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DAVIS CUP FINALS

L'importanza del doppio: Volandri sceglie Bolelli-Fognini

L'esperienza dell'anno scorso convince Filippo Volandri a convocare il nostro miglior doppio, escludendo Lorenzo Sonego. A Bologna non ci saranno problemi, vista anche l'assenza di Auger-Aliassime. Possibile Djokovic-Alcaraz a Valencia.

Riccardo Bisti (Foto di Felice Calabrò)
15 agosto 2023

L'Italia vincerà il suo girone e si presenterà alle Davis Cup Finals di Malaga. A parte le ovvie – e giuste, entro certi limiti – prudenze della vigilia, è chiaro che gli azzurri non avranno problemi a raccogliere le vittorie necessarie alla Unipol Arena di Casalecchio di Reno, nei pressi di Bologna. A poche ore dal quinto anniversario della folle Assemblea ITF di Orlando, in cui si decretò la morte della vera Coppa Davis, i capitani hanno ufficializzato le convocazioni per la fase a gironi, prevista dal 12 al 17 settembre, subito dopo lo Us Open. In Casa Italia, l'unico dubbio riguardava la presenza o meno di Lorenzo Sonego o due doppisti. Capitan Filippo Volandri ha scelto la seconda opzione: a Bologna ci saranno Jannik Sinner, Lorenzo Musetti, Matteo Berrettini, Fabio Fognini e Simone Bolelli. Una scelta forte, che lascia intendere le intenzioni del livornese: per i singolari vediamo, ma in doppio si punta su Fognini-Bolelli. Potendo convocare cinque giocatori, ha scelto gli intoccabili (per ragioni anagrafiche, ma non solo) Sinner e Musetti, scegliendo il carisma di Matteo Berrettini al posto di quel Sonego che – lo scorso anno – ci spinse in semifinale con il gran successo contro Frances Tiafoe (senza dimenticare la vittoria contro Shapovalov).

Ci sta: per quanto Sonny si sia rivelato un uomo-squadra, un Berrettini in forma può raggiungere picchi di rendimento più elevati. Nella dichiarazione istituzionale, Volandri ha tenuto a precisare che gli sarebbe piaciuto convocare Sonego, che fa “a tutti gli effetti” parte della squadra. Purtroppo per lui si possono convocare cinque giocatori, e il doppio – con l'orribile format attuale – rischia di assumere un'importanza eccessiva. E allora Bolelli-Fognini rappresentano una sicurezza. Abbiamo esordito dicendo che l'Italia vincerà il girone: già, perché la vera notizia di queste convocazioni è il raffazzonato Canada: niente Auger-Aliassime, e nemmeno il redivivo Raonic. I campioni in carica si presenteranno a Bologna con Shapovalov, Pospisil, Diallo e Galarneau. Per carità, possono esserci aggiunte dell'ultim'ora. Lo scorso anno, Auger-Aliassime fu recuperato all'ultimo e risultò decisivo per il passaggio del turno, che poi si tramutò in vittoria. Ma erano altri tempi: oggi è in crisi (anche se a Cincinnati ha battuto proprio Berrettini) e l'aria sembra diversa.

Il calendario

Gli azzurri di Filippo Volandri giocheranno i loro match presso l'Unipol Arena di Casalecchio di Reno. Tutti i match inizieranno alle ore 15. Ecco l'ordine di gioco:

Mercoledì 13 settembre: Italia-Canada
Venerdì 15 settembre: Italia-Cile
Domenica 17 settembre: Italia-Svezia

Tra gli altri match, l'atteso Spagna-Serbia (con una potenziale sfida tra Carlos Alcaraz e Novak Djokovic) si giocherà venerdì 15 settembre, con inizio sempre alle 15.

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I canadesi dovranno guardarsi dal Cile, unica squadra che si presenterà al completo e super-motivata, con due buoni singolaristi come Nicolas Jarry e Cristian Garin, mentre la Svezia è destinata a essere la cenerentola del girone, a maggior ragione dopo la squalifica di Mikael Ymer. Curiosità: farà parte del team Leo Borg, figlio del mitico Bjorn. E chissà che non possa essere schierato in singolare al posto di Dragos Nicolae Madaras, il principe dei tornei ITF. Nel tennis tutto può accadere, e la vicinanza allo Us Open può essere un'incognita, ma è improbabile che gli azzurri possano perdere una sola serie. Il principale motivo d'interesse riguarderà la scelta dei singolaristi. Uno tra Sinner, Musetti e Berrettini dovrà restare in panchina, ma è possibile che ci possa essere un po' di rotazione, a maggior ragione se qualcuno dovesse andare in fondo a New York.

Rimane comunque un evento che – salvo sorpresissime – sarà molto più patinato che sostanziale. Allargando lo sguardo agli altri gironi, il principale motivo di interesse è la presenza dei primi due al mondo, Carlos Alcaraz e Novak Djokovic, convocati rispettivamente da Spagna e Serbia. Le squadre fanno parte dello stesso girone (di cui fanno parte anche Repubblica Ceca e Corea), dunque potrebbero affrontarsi in una sfida super-interessante. Anche nel loro caso, la vicinanza allo Us Open potrebbe essere un fattore: nel caso di Djokovic, tuttavia, la Davis è un obiettivo reale. L'ha vinta una sola volta e vorrebbe concedere il bis prima di smettere. Ed è pronto a giocare il doppio insieme a Nikola Cacic (che, non a caso, sarà al suo fianco anche a Cincinnati).

Nonostante la stagione un po' tribolata, Volandri ha scelto di puntare ancora su Matteo Berrettini (Foto Calabrò)

Tra le nostre avversarie a Bologna, il Cile sembra essere la squadra più attrezzata

Da segnalare il ritorno di Andy Murray in una Gran Bretagna che a Manchester presenterà la formazione migliore, ma dovrà guardarsi dall'Australia e dalla pericolosa Svizzera (con Wawrinka) senza dimenticare la Francia, che per la prima volta schiera il rampante Arthur Fils. Un paio di notizie anche dal girone di Spalato, in cui i padroni di casa della Croazia dovranno fare a meno di Marin Cilic: chissà se decideranno di gettare subito nella mischia il promettente Dino Prizmic. È un gruppo equilibrato, in cui anche Olanda e Finlandia possono dire la loro, a maggior ragione dopo che gli Stati Uniti dovranno rinunciare al loro miglior giocatore, Taylor Fritz. Il neocapitano Bob Bryan si affiderà a Frances Tiafoe e Tommy Paul, ma la novità è che hanno recuperato Rajeev Ram per il doppio dopo le polemiche dell'anno scorso.

Sensazioni? I gruppi di Manchester e Spalato sono molto equilibrati, a Valencia dovrebbero passare Spagna e Serbia, mentre il gruppo di Bologna sembra il più indirizzato. L'Italia vincerà, mentre per il secondo posto – a oggi – vediamo favorito il Cile. Nella speranza che l'ITF decida di cambiare qualcosa al format dopo l'uscita di scena di Kosmos. Per novità su questo fronte, tuttavia, dovremo attendere l'esito delle elezioni ITF del prossimo 24 settembre, a Cancun. Le speranze per una contro-riforma più sostanziale che di facciata sembrano passare dall'elezione del candidato alternativo Dietloff von Arnim, presidente della federazione tedesca, che sfida il presidente uscente Dave Haggerty. Ma questa è un'altra storia.