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CURIOSITÀ

Becker telecronista dal carcere? “No, è una fake news”

Un magazine svizzero rivela che Boris Becker potrebbe commentare il Roland Garros dal carcere, laddove avrebbero allestito uno studio apposta per lui. Poche ore dopo arriva la smentita. Una buona condotta, tuttavia, potrebbe garantirgli la libertà entro 6 mesi.

Riccardo Bisti
5 maggio 2022

Sono arrivati a definirla fake news. In effetti, sono bastate poche ore affinché si sgonfiasse una notizia particolarmente bizzarra. Secondo quanto riportato dal magazine svizzero Blick, Boris Becker avrebbe potuto commentare il Roland Garros per la versione tedesca di Eurosport... dal carcere! Come è noto, il tedesco è stato condannato a due anni e sei mesi per reati contro il patrimonio, e dovrebbe trascorrerne in prigione almeno la metà. Lo status di detenuto gli impedirà di portare avanti le collaborazioni che aveva in essere, compresa quella con Eurosport Deutschland. Aveva inizato con l'Australian Open 2017, subito dopo la separazione con Djokovic, poi il suo accordo è stato prolungato fino al 2023.

Adesso è tutto in ghiaccio, anche se Blick ha riportato le affermazioni di Frank Worndl, ex sciatore di ottimo livello (molti lo ricordano medaglia d'argento in slalom speciale a Calgary 1988, alle spalle di Alberto Tomba), nonché commentatore di sport invernali. Parlando con Blick, ha raccontato di un Becker molto disponibile a chiacchierare con sua figlia dopo una lunga notte di telecronache. E poi avrebbe aggiunto quello che – in effetti – sarebbe stato un fatto senza precedenti: a suo dire, la dirigenza di Eurosport Deutschland avrebbe contattato gli avvocati di Becker per capire se fosse possibile allestire uno studio nel carcere londinese di Wandsworth, laddove è stato condotto dopo la condanna ed è detenuto in una stanza di 6,5 metri quadri. Dopo poche ore, la notizia è stata smentita da RTL: citando fonti vicine a Becker, hanno sostenuto che non ci sia nulla di vero. 

In caso di libertà vigilata gli verrebbe applicato un braccialetto elettronico alla caviglia, prassi ben radicata in Inghilterra.
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Boris Becker intervista il suo ex allievo Novak Djokovic durante l'Australian Open 2020

In effetti sarebbe stato improbabile: in carcere è vietato persinol'utilizzo dei telefoni cellulari, e Becker può prendere contatto con i familiari soltanto rispettando determinati protocolli. Creare una sorta di studio televisivo sarebbe stato un benefit notevolissimo, e Wandsworth non è noto per effettuare concessioni del genere. Secondo RTL, Becker potrebbe riprendere a commentare soltanto se fosse trasferito in un'altra prigione o se dovesse ottenere la libertà anticipata, cosa che peraltro sembra possibile, anche se non nell'immediato. La suggestione è stata definitivamente smentita da un comunicato della stessa Eurosport. “Boris Becker non farà parte della nostra copertura del French Open. A breve annunceremo il nostro team di esperti per il Roland Garros”.

Anche se avrebbe rappresentato una bella distrazione, non crediamo che il lavoro di commentatore sia in cima ai pensieri di Becker, attualmente bloccato in carcere. Situazione drammatica per chiunque, ancora di più per chi è abituato a vivere in condizioni particolarmente agiate. Alcuni media tedeschi sostengono che potrebbe ritrovare la libertà con un buon anticipo rispetto alla scadenza naturale della pena: qualcuno ha parlato di soli sei mesi. Le notizie più dettagliate arrivano da Sport Bild: avvalendosi dell'avvocato Paul Vogel (che ha già assistito diverse celebrità in procedimenti penali), sostengono che la libertà potrebbe arrivare addirittura entro l'anno, a patto che si verifichino determinate condizioni. “Dovrebbe essere un prigioniero modello, evitare litigi e lamentele e dare un'impressione stabile e positiva durante i colloqui” ha detto Vogel.

Boris Becker insieme a Matthias Stach, suo abituale compagno di commento. Il tedesco, inoltre, ha collaborato con la BBC

Durante lo stop del circuito per il Covid, Becker ha partecipato a un podcast insieme a Mats Wilander e Stefan Edberg

In questo modo potrebbe iniziare un graduale percorso verso il rilascio, che inizierebbe con licenze durante il weekend per poi essere estese ai giorni feriali. A quel punto avrebbe uno status di libertà vigilata, con l'obbligo di tornare in cella soltanto per dormire. In entrambi i casi, tuttavia, gli verrebbe applicato un braccialetto elettronico alla caviglia, prassi ben radicata in Inghilterra. Sarebbe comunque un passo in avanti per l'ex numero 1 del mondo, che in questo momento sta condividendo la prigione con un altro detenuto. All'interno della cella si trovano un letto a castello, una TV con sei canali e un bagno. La situazione è relativamente tranquilla, poiché è stato condotto in una zona di sicurezza e non ha alcun contatto con i condannati per crimini più gravi, compresi i reati sessuali.

Ma le cose potrebbero migliorare rapidamente: dovesse mostrare una condotta esemplare, potrebbe anche ottenere un trasferimento in un altro carcere. Durante l'eventuale status di libertà vigilata, potrebbe addirittura viaggiare per ragioni di business, in modo da recuperare denaro per risolvere la sua procedura fallimentare. Di norma non è consentito lasciare il Paese, ma esistono delle eccezioni che lo rendono possibile. In altre parole, il Roland Garros potrebbe anche essere l'unico Slam senza Boris Becker al commento. La situazione rimane umiliante, ma lo scenario sembra meno drammatico di quello prospettato lo scorso 29 aprile, giorno della condanna. Il giorno più difficile nella vita di una leggenda.