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La favola di Iga non finisce più

La striscia vincente di Iga Swiatek non conosce fine: la polacca arriva a 28 e si aggiudica gli Internazionali d'Italia per il secondo anno di fila. La finale contro Ons Jabeur è stata l'ennesimo dominio: a parte un piccolo passaggio a vuoto nel cuore del secondo, ha mostrato una netta superiorità. Chi la potrà fermare a Parigi?

Diego Tripodi
15 maggio 2022

Era la finale che tutti volevano. Da una parte la nuova regina tennis mondiale, la giovanissima ma già campionessa Slam Iga Swiatek, polacca numero 1 al mondo, contro quella che è probabilmente la giocatrice con più varietà di colpi nel circuito, la tunisina Ons Jabeur (n.7 WTA). In un certo senso, entrambe hanno raccolto l'eredità di Ashleigh Barty: la prima come leader, la seconda come stile di gioco. Le due si erano già affrontate tre volte, con Jabeur avanti 2-1 neglis scontri diretti, ma quella di Roma è stata la prima sfida sulla terra rossa. Dopo aver vinto il Masters 1000 di Madrid, si pensava che Jabeur potesse essere l’unica in grado di fermare l’inarrestabile striscia di 27 vittorie di fila della polacca.

Non è andata così: Swiatek ha impiegato appena 1 ora e 23 minuti per battere la sua rivale con un netto 6-2 6-2. Il primo set è stato per lunghi tratti senza storia; troppo più costante e precisa Swiatek, che riesce a trovare subito profondità in risposta costringendo spesso all’errore Jabeur. Le splendide palle corte della tunisina (con cui aveva deliziato nella semifinale vinta contro la russa Kasatkina), questa volta non si rivelano mai efficaci, vuoi perché è quasi sempre costretta a giocarle in situazioni non ottimali, ma soprattutto perché Swiatek è in uno stato di forma strepitoso e riesce a coprire ogni centimetro di campo. Quando la polacca sposta il gioco sulla diagonale di dritto Jabeur tiene a fatica lo scambio. In poco più di mezz’ora di dominio, Swiatek vince il primo set.

Qualcuno tra il pubblico allarga le braccia, come a dire “questa è troppo forte”.
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Le fasi salienti della finale tra Iga Swiatek e Ons Jabeur

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Il secondo parziale inizia in modo simile al primo. Anche quando sbaglia qualcosa, la polacca è sempre lucida e precisa nel punto successivo (caratteristica che ricorda molto il suo idolo Rafa Nadal), portandosi rapidamente sul 4-0. Qualcuno tra il pubblico allarga le braccia, come a dire “questa è troppo forte”. Quando la partita pare destinata ad una rapida conclusione, un sussulto di Jabeur la tiene viva: grazie a più frequenti spostamenti sul dritto, la tunisina riesce a mettere in difficoltà Swiatek strappandole il servizio. Il settimo game è il più bello dell’incontro, con una Jabeur pronta a rischiare il tutto per tutto che si guadagna tre palle break consecutive che le consentirebbero di riportarsi on serve; Swiatek ci ricorda però il perché è numero 1 al mondo annullandole con classe (l’ultima in particolare con uno splendido rovescio lungolinea), e alla prima occasione tiene il servizio ed allunga sul 5-2.

La rinascita di Jabeur è stroncata sul nascere, e infatti al primo Championship Point Swiatek chiude l’incontro con un doppio 6-2, abbandonandosi ad un pianto di gioia. Molto emozionante anche l’abbraccio con Jabeur, che non pare troppo delusa dalla sua prestazione (forse anche conscia della netta superiorità dell’avversaria), e che sicuramente può essere orgogliosa per essere arrivata in fondo agli ultimi due WTA 1000. Swiatek si aggiunge al prestigioso club di coloro che hanno vinto gli Internazionali per due volte di fila: tra le più recenti troviamo Amelie Mauresmo, Jelena Jankovic, Maria Sharapova, Serena Williams e per ultima Elina Svitolina (che ha appena annuciato di essere in dolce attesa assieme al marito Gael Monfils: auguri!). La marcia inarrestabile di Iga arriva a 28 partite vinte di fila, e dalle parole del dopo gara si evince che la campionessa polacca non ha certo intenzione di fermarsi qui: nel mirino c’è il bis al Roland Garros. Non prima di aver festeggiato con un bel tiramisù all'italiana.

INTERNAZIONALI BNL D'ITALIA - Finale Donne
Iga Swiatek (POL) b. Ons Jabeur (TUN) 6-2 6-2

Quella al Foro Italico sarà le 20esima finale nella carriera di Stefanoa Tsitsipas