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L'EMERGENTE

Folgorazione!

Un anonimo torneo australiano ci ha permesso di ammirare una ragazza dall'immenso potenziale: Annerly Poulus, australiana con papà greco e mamma samoana. Per ora i suoi risultati non sono all'altezza delle sensazioni, ma ha tutto per essere un crack. Sembra una piccola Naomi Osaka e con il dritto sa già spaccare la palla.

Riccardo Bisti
4 dicembre 2020

Ad accompagnare l'ennesima botta vincente, dal tetto retrattile della Pat Rafter Arena è filtrato un raggio di sole. La suggestione è grande, forse esagerata, ma certe sensazioni non si provano tutti i giorni. L'appassionato di tennis non si stanca mai di vedere il suo sport preferito. Per questo, il mese di dicembre è il più duro. Ci si aggrappa a tutto. Anche al canale di Youtube di Tennis Australia in una notte insonne. I capi della federtennis cangura stanno mettendo a punto il programma per l'Australian Open, ma non trascurano l'attività. Da qualche settimana, gli impianti di Melbourne, Sydney e Brisbane stanno ospitando la UTR Pro Match Series. Si tratta di un circuito di tornei valido per la classifica UTR, la trovata (sponsorizzata da Oracle) che punta a realizzare un ranking globale, aperto a tutti, da Djokovic all'ultimo degli NC. In Australia sono in campo diverse giovani promesse e qualche giocatore da Futures. Il più noto è Thanasi Kokkinakis, che sta facendo incetta di vittorie.

Nella notte italiana del 3 dicembre, a Brisbane, erano in campo una buona giocatrice (Maddison Inglis, 22 anni e n.130 WTA) e la protagonista di questo articolo. Un nome da ricordare. Da appuntarsi. Annerly Poulos, 17 anni (18 a gennaio). Segni particolari: (possibile) fenomeno. Lasciamo perdere il punteggio (ha vinto 4-6 6-4 10-6), ma la sensazione è di trovarsi davanti a un possibile crack. Una trentina d'anni fa, Gianni Clerici si inginocchiò per terra e ringraziò gli dei per avergli mostrato un giovane Pete Sampras. C'è la tentazione di fare altrettanto, anche se è difficile capire dove potrà arrivare questa ragazza dallo sguardo maturo e il tennis dirompente. Si tratta di una scommessa, perché i risultati nel circuito giovanile non fanno pensare a un fenomeno. Ma i numeri non provano emozioni e – soprattutto – non hanno gli occhi per guardare. E la Poulos sembra un diamante puro, ancora da sgrezzare.

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Annerly affascina da subito, a partire dalla curiosa mescolanza di razze. È nata a Canberra ed è cresciuta sugli stessi campi di Nick Kyrgios, ma il padre è greco e la madre samoana. Sul campo ricorda vagamente Naomi Osaka per la potenza dei colpi e la capacità di avere sempre in mano lo scambio.
Sia pur molto acerba, la Poulos aveva mostrato le sue qualità in questo match all'Australian Open junior 2018

Non tutti sono precoci come Capriati, Seles o Hingis. E nemmeno come Cori Gauff, peraltro già sfidata un paio d'anni fa in Junior Fed Cup (vinse l'americana, più giovane di un anno, col punteggio di 6-3 6-4). Annerly affascina da subito, a partire dalla curiosa mescolanza di razze. È nata a Canberra ed è cresciuta sugli stessi campi di Nick Kyrgios, ma il padre è greco e la madre samoana. Sul campo ricorda vagamente Naomi Osaka per la potenza dei colpi e la capacità di avere sempre in mano lo scambio. Il tutto accompagnato da una discreta rapidità negli spostamenti, frutto di tante ore trascorse sulla terra battuta. I tecnici australiani ritengono che il rosso sia la superficie migliore per sviluppare tatticamente e tecnicamente un giovane. Dai campi rossi dell'accademia di Canberra (diretta da Todd Larkham, ex n.136 ATP e primo mentore di Nick Kyrgios) è emersa questa ragazza, sul quale puntano da anni.

Aveva 10 anni quando fu selezionata. “È molto difficile entrare nella nostra accademia: abbiamo soltanto tre ragazze e un ragazzo tra gli 11 e i 17 anni. Lei ce l'ha fatta a 10” disse Larkham, mentre la piccola Annerly sosteneva che all'età di 15 le sarebbe piaciuto giocare i tornei del Grande Slam. C'è riuscita solo nelle prove junior ed è certamente in ritardo rispetto alla tabella di marcia. Ma a quell'età basta poco per dare una svolta. E allora, quello della Poulos è il nome su cui puntiamo per il 2021. E per il futuro. Per ora non è molto conosciuta, anche perché i suoi risultati in campo internazionale non giustificano grande interesse mediatico. Ha iniziato a giocare all'età di 3 anni per imitare la sorella maggiore, e ha giocato i primi tornei all'età di 7. Sin da subito si è distinta, battendo ragazze più grandi.

Quando aveva appena 10 anni, Annerly Poulos fu ammessa al Centro Tecnico di Canberra
Aprile 2016: la sorprendente maturità di una Poulos ancora 13enne

Campionessa Nazionale Under 12 e Under 16, è stata considerata una sorta di erede di Kyrgios, essendo cresciuta sugli stessi campi. Inoltre è di origine greca come lui (come Kokkinakis, come Philippoussis... come Sampras). A differenza di Nick, tuttavia, ha una folle passione per il tennis. Da bambina, oltre ad allenarsi tutti i giorni, si fiondava in campo anche nel weekend insieme alla madre. “Non vorrei metterle troppa pressione, ma non vedo perché non possa imitare Kyrgios” diceva Larkham, quando Nick spadroneggiava nel circuito junior e lei era una bambina. “Non sento la pressione – replicava Annerly – cerco di fare del mio meglio e ignorare i paragoni. Se pensi alle cose che alimentano la pressione è difficile fare quello che fai. Devi pensare ad altro”. Lei adora viaggiare, ama Serena Williams e fonda il suo tennis sulla combinazione servizio-dritto. Quest'ultimo, in particolare, è un colpo devastante. Ogni tanto perde la misura e bersaglia i teloni, ma c'è da domandarsi cosa succederà quando saprà incanalare nel modo giusto la sua travolgente energia.

Per credere nel futuro della Poulos bisogna ignorare i suoi risultati. Negli Slam junior ha come miglior risultato il terzo turno a Parigi 2019 (a proposito del feeling con la terra rossa): lungo il percorso ha battuto la top-10 Diane Parry. Ha perso al primo turno negli ultimi tre Slam giocati. È transitata anche in Italia: due anni fa ha vinto il Grade 3 di Palermo, uno dei tre titoli a livello junior. La sua carriera è ancora ingiudicabile tra le professioniste: fino a oggi ha giocato appena 11 tornei, con i quarti a Perth (febbraio 2019) come miglior risultato. Quest'anno, prima del lockdown, aveva perso nettamente contro la nostra Lisa Pigato nelle qualificazioni del torneo di Launceston. Nella classifica WTA bisogna cercarla col lanternino: per trovarla, bisogna spingersi fino alla 1323esima casella. Per adesso, è un nome come tanti nel marasma di chi vuole emergere grazie al tennis. Ma se dovessimo puntare un euro per fare un nome, non avremmo dubbi. La nostra risposta definitiva va su Annerly Poulos da Brisbane. La accendiamo.