Nostalgia Gasquet: “Per quelli della mia generazione è questione di mesi...”

CIRCUITO ATP

24 marzo 2024

Riccardo Bisti

Richard Gasquet punta a tornare un'ultima volta tra i top-100, ma ammette: “I frequentatori dei Challenger sono molto più forti rispetto a vent'anni fa”. E ammette che per quelli della sua età il ritiro è imminente. “Cerco di non pensarci, ma sarà strano vedere l'addio di Nadal e Murray”

Nonostante sia uscito dai top-100 ATP, Richard Gasquet non perde la passione per il gioco. A quasi 38 anni, ha fissato l'obiettivo di tornare almeno a giocare gli Slam senza passare dalle qualificazioni, anche se al Roland Garros dovrebbero garantirgli una wild card. Il francese ha rinunciato alla trasferta di Indian Wells e Miami, anticipando la stagione sulla terra battuta. A Murcia ha perso nei quarti, poi ha dato forfait al torneo di Girona al via in queste ore. “Se non avessi l'umiltà necessaria, avrei già smesso di giocare – ha detto in una recente intervista – per me non è un problema giocare i tornei piccoli, la cosa difficile è che non ho margine: tutte le partite sono complicate, devo tenere duro per vincere”.

Sebbene non abbia perso il piacere della competizione e sul campo abbia ancora buone sensazioni, ha ammesso che la qualità media nei tornei Challenger si è alzata moltissimo. “Prima avevo un certo margine contro i giocatori fuori dai top-100, mentre adesso posso perdere contro chiunque. Oggi chi si trova intorno al numero 200 è molto più forte di un tempo, mentre non direi altrettanto sulla top-10 perché all'epoca c'erano Federer, Nadal, Djokovic, Murray, Wawrinka... sarà difficile avere un'epoca altrettanto forte. Ma chi si trova tra il n.150 e il numero 200 è molto più preparato rispetto ad allora”. Da parte sua, Gasquet ha ammesso che l'uscita dai top-100 lo ha deluso, anche se si è detto orgoglioso di essere riuscito a tardare il più possibile questo momento.

Mentre Gael Monfils  è in gran forma, Richard Gasquet sta provando a tenersi a galla

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“Sapevo che un giorno o l'altro sarebbe successo, ma pensavo che ne sarei uscito molto prima, dunque è stato comunque un bel successo. Più in generale guardo con orgoglio alla mia carriera, anche perché oggi sono più consapevole di quello che ho ottenuto. All'epoca vincevo tante partite e ne ero meno consapevole. Oggi comprendo cosa significa essere sempre tra i migliori con tanti giocatori che vogliono batterti. Il tennis è molto competitivo, non è facile avere una carriera come la mia”. Attualmente Gasquet non ha ancora fissato una data per il ritiro,ma ha spiegato che gli farebbe un certo effetto assistere all'addio di quelli della sua generazione: Andy Murray, l'amico Rafael Nadal, Stan Wawrinka....

“Credo che non ci vorrà molto, è una questione di mesi. Anche per me, ma cerco di non pormi la domanda per avere la mente fresca e non pensarci continuamente. Provo a giocare a tennis senza pensare al finale”. L'obiettivo, come detto, è rimettere piede ancora una volta tra i primi 100. “Ma non è facile, perché bisogna vincere tante partite. Ma in questo scorcio di 2024 ho avuto dei buoni momenti, non mi pento affatto di essere andato avanti”. Dopo il forfait a Girona, lo vedremo in campo la prossima settimana all'Estoril, dopodiché avrà bisogno di una wild card anche solo per giocare le qualificazioni a Monte-Carlo, mentre gli è stato già garantito un invito al torneo ATP di Bucarest di metà aprile.