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LA STORIA

Ailen e tennis, il doppio amore di Lorenzo Bocchi

La bella storia di Lorenzo Bocchi, n.711 ATP. Fidanzato da qualche mese con una ragazza argentina trasferita in Italia, ha colto una delle migliori vittorie in carriera proprio nella città di lei, a Tucumàn. Chissà che questo amore non gli restituisca quello che il Covid gli aveva tolto tre anni fa: la possibilità di giocare al Foro Italico.

Riccardo Bisti
2 marzo 2023

“Sfortunato al gioco, fortunato in amore”. Probabilmente Lorenzo Bocchi aveva in mente l'antico proverbio mentre si recava a Piacenza per incontrare per la prima volta Ailen Pereyra. Il tennis gli ha dato qualche soddisfazione, certo, ma a 25 anni di età è ancora lontanuccio dai grandi tornei, quelli che garantiscono il sostentamento economico. Non è un caso che ogni tanto giochi le gare a squadre (qualche anno fa persino in Svezia) e i tornei Open. Ma la sua vita privata è cambiata la scorsa estate, quando ha conosciuto la ragazza argentina. “Ci siamo conosciuti tramite i social media e conoscenze in comune” ha raccontato lei a La Gaceta, il giornale che ha reso pubblica questa bella storia. “Ha guidato per un'ora da Casalmaggiore a Piacenza per conoscermi. Ha rischiato perché avevamo chattato due giorni prima di vederci”. Nell'epoca dominata dai social media, una storia come tante.

Ma di mezzo c'è una spruzzata del destino, poiché lei è argentina di Tucumàn (città nel nord ovest del Paese, non troppo distante dal confine col Cile) e si era spostata in Italia (prima Torino e poi Piacenza) per ottenere la cittadinanza. Pur continuando a studiare Scienze Politiche in Argentina (sia pure a distanza), ha scelto di restare qui, specie dopo aver iniziato a lavorare in un bar a Piacenza... e soprattutto dopo aver conosciuto Bocchi, nativo di Casalmaggiore, in provincia di Cremona. Fino a oggi, il lombardo non ha avuto troppa fortuna con il tennis. L'ATP comunica che ha guadagnato circa 40.000 dollari (lordi) in tutta la carriera, e non è mai andato oltre il numero 645 ATP (oggi è n.711). La più grande scalogna risale al 2020, quando l'inizio della pandemia gli ha scippato il sogno di giocare al Foro Italico. Esattamente tre anni fa (era l'1 marzo 2020) vinceva l'Open BNL del Matchball Firenze e si garantiva la possibilità di giocare sui sacri campi di Roma. Fu cancellato tutto.

ASICS ROMA
«Lavoro con un coach che cerca di rasserenarmi perché sono molto passionale, ma credo che questa caratteristica mi aiuti perché rimango sempre attento a quello che fa il mio avversario» 
Lorenzo Bocchi

Cremona 1 celebrò così l'ammissione di Lorenzo Bocchi alle pre-qualificazioni del Foro Italico

Ma Lorenzo non si abbatte e continua a inseguire il suo sogno, soprattutto in queste settimane: un po' il destino, un po' le strane rotte del circuito, lo hanno portato a giocare proprio a Tucumàn, città natale della sua fidanzata. Due tornei ITF: il primo al Tucumàn Lawn Tennis Club, il secondo al club Las Lomitas. La scorsa settimana aveva perso al secondo turno contro Martin Cuevas, fratello minore di Pablo. In questi giorni ha dovuto passare le qualificazioni, poi si è tolto lo sfizio di prendersi la rivincita proprio su Cuevas. Un doppio 6-4 che oggi gli permetterà di affrontare lo spagnolo Pol Martin Tiffon. Sul piano strettamente numerico, non è la vittoria più importante della sua carriera. Tra i 95 successi nel circuito internazionale (a fronte di 103 sconfitte) aveva battuto tre avversari con classifica migliore rispetto a quella attuale (n.542 ATP) di Cuevas: Thomas Statzberger, Matias Zukas e Ivan Gakhov.

Ma rimane una delle più belle, ed è la più speciale perché è arrivata nella città della sua Ailen, con cui ha trascorso il più romantico dei capodanni a Venezia. “Era in viaggio e un giorno mi ha detto che sarebbe venutò a giocare a Tucumàn. Era felice di conoscerla e realizzare il sogno di viaggiare in Sudamerica” racconta lei, che in questi giorni lo sta sostenendo da bordocampo. Con effetti benefici in tutti i sensi. “Qui il livello di gioco è altissimo, ho dovuto giocare le qualificazioni dopo quattro anni – ha detto Bocchi a La Gaceta, che è addirittura title sponsor del torneo – il calore della gente mi ricorda l'Italia, sono tutti molto gentili con me. E poi il paesaggio è bellissimo”. Poiché è vegetariano, non si è potuto godere a fondo le meraviglie della cucina locale, ma è ugualmente rimasto affascinato dall'humita, zuppa di mais tipica di quelle zone.

Lorenzo Bocchi ha giocato tre finali nel circuito ITF, l'ultima lo scorso settembre a Salerno

Lorenzo e Ailen hanno festeggiato il compleanno di lei proprio a Tucumàn

Ma la sua avventura in Argentina assume contorni magici perché sta conoscendo i luoghi d'infanzia della sua fidanzata, nella speranza che possano dargli slancio e ispirazione. E chissà che non riesca a vincere proprio lì il suo primo torneo professionistico dopo aver giocato tre finali, l'ultima sei mesi fa a Salerno, quando si arrese a Marcello Serafini. Erano i primi effetti benefici della sua relazione, visto che non giocava una finale internazionale da tre anni. Chi lo ha visto giocare in questi giorni lo ha definito molto espressivo e vittima di alti e bassi. “Lavoro con un coach che cerca di rasserenarmi perché sono molto passionale – dice lui – ma credo che questa caratteristica mi aiuti perché rimango sempre attento a quello che fa il mio avversario”. In una vecchia intervista, Bocchi disse che il suo sogno sarebbe stato quello di affrontare Rafael Nadal in finale al Roland Garros: difficilmente lo realizzerà, ma chissà che non possa replicare i risultati di uno dei giocatori che disse di prendere ad esempio perché adottano un tennis simile al suo.

Oltre a Dominic Thiem e Paolo Lorenzi aveva menzionato – chissà perché – Rogerio Dutra Silva, uno che è entrato tra i top-100 ATP undici anni dopo aver raccolto il primo punto in classifica mondiale, e ha ottenuto il best ranking (n.63 ATP) a 33 anni di età. Osservando la realtà da questa prospettiva, i 25 anni di Lorenzo non sono poi così tanti. E poi adesso c'è Ailen, al suo fianco con l'entusiasmo incondizionato che solo una ragazza di 23 anni può dare. E che gli permetterà di affrontare con il sorriso i prossimi impegni, visto che anche nei prossimi due tornei c'è il rischio che Lorenzo debba giocare le qualificazioni, la prossima settimana a Rio Cuarto e poi ad Anapoima, in Colombia. In entrambi i casi si tratterà di tornei da 25.000 dollari, con pochi punti e ancora meno soldi in palio. Ma da qualche parte bisogna pur cominciare. E poi ogni salita, anche la più ripida, spaventa di meno se la si affronta in coppia.