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NITTO ATP FINALS

I Magnifici Otto: Alexander Zverev

Tolto l'inarrivabile Djokovic, è il giocatore di maggior successo alle ATP Finals tra gli otto presenti. La sua capacità di muoversi bene nonostante una stazza da NBA è una qualità ancora più significativa di una prima di servizio da urlo. 

Fabio Colangelo (ASICS Tennis Academy)
14 novembre 2023

Forse non vincerà quanto ci si aspettava qualche anno fa, ma rimane un campione straordinario. Il modo in cui si è ripreso dopo il gravissimo infortunio alla caviglia del Roland Garros 2022 ne certifica la bravura. Prendete Dominic Thiem: dopo i guai al polso non è più stato lo stesso, mentre lui ha saputo riproporre una versione molto simile (e più matura) rispetto al giocatore che ha vinto per due volte questo torneo. Peccato per un carattere un po' difficile che traspare dalle notizie extra-tennistiche: non soltanto le accuse delle ex fidanzate, ma il modo in cui si è separato dall'ex manager Patricio Apey e l'incapacità di lavorare con un coach che non sia papà Alexander Sr. Con un indole più tranquilla, probabilmente, avrebbe vinto di più. E con più continuità.

IL PUNTO FORTE
Come si muove sul campo, nonostante la sua altezza. È alto 198 centimetri, ma la rapidità con cui si muove è impressionante. Impossibile non citare il servizio, in particolare la prima. Quando due anni fa si è aggiudicato il titolo serviva come il Padreterno. Magari la seconda è incostante, in certi periodi della carriera l'ha un po' persa, ma la prima è fantastica. Anche il rovescio è un colpo spettacolare, ma in mezzo a tanti pregi la qualità negli spostamenti spicca su tutto.

ASICS ROMA

IL PUNTO DEBOLE
Fin troppo facile individuare il dritto. Da quella parte commette l'errore di far scendere troppo la palla e dunque non sfruttare una possibile situazione di vantaggio. Magari lo scambio riparte senza che concretizzi quello che aveva fatto con la prima di servizio o con una buona risposta. È evidente che sia lo step per migliorare ed essere ancora più aggressivo. Ha le qualità per riuscirci, anche perché ogni tanto lo fa.

COSA IMPARARE
C'è il rischio di essere monotoni, ma rimango sulla capacità di muoversi così bene nonostante la stazza. Colpisce quasi sempre in perfetto equilbrio nonostante la struttura fisica di uno che non dovrebbe spostarsi con questa qualità. Anche Daniil Medvedev possiede una caratteristica simile, ma nel suo caso è ancora più evidente.