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ATP TOKYO

Covid, quarantena... e titolo ATP

L'incredibile viaggio di Taylor Fritz: costretto a saltare Seul per una positività al virus, è stato bloccato in hotel per una settimana. Arrivato a Tokyo mercoledì, appena in tempo per l'esordio, si è aggiudicato il titolo. E si è messo in ottima posizione per Torino.

Riccardo Bisti
9 ottobre 2022

Avesse contratto il Covid-19 anche solo 24 ore dopo, Taylot Fritz non avrebbe potuto giocare il torneo ATP di Tokyo. L'americano è stato costretto a saltare Seul, ha trascorso sette giorni di quarantena nella capitale coreana e si è negativizzato appena in tempo per giocare in Giappone. È finita che ha vinto il torneo e si è messo in buona posizione per un posto alle ATP Finals di Torino. Battendo Frances Tiafoe in una finale tutta americana, è piombato in settima posizione nella Race e ha restituito agli States il Rakuten Japan Open Tennis Championships a 26 anni dall'ultimo successo d Pete Sampras. “Quello che è successo negli ultimi 4-5 giorni è pazzesco, e non avrei potuto immaginarla meglio. Era esattamente quello di cui avevo bisogno per mettermi in buona posizione per la fine dell'anno”. Fritz si è imposto 7-6 7-6, vincendo due tie-break dopo che il suo avversario ne aveva intascati tredici di fila. La serie si è interrotta proprio sul più bello.

D'altra parte Fritz è stato implacabile al servizio: in entrambi i tie-break non ha incassato neanche un minibreak. “Credo di aver sempre messo la prima di servizio, ed è stato fondamentale” ha aggiunto Fritz, il cui rendimento con la seconda palla è stato altrettanto importante (78% con la prima, 75% con la seconda). “Ero calmo, sapevo quali decisioni avrei dovuto prendere. Per essere una finale così importante, è grandioso essere rimasto calmo, senza alcuna traccia di nervosismo”. Se è vero che ha avuto bisogno di due tie-break, ha giocato complessivamente meglio del suo avversario, procurandosi otto palle break contro le tre di Tiafoe. Inoltre ha avuto un paio di setpoint sul 5-4 nel primo set, con Tiafoe al servizio. Aveva quasi trasformato il secondo, ma la grande fase difensiva d Frances gli ha permesso di restare a galla. Non è però bastata nel tie-break. Nel secondo, Tiafoe si è salvato sia sull'1-1 che sul 2-2 mentre non creava nulla in risposta.

«È folle passare dalla quarantena a vincere un torneo in pochi giorni. Non me lo aspettavo»
Taylor Fritz
ASICS ROMA

Prima di Tokyo, quest'anno Taylor Fritz si era imposto a Indian Wells e Eastbourne

Al tie-break, Fritz vinceva sei dei primi sette punti e apparecchiava il quarto titolo in carriera, il terzo di una stagone che ha cambiato la sua carriera. “Ha giocato meglio di me i punti importanti ed è stato davvero aggressivo – ha ammesso Tiafoe – mentre io non lo sono stato come nelle ultime due partite”. Per entrambi è una settimana importante: nella nuova classifica ATP, Fritz diventerà il primo americano a entrare tra top-10 per la prima volta dai tempi di Jack Sock, mentre Tiafoe coglierà il best ranking al numero 17. È il segnale di un tennis americano in crescita: non hanno il fenomeno in grado di vincere Slam a ripetizione, il crack tanto atteso, però ci sono tanti ottimi giocatori e il quarto di finale di Davis non sarà semplice per gli azzurri. Basti pensare che nel 2022 ci sono state cinque finali tutte americane nel circuito ATP: non erano così tante da vent'anni esatti. “Onestamente mi sono presentato a Tokyo con l'idea di vincere 1-2 partite e poi vedere come va – ha detto Fritz, arrivato in Giappone soltanto mercoledì, giorno del suo primo match – ma avevo la sensazione che se avessi passato un paio di turni avrei potuto esprimere un ottimo tennis.

Il grosso punto interrogativo erano i primi due match, ma avevo la fiducia necessaria. Però è folle passare dalla quarantena a vincere un torneo in pochi giorni. Non me lo aspettavo”. Adesso si prenderà una settimana di pausa, poi darà l'assalto al Masters giocando Stoccolma e Vienna prima di Parigi Bercy: la lotta è ancora serrata, ma - come detto – è in buona posizione. E il compito per gli azzurri si fa duro: se anche Matteo Berrettini dovesse vincere il torneo di Firenze, si porterebbe a 2.475, ancora piuttosto distante dagli ultimi posti utili. Sciovinismo a parte, bisogna riconoscere che Fritz – più di altri – sta legittimando la sua posizione: va ricordato che nel 2022 ha vinto un Masters 1000 a Indian Wells e ha colto i quarti a Wimbledon. Rimane la grande delusione dello Us Open, in cui ha perso al primo turno dopo aver sperato di poterlo vincere. “Mi sono sentito un idiota per averlo pensato” ha detto a New York. Ma si è ripreso alla grande.

HEAD

Con 2885 punti, Taylor Fritz è settimo nella classifica che conduce a Torino