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INDIAN WELLS

Carlos Alcaraz è ancora davanti. Per adesso

Jannik Sinner arriva a setpoint nel primo set, ma poi perde cinque game di fila: in finale a Indian Wells ci va Carlos Alcaraz. Dovesse battere Medvedev, lo spagnolo tornerebbe al numero 1. “Con Jannik non è finita qui, penso che avremo una bella rivalità”.

Riccardo Bisti
19 marzo 2023

L'attesa era enorme. Il risultato l'ha parzialmente disillusa, ma cresce la convinzione che quella tra Carlos Alcaraz e Jannik Sinner possa diventare la rivalità-simbolo dei prossimi anni. Nel pomeriggio di Indian Wells, l'azzurro non è riuscito a fare un regalo anticipato al padre Hanspeter (con lui a Indian Wells) per la Festa del Papà, arrendendosi col punteggio di 7-6 6-3. Grazie a questo successo, lo spagnolo tiene viva la possibilità di tornare al numero 1 ATP scalzando Novak Djokovic. Per riuscirci dovrà battere Daniil Medvedev (che in precedenza aveva battuto Tiafoe) nella finale in programma nella notte italiana (non prima di mezzanotte, diretta Sky Sport).

“Sono davvero contento della mia prestazione – ha detto Alcaraz, alla terza finale in tre tornei – Jannik è un grande giocatore e penso che avremo una bella rivalità nel corso degli anni. Stiamo giocando i tornei più importanti e non è finita qui. Tutto quello che posso dire è che sono contento di giocare la mia prima finale a Indian Wells”. Non c'è stata l'epica del quarto di finale dello Us Open, terminato quasi alle tre di notte. Stavolta i due sono rimasti in campo per meno di due ore. La partita avrebbe potuto girare nel primo set, quando Sinner ha recuperato da 2-4 a 5-4 con un parziale di undici punti di fila. “Per me è stato un momento difficile – ha ammesso Alcaraz in conferenza stampa – non ho fatto le cose giuste. È andato tutto troppo veloce, mentre in quei momenti devi rallentare un po'. Non è stato il mio caso. Lui ha iniziato a giocare meglio e io ho un po' combattuto con me stesso”.

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«Jannik è un grande giocatore e penso che avremo una bella rivalità nel corso degli anni. Stiamo giocando i tornei più importanti e non è finita qui» 
Carlos Alcaraz

Lo spettacolare punto che ha dato il 3-0 ad Alcaraz nel secondo set, visto da tutte le angolazioni

Sul 6-5 Jannik ha avuto un setpoint sul servizio di Alcaraz, ma lì è stato bravo lo spagnolo a giocare un gran punto (servizio, smorzata e volèe vincente). Nel tie-break ha avuto qualcosa in più Alcaraz, sigillandolo con un paio di rovesci spettacolari. “Non è mai facile giocare contro di lui, ho dovuto annullare un setpoint – continua Alcaraz – sapevo che avrei dovuto alzare la qualità del mio gioco. Il primo set è stato molto serrato, poi nel secondo ho liberato i nervi e ho giocato più rilassato. Credo che sia stata la chiave”. Un break in avvio di secondo ha indirizzato la partita, poi lo spagnolo ha giocato un colpo fantastico per portarsi sul 3-0: il pallonetto sulla riga dopo che Sinner lo aveva ricacciato a fondocampo sarà tra i candidati punti dell'anno.

L'ultima chance per Jannik è arrivata nel settimo game: dopo aver rischiato di finire sotto 5-1, si è poi trovato 0-30 nel successivo game di risposta, ma Alcaraz è stato bravo a non riammetterlo alla partita. Già vincitore di due Masters 1000 (Miami e Madrid, entrambi lo scorso anno), se Carlitos dovesse vincere eguaglierebbe Nadal con tre successi negli eventi di categoria prima di compiere 20 anni. Non dovesse farcela, avrebbe un'ultima chance a Monte Carlo. Quello contro Medvedev sarà il secondo scontro diretto contro il russo, che a Wimbledon 2021 si impose in tre set. “Dico sempre che se vuoi essere il migliore... devi battere il migliore. E direi che Daniil, in questo momento, è il più forte di tutti” ha detto, alludendo alla serie di 19 vittorie consecutive del russo.

Con i 360 punti conquistati a Indian Wells, Jannik Sinner si è portato al settimo posto nell'ATP Race

Le fasi salienti di Alcaraz-Sinner viste dal livello del campo. Da questa prospettiva si può apprezzare la velocità di palla e l'atleticità di entrambi

“Lui è un muro, rimanda di là qualsiasi palla, tira colpi impossibili – dice Alcaraz – lo puoi mettere in un angolo ed è ancora in grado di vincere il punto. Per batterlo dovrò tirare i miei colpi migliori”. Entrambi concordano che il precedente di Wimbledon non abbia grosso valore, perché da allora sono cambiate molte cose per entrambi. “Sento come se fosse il nostro primo scontro diretto” ha aggiunto Alcaraz. E Sinner? Qualche rimpianto c'è, ma da Indian Wells arrivano soprattutto segnali importanti. Ha vinto ottime partite contro avversari molto diversi tra loro, e c'è la sensazione che possa migliorare ancora.

Nella fattispecie, è stata evidente la difficoltà nel tenere una buona percentuale di prime palle. Dopo averci perso nei quarti, Taylor Fritz ha detto che il servizio è il colpo in cui Jannik ha effettuato i maggiori progressi. Vero, ma va ancora a intermittenza. Contro Alcaraz ha tenuto in campo il 50% di prime e ha commesso quattro doppi falli. Ci si domanda come sarebbe andata con numeri diversi, visto che la percentuale di trasformazione tra i due è stata molto simile, con la differenza che Alcaraz ha messo in campo molte più prime (72%), il che gli ha permesso di non concedere quasi nulla, salvo che nel blackout di metà primo set. Ci sarà tempo per tentare la rivincita, magari già tra un paio di settimane a Miami.

MASTERS 1000 INDIAN WELLS – SEMIFINALI
Carlos Alcaraz (SPA) b. Jannik Sinner (ITA) 7-6 6-3
Daniil Medvedev (RUS) b. Frances Tiafoe (USA) 7-5 7-6