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IL PERSONAGGIO

Katie Boulter dalle foto su Vogue al volontariato per anziani

Approfittando del lockdown, la splendida Katie Boulter ha fatto volontariato per AGE UK, ente benefico che aiuta gli anziani in difficoltà. Era salita al n.82 WTA, poi è stato bloccata da una frattura da stress alla colonna vertebrale. La Osaka l'ha definita “bravissima”, lei si sta allenando sulla terra battuta. “Per diventare più forte e resistente”.

Riccardo Bisti
13 giugno 2020

Un anno fa era tra le top-100 WTA, ma un lungo stop per infortunio l'ha fatta franare. La popolarità di Katie Boulter, tuttavia, è dovuta (anche) alla sua avvenenza. Le hanno dedicato più di un servizio fotografico. È finita addirittura su Vogue UK, mostrando qualità ben diverse rispetto alla capacità di mettere un rovescio all'incrocio delle righe. D'altra parte, se non avesse sfondato con il tennis “Avrei provato a fare la modella”. Oggi la britannica fa parlare di sé per altri motivi, ben più nobili. Mentre la stragrande maggioranza delle persone ha trascorso il lockdown sul divano, tra TV e telefonini, lei ha scelto di fare volontariato per Age UK, ente benefico che si occupa delle fasce più deboli, concentrandosi sugli anziani. L'obiettivo è sottrarli a povertà, abbandono e isolamento.

Una decina di giorni fa ha terminato il tirocinio ed è in attesa che le vengano assegnati tre anziani disagiati a cui fare compagnia. È probabile che scelgano grandi appassionati di tennis. “L'organizzazione assegna un massimo di tre persone per ciascun volontario – racconta – puoi andarli a trovare, sentirli al telefono e fare la spesa per loro. In pratica, rendi un po' più semplice la loro vita”. La Boulter (23 anni, numero 374 WTA) ha spiegato le ragioni che l'hanno spinta a questa scelta. In primis, voleva affrontare problemi più grandi rispetto a quelli che si trovano su un campo da tennis. E poi voleva compensare l'impossibilità di vedere l'adorato nonno, Brian Gartshore. Ingegnere e inventore (ha inventato i sistemi anti-taccheggio nei negozi di abbigliamento), è stata una delle figure più importanti della sua carriera. Oggi ha 84 anni e non sempre risponde al telefono. “Si confonde e non sempre schiaccia sul verde, ma quando lo fa abbiamo splendide conversazioni”.

"AGE UK  assegna un massimo di tre persone per ciascun volontario: puoi andarli a trovare, sentirli al telefono e fare la spesa per loro. In pratica, rendi un po' più semplice la loro vita” Katie Boulter

A spasso per Londra con Katie Boulter

La Boulter risiede a Londra e in questo periodo sta ospitando Laura Robson (in convalescenza dopo l'operazione all'anca) e il suo fidanzato, il modello James Yates. I nonni risiedono a oltre 150 km di distanza, nel Leicestershire. Grande tifosa del Leicester, nel 2016 scese in piazza per la Premier League vinta dai ragazzi di Claudio Ranieri. “Avendo una relazione speciale con mio nonno, poter aiutare persone anziane mi fa sentire meglio. Soprattutto in questo momento difficile”. Il tennis rimane prioritario nella vita della Boulter: figlia d'arte (mamma Sue ha rappresentato la Gran Bretagna nelle competizioni giovanili), di recente è stata accettata come membro presso l'All England Club. In virtù di questo, ha potuto allenarsi sull'erba sacra di Church Road. Per il resto, la sua sede di allenamento è il centro federale di Roehampton, in cui condivide il campo con Harriet Dart (n.3 britannica) sotto gli occhi di coach Jeremy Bates, miglior giocatore britannico per un decennio, a cavallo tra gli anni 80 e 90.

Il 2019 non è stato semplice per la Boulter: in febbraio aveva colto il best ranking, poi ha perso buona parte della stagione per una frattura da stress alla colonna vertebrale (emersa durante un match di Fed Cup). Il 2020, dunque, avrebbe dovuto rappresentare il riscatto. Stava giocando bene: l'8 marzo, alla vigilia dell'interruzione, ha battuto Anna Blinkova a Indian Wells, prima vittoria contro una top-100 dopo il rientro. “Ero in perfetta forma, è stato davvero un peccato – racconta la Boulter – ma gli eventi accadono e bisogna utilizzarli nel miglior modo possibile”. Per questo, ha scelto di allenarsi molto sulla terra battuta, superficie più o meno sconosciuta. “Ho sentito che era il momento di mettere alla prova il mio corpo e la mia schiena. Sulla terra, la palla torna sempre indietro. Devi restare in campo molto a lungo e diventare sempre più forte e resistente. Mi tornerà utile quando metterò piede sul cemento”.

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Nonostante sia ancora giovane, ha avuto parecchi infortuni. Il più fastidioso risale a qualche anno fa, quando ha dovuto combattere con una sindrome da stanchezza cronica. Non proprio l'ideale per una sportiva professionista. Ne è venuta a capo e nel 2018 ha vissuto la sua miglior stagione, battendo fior di giocatrici come Sam Stosur, Alison Riske e Maria Sakkari. Sempre quell'anno, Naomi Osaka l'aveva definita “molto forte” dopo averla battuta a Birmingham. Tutto fa pensare che possa salire più alto rispetto al numero 82 WTA, suo attuale limite. Pur concentrandosi sul tennis, ha scelto di ampliare i suoi orizzonti. Oltre al volontariato, ha scelto di utilizzare la sua popolarità per promuovere una serie di cause sociali. Per esempio, il movimento Black Lives Matter, più forte che mai dopo la brutale uccisione di George Floyd.

La Boulter è buona amica di Frances Tiafoe, uno dei migliori tennisti neri, molto attivo in questo senso. “Ci conosciamo sin dai tempi dei tornei giovanili – dice la Boulter – è una delle migliori persone del tour. Penso che quello che ha fatto sia straordinario. Quanto accaduto in America ci ha ricordato che ci sono problemi ben più gravi rispetto al tennis. È bello vedere che alcuni giocatori abbiano capito quali siano le priorità. Spero che si possa continuare a farlo, rendendo il mondo un posto migliore”. Ma il suo lavoro rimane il tennis: quando la WTA darà semaforo verde, lei ci sarà. “Sarò molto attenta alle misure di sicurezza, ma ho piena fiducia nelle istituzioni e sono sicura che prenderanno le giuste decisioni”. Senza dimenticare gli anziani a cui sta regalando un sorriso.

Specialista dei campi veloci, Katie Boulter sta provando a prendere confidenza con la terra battuta