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AUSTRALIAN OPEN

Gli spettatori dell'Australian Open non si potranno spostare

Melbourne Park sarà divisa in tre aree non comunicanti tra loro: Rod Laver Arena, Margaret Court Arena e John Cain (ex Melbourne) Arena. In vendita il 25% dei biglietti, ma Tennis Australia vuole arrivare al 50 o al 75. Craig Tiley ammette che si era pensato al 2 su 3 per il singolare maschile. Pubblico anche nelle qualificazioni femminili, a Dubai.

Riccardo Bisti
23 dicembre 2020

Il forte desiderio di normalità ha spinto gli australiani a celebrare con enfasi la messa in vendita dei biglietti dell'Australian Open. In effetti è un messaggio importante, non solo per chi metterà piede a Melbourne Park, ma per l'intero mondo dello sport. Le immagini di stadi e palazzetti desolatamente vuoti stanno diventando una normalità a cui è giusto non rassegnarsi. Il tutto, ovviamente, nel massimo rispetto della sicurezza. Ed è giusto che si riparta dall'Australia, laddove il contagio è stato contenuto meglio che altrove. Per adesso, il torneo ha ottenuto l'autorizzazione a ospitare il 25% del pubblico: nella notte italiana, sono stati messi in vendita 203.000 biglietti dei circa 800.000 a disposizione.

Tuttavia, c'è la possibilità che il Governo del Victoria possa portare il limite al 50 o addirittura al 75%. “So che i giocatori non vedono l'ora di competere di fronte al pubblico – ha detto il direttore del torneo Craig Tiley – quest'anno i biglietti saranno limitati, dunque il pubblico dovrà affrettarsi a prenotare il proprio posto. Iniziamo con il 25% della capienza sui nostri tre campi principali, ma stiamo lavorando con le autorità nella speranza di poter aumentare i nostri numeri”. Qualunque sia l'effettiva capienza, Melbourne Park sarà diversa e non così piacevole da vivere. L'impianto sarà diviso in tre aree indipendenti da loro, corrispondenti ai tre campi principali. Il comunicato ufficiale racconta che ciascuna offrirà grande tennis e un'ottima offerta culinaria.

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Tra le misure principali, la vendita di pacchetti da 1 a 6 biglietti, in modo da favorire il distanziamento. L'idea è che ciascun gruppo di spettatori abbia meno contatti possibili con gli altri. I biglietti saranno interamente digitali, sia per ridurre i contatti che per favorire il tracciamento degli spostamenti.
L'Australian Open è noto per il suo pubblico vivace e colorato. Nel 2021, certe scene non saranno possibili

L'area principale sarà quella della Rod Laver Arena: oltre ai giocatori più noti, storicamente collocati su questo campo, il pubblico potrà usufruire del Grand Slam Oval per pasti e shopping. Chi accederà al campo principale non potrà frequentarne altri. C'è poi la Margaret Court Arena, rinnovata qualche anno fa e secondo campo per importanza. Chi accederà a questa zona potrà seguire anche gli incontri sui campi situati nella zona ovest, laddove saranno programmati soprattutto i giovani (i “Campioni del Domani”), oltre ad accedere al Garden Square. C'è poi una novità nominale: la Melbourne Arena cambia ancora una volta nome (in passato si è chiamata Vodafone e poi Hisense): dal 2021 sarà intitolata a John Cain, ex Primo Ministro del Victoria scomparso esattamente un anno fa. Chi avrà i biglietti per questo settore potrà seguire anche i campi di allenamento (“laddove i big preparano i loro match”) e avrà accesso a una piccola area del Grand Slam Oval.

Gli organizzatori hanno tenuto a precisare che i prezzi dei biglietti sono rimasti invariati, o addirittura ridotti, in diverse aree dell'impianto. I prezzi per la John Cain Arena partiranno da 49 dollari australiani (30 euro), mentre la Rod Laver avrà come prezzi base 62 dollari per il diurno e 65 per il serale. Per la MCA, il prezzo minimo sarà di 56 e 60 dollari a seconda della sessione. Nonostante l'assenza di casi di COVID-19, è stato stilato un piano di sicurezza definito COVIDSafe Plan. Tra le misure principali, la vendita di pacchetti da 1 a 6 biglietti, in modo da favorire il distanziamento. L'idea è che ciascun gruppo di spettatori abbia meno contatti possibili con gli altri. I biglietti saranno interamente digitali, sia per ridurre i contatti che per favorire il tracciamento degli spostamenti.

Lo sapevi che...

Non solo Melbourne: come è noto, l'Australian Open scatterà il 10 gennaio con le qualificazioni a Doha (uomini) e Dubai (donne): è giunta notizia che ci sarà pubblico per il torneo femminile. Secondo Salah Tahlak, già direttore del torneo di Dubai (e coinvolto nell'organizzazione), ci sarà almeno il 40% della capienza. “Il Consiglio dello Sport di Dubai e il Comitato di Crisi ed Emergenza hanno lavorato duramente con Dubai e Abu Dhabi per permettere almeno il 40% del pubblico. Tutti gli attori coinvolti sono consapevoli dell'importanza di questi eventi e della responsabilità che comportano. Assicureremo il rispetto di tutti gli standard di sicurezza e ovviamente non ci sarà alcun compromesso in merito alla salute”. Tahlak parla al plurale perché tali misure non valgono solo per Dubai, ma anche per il torneo WTA 500 di Abu Dhabi, al via il 5 gennaio.

Gli spettatori della Rod Laver Arena non potranno accedere altri altri campi
Il 21 gennaio 2017, l'Australian Open ha ospitato 82.909 persone. Il record assoluto nella singola giornata risale al 25 gennaio 2020, con la cifra-monstre di 93.709 persone.

Ci sarà una piccola modifica agli orari, in modo da scaglionare ulteriormente gli ingressi: sui due campi principali il programma scatterà alle 11 locali (l'1 di notte in Italia), mentre nella John Cain Arena si partirà un'ora dopo, alle 12. Il concetto di normalità è molto sentito dagli organizzatori, i quali sperano che sia proprio l'Australian Open a proiettare gli eventi sportivi verso una nuova dimensione. Intervenuto a una trasmissione radiofonica, Tiley ha ammesso che c'è stata la tentazione di fare un passo indietro e cancellare l'edizione 2021. “Invece riusciremo ad accogliere 1.100 persone da 130 Paesi, e un miliardo di persone ci osserveranno in TV: mostreremo al mondo come l'Australia è stata in grado di fronteggiare la crisi, e come la nostra comunità ha saputo restare compatta. In base a quello che mostreremo, credo proprio che molte persone vorranno venire in Australia in futuro”.

Tra i vari argomenti, Tiley ha spiegato perché il singolare maschile resterà al meglio dei cinque set nonostante la quarantena di quattordici giorni. “Non volevamo in nessun modo che il torneo del 2021 avesse un asterisco – dice – volevamo un evento normale, in cui il vincitore potrà dire di averlo fatto con pieno merito, come in un qualsiasi altro anno. Inoltre, più ci si avvicina alla normalità, meglio è per la psiche della gente”. Si tratta di un'affermazione importante: è l'implicita ammissione che si è pensato di ridurre il format in virtù dell'anomala preparazione a cui saranno sottoposti i giocatori. Alla fine, le cinque ore al giorno durante la quarantena più la settimana di tornei di avvicinamento ha convinto a preservare la tradizione. Ed è una bella notizia.