Vincono i residenti: il Westin Hotel non servirà l'Australian Open

ATTUALITÀ
6 gennaio 2021
Riccardo Bisti

I colloqui hanno prodotto una fumata nera: il Westin Hotel di Melbourne non ospiterà la carovana del tennis. Le istituzioni locali, tuttavia, hanno già trovato sedi alternative. I giocatori sono in ansia per i voli. “Stiamo ultimando i pezzi del puzzle: avremo a disposizione 18 aerei, con capienza del 20%”.

Qualche giorno fa vi abbiamo raccontato la curiosa vicenda del Westin Hotel di Melbourne. Scelto come alloggio per la quarantena pre-Australian Open, ospita una trentina di appartamenti. I proprietari si erano opposti all'arrivo dei giocatori, timorosi per la loro sicurezza. Si pensava che non avessero molte chance, vuoi per gli interessi economici, vuoi perché il piano di sicurezza sembrava convincente. Invece non è stato raggiunto un accordo e – secondo la stampa australiana – il piano è stato annullato.

Ma niente paura: l'Australian Open non è a rischio, poiché sono già state trovate altre sedi per ospitare la carovana del tennis. “Abbiamo completato la messa in sicurezza di un nuovo luogo” ha detto Lisa Neville, coordinatrice della polizia del Victoria. La donna ha poi aggiunto: “Abbiamo reclutato 1100 dipendenti per l'operazione Australian Open”. Con un comunicato stampa emesso mercoledì, Tennis Australia ha confermato la notizia, dicendo che diversi hotel di Melbourne sono stati messi in sicurezza, compresi i luoghi che sostituiranno il lussuoso Westin.

Il tweet dell'Australian Open in cui viene confermata la sostituzione del Westin Hotel

Secondo The Age, questo imprevisto colpirà ulteriormente le casse della federtennis, costretta a risarcire l'hotel. Una spesa che si aggiungerà ai 40 milioni australiani già previsti per le misure di sicurezza. Come è noto, i giocatori dovranno sbarcare in Australia in una finestra temporale tra il 15 e il 17 gennaio. Alcuni hanno l'ansia di non riuscire a rispettare la tempistica: tra loro c'è Andy Murray, che per questa ragione ha rinunciato al torneo di Delray Beach. Sembra che i piani siano in continua evoluzione, il che alimenta l'incertezza dei protagonisti.

Annusato il clima, il direttore del torneo Craig Tiley è intervenuto via Twitter nelle scorse ore: “Ci sono alcuni inevitabili ritardi, e vorrei fornire un aggiornamento. C'è un puzzle logistico con molti pezzi, e gli ultimi sono in fase di finalizzazione proprio ora. Avremo a disposizione fino a 18 aerei, e ciascuno di loro avrà una capienza del 20% per garantire la maggior sicurezza possibile. Apprezziamo la vostra pazienza e siamo consapevoli che le tempistiche sono strette: stiamo facendo del nostro meglio per fornire il prima possibile i dettagli dei voli”. Chissà se questa telenovela proporrà altre puntate e/o colpi di scena...

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