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ITALIA

ATP Finals 2.0: esame superato!

Le ATP Finals sono state un grande successo sul piano organizzativo: il mix tra la location e le buone intuizioni degli organizzatori ha permesso di vivere una settimana molto piacevole. Ecco il Masters visto da chi si è goduto - da spettatore - tutte le sessioni. Con uno sguardo alla novità del Fan Village.

Stefano Maffei
4 dicembre 2022

Henry Royce, co-fondatore della famosa azienda automobilista Rolls-Royce, che divenne presto il principale fornitore della Casa Reale Inglese, non aveva grandi aneddoti per il suo successo, semplicemente ripeteva sempre: “Prendi il meglio che esiste e miglioralo. Se non esiste, crealo”. L’avventura delle Nitto ATP Finals nel nostro Paese, pur non aiutata dall’ascesa imperiosa del Covid, pareva esser nata sotto buoni auspici e, in un’edizione dai connotati decisamente transitori (quella del 2021), si intravedevano discrete potenzialità: una fra tutte l’ubicazione strategica del Pala Alpitour, situato nel quartiere Santa Rita davanti al maestoso parco cittadino di Piazza d’Armi. Lo si può raggiungere direttamente in auto o parcheggiare in zone limitrofe accedendovi poi da Corso Sebastopoli, una delle strade principali di Torino che offre ogni tipo di servizio. Quest’anno ciò che c’era di buono è stato migliorato, e ciò che non c’era è stato creato.

Innanzitutto, bandite le restrizioni, sono stati creati più varchi per evitare le code che per tutta la settimana sono state effettivamente minime. La Federazione inoltre, per quest’edizione si è potuta avvalere di tutta la capienza del palazzetto (che non ha perso occasioni di far esplodere il suo unanime coro in più di una circostanza) e non sono sorti attriti o spiacevoli siparietti generati dall’insofferenza di alcuni a rispettare l’obbligo delle mascherine, obbligo che quest’anno per l’appunto non c’era. Dal punto di vista tecnico, il nuovo impianto luci ha migliorato la visibilità del campo dalle tribune ed anche i box dei giocatori erano ben individuabili da ogni posizione grazie ad un piccolo riflettore puntato su di loro. Un’altra novità è stato il reclutamento di un deejay che riscaldava gli animi ai cambi di campo con disco-dance quasi sempre azzeccata. Insomma, uno spettacolo di luci e musica davvero coinvolgente. L’atmosfera che si respirava era finalmente quella delle grandissime occasioni. Ma la novità più grande di quest’anno, la “creazione” di cui parlava Royce, è stata la nascita del Fan Village di fronte al Pala Alpitour.

ASICS ROMA
Il Pala Alpitour ha fornito uno spettacolo di luci e musica davvero coinvolgente. L’atmosfera che si respirava era finalmente quella delle grandissime occasioni.

Le situazioni più divertenti delle ATP Finals 2022

Un’imponente struttura, con un’entrata dal tratto inconfondibile di una gialla palla da tennis con sovraimpresso il logo delle Nitto Finals ATP, che offre agli spettatori più servizi e intrattenimento durante l’intera giornata. Lo si potrebbe definire il cuore dell’evento, con le molteplici attrattive di svago, di relax e di carattere enogastronomico. Fondamentalmente il sito al suo interno è strutturato in due imponenti aree. Una prima parte corredata da stand di vario tipo: ad esempio uno con le migliori biografie tennistiche in vendita (anche quelle reperibili solo in lingua inglese), un altro con la possibilità di fare una foto con la fedele replica del trofeo del singolare, altri stand dove partecipare a giochi a quiz o con la racchetta per vincere simpatici gadget, un altro che ricreava un’avvincente esperienza di Virtua Tennis, e molto altro ancora. Poi c’è una seconda parte dove è stata allestita una Food Court dove poter cenare (assaporando i gusti della tradizione e dello squisito street food) ed accaparrarsi qualche prezioso souvenir, il tutto potendo godersi comodamente seduto le partite su un grande maxi schermo.

Anche lo spazio esterno offre diverse attrazioni, come un viaggio virtuale organizzato dalla Giant A Modo Mio di Lavazza, alla scoperta del pregiato caffè, premiato con degustazione finale e un kit di cialde da prendere come ricordo, la possibilità di essere intercettati tra la folla e intervistati per vincere un biglietto di ingresso alle Finals, e non ultimo un campo da tennis in cui gli insegnanti della Federazione aiutavano bambini ed adulti ad apprendere la tecnica di base o a migliorare il proprio gioco. Si sono visti molti bambini, segno che l’iniziativa, le migliorie apportate e le novità introdotte hanno fanno breccia nel cuore degli appassionati e non solo. L’ingresso al Fan Village è stato consentito anche ai non aventi biglietto nelle giornate del 12 e del 20 novembre e tutte le sere dopo le 21:00 nei rimanenti giorni: una bella iniziativa che accresce il sentore che il lavoro svolto quest’anno sia stato davvero lodevole. Sentore rafforzato anche dai numeri con i 15 milioni concessi dal Governo per organizzare le Finals che, dati alla mano (come riporta il presidente Binaghi), si sono tramutati in almeno 35 milioni di tasse pagate e hanno generato un indotto pari a 77 milioni. Insomma, pare che la Federazione Italiana, in collaborazione con l’ATP, quest’anno abbia davvero fatto le cose in grande, lasciando ben sperare per il triennio futuro. E chissà che non si possa andare ancora avanti. 

Le simpatiche mascotte delle ATP Finals accoglievano gli spettatori all'interno del Fan Village