il circuito fosse strutturato come oggi. Senza contare che le Olimpiadi non sono proprio esistite fino al 1988 (e hanno assunto un certo valore solo a partire da Pechino 2008). “Non ho fatto i calcoli, ma sarei curioso di vedere cosa succederebbe” ha detto Fernandez. Detto, fatto: ci abbiamo pensato noi. Abbiamo utilizzato il Metodo Fernandez Saez per i migliori giocatori dell'Era Open, considerando i soli tennisti capaci di vincere almeno 7 Slam. Allo stesso tempo, abbiamo inserito Rod Laver e Ken Rosewall: hanno giocato parecchio in epoca dilettantistica, ma sono troppo importanti per non essere considerati. Chi è rimasto sotto tale soglia (anche campionissimi come Boris Becker e Stefan Edberg) ha un handicap troppo grande per pensare di essere inserito in un'ipotetica classifica per il GOAT. Come era prevedibile, i numeri premiano (con distacco) gli attuali Big Three. Nelle sue riflessioni, Gomez sostiene che a fine carriera Djokovic e Nadal saranno i migliori. “Ma se me lo chiedi ora, ti direi che ho la sensazione che Federer sia ancora il più grande della storia”

ALL TIME RANKING – Metodo Gomez Saez

  • 1

    Roger Federer – 178

  • 2

    Rafael Nadal – 177

  • 3

    Novak Djokovic – 165

  • 4

    Pete Sampras – 109

  • 5

    Rod Laver - 108

  • 5

    Ivan Lendl – 108

  • 7

    Bjorn Borg – 101

  • 8

    Andre Agassi – 89

  • 9

    John McEnroe – 84

  • 10

    Ken Rosewall - 82

  • 11

    Jimmy Connors – 80

  • 12

    John Newcombe - 71

  • 13

    Mats Wilander - 64

I numeri gli danno ragione, anche se per un misero punticino. In questo momento, lo svizzero guida questa speciale classifica con 178 punti contro i 177 di Nadal. A premiare King Roger rispetto a Nadal sono le finali Slam (tre in più) e i sei successi alle ATP Finals, unico grande titolo che manca allo spagnolo. Da parte sua, Nadal recupera con ben cinque Coppe Davis (a una). A parte la riforma che ha snaturato la competizione, ci si domanda se Gomez abbia esagerato nel valutarla 3 punti. A nostro parere no: la vecchia Davis, quella vera, richiedeva quattro weekend di impegno all'anno, fino a otto partite al meglio dei cinque set (senza contare i doppi) e condizioni di gioco spesso difficili e non prevedibili a inizio anno. L'atteggiamento di Nadal verso la Coppa, dunque, merita di essere premiato. Certo, è stato avvantaggiato dalla presenza di compagni fortissimi. Non si può dire lo stesso di Federer (che ha avuto il solo Wawrinka) e Djokovic, entrambi vincitori di una sola Insalatiera. A parte questo, la vicinanza tra Federer e Nadal è molto affascinante. Un misero punto. Le proiezioni sono favorevoli a Nadal, se non altro per ragioni anagrafiche, ma occhio a Djokovic.
Secondo i criteri scelti da Fernando Gomez, Novak Djokovic dista 13 punti dalla vetta All-Time
Secondo Mats Wilander, Novak Djokovic sta diventando il più forte di sempre

Il serbo si trova a quota 165, ed è già in testa nel numero di titoli Masters 1000. I suoi numeri sono già assimilabili rispetto a Nadal, ma paga lo scarso palmares in Davis. Per ricucire lo strappo, dovrà agganciare gli avversari nel numero di Slam vinti. Lo sa benissimo. Gli altri sono molto distanti. La quarta piazza appartiene a Pete Sampras con 109. L'americano ha conservato un punto di vantaggio su Rod Laver e Ivan Lendl. L'australiano paga i tanti anni trascorsi lontano dal circuito prima dell'Era Open. Ha comunque vinto l'equivalente di nove Masters 1000 anche se – incredibile! - non si è mai aggiudicato un Masters di fine anno. Al contrario, Lendl ha colto il massimo e nei suoi numeri non ci sono grandi rimpianti. Ben diverso il discorso per Bjorn Borg: ci si domanda fino a dove si sarebbe potuto spingere se non avesse smesso di giocare giovanissimo.

Sorprende il ritardo di Andre Agassi e Jimmy Connors. Il primo è l'unico ad aver vinto almeno una volta tutti i tornei più importanti, ma paga una certa discontinuità di rendimento. Connors ha dalla sua una longevità straordinaria, ma i numeri certificano che la qualità media della sua carriera è stata leggermente inferiore. Ma sorprende, in tutta sincerità, vederlo alle spalle di John McEnroe (la cui carriera ad alti livelli è stata piuttosto breve). Per Ken Rosewall si può fare lo stesso discorso di Laver, mentre la presenza di John Newcombe e Mats Wilander in questa classifica è puro pane per gli statistici. In definitiva, volendo accettare il criterio, le sensazioni di Gomez sono corrette: Federer è ancora il più grande di sempre, però a breve sarà superato. Ma il dibattito è ancora lungo. Forse infinito.

All TIME RANKING by Fernando Gomez Saez (*)

ROGER FEDERER
Vittorie Slam 100
Finali Slam 33
Davis 3
Olimpiadi 2
ATP Finals 12
Masters 1000 28
TOTALE 178

RAFAEL NADAL
Vittorie Slam 100
Finali Slam 24
Davis 15
Olimpiadi 3
ATP Finals 0
Masters 1000 35
TOTALE 177

NOVAK DJOKOVIC
Vittorie Slam 85
Finali Slam 30
Davis 3
Olimpiadi 1
ATP Finals 10
Masters 1000 36
TOTALE 165

PETE SAMPRAS
Vittorie Slam 70
Finali Slam 12
Davis 6
Olimpiadi 0
ATP Finals 10
Masters 1000 11
TOTALE 109

ROD LAVER
Vittorie Slam 66
Finali Slam 18
Davis 15
Olimpiadi 0
ATP Finals 0
Masters 1000 9
TOTALE 108

IVAN LENDL
Vittorie Slam 40
Finali Slam 33
Davis 3
Olimpiadi 0
ATP Finals 10
Masters 1000 22
TOTALE 108

BJORN BORG
Vittorie Slam 66
Finali Slam 15
Davis 3
Olimpiadi 0
ATP Finals 2
Masters 1000 15
TOTALE 101

ANDRE AGASSI
Vittorie Slam 40
Finali Slam 21
Davis 6
Olimpiadi 3
ATP Finals 2
Masters 1000 17
TOTALE 89

JOHN MCENROE
Vittorie Slam 35
Finali Slam 12
Davis 12
Olimpiadi 0
ATP Finals 6
Masters 1000 19
TOTALE 84

KEN ROSEWALL
Vittorie Slam 40
Finali Slam 24
Davis 12
Olimpiadi 0
ATP Finals 4
Masters 1000 2
TOTALE 82

JIMMY CONNORS
Vittorie Slam 40
Finali Slam 21
Davis 0
Olimpiadi 0
ATP Finals 2
Masters 1000 17
TOTALE 80

JOHN NEWCOMBE
Vittorie Slam 35
Finali Slam 9
Davis 15
Olimpiadi 0
ATP Finals 10
Masters 1000 2
TOTALE 71

MATS WILANDER
Vittorie Slam 35
Finali Slam 12
Davis 9
Olimpiadi 0
ATP Finals 0
Masters 1000 8
TOTALE 64

(*) Legenda:
Vittoria Slam: 5 punti
Finale Slam: 3 punti

Coppa Davis: 3 punti
Oro Olimpico: 3 punti
Argento Olimpico: 2 punti
Bronzo Olimpico: 1 punto
Vittoria ATP Finals: 2 punti
Vittoria Masters 1000: 1 punto