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ATP UMAGO

Questo Sinner ha più batterie di Alcaraz

Luglio ha cambiato la dinamica della nascente rivalità tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz. Due scontri diretti, due vittorie dell'altoatesino. A Umago ha dominato alla distanza, intascando il suo primo titolo sul rosso. Ma quasi non esulta: è solo una tappa di passaggio.
Riccardo Bisti
1 agosto 2022

Due partite in poche settimane, entrambe vinte piuttosto nettamente: Jannik Sinner non poteva chiedere di meglio per approcciare l'ultima parte della stagione, che per lui scatterà tra pochi giorni con il Masters 1000 di Montreal. Aleggia nell'aria la sensazione che quella contro Carlos Alcaraz possa essere la rivalità del prossimo decennio, quindi ogni match contro lo spagnolo non può essere considerato banale. Nonostante tanta costanza, Sinner non si era mai spinto oltre i quarti di finale nel suo 2022, dunque il successo al torneo ATP di Umago ha un valore particolare. “Anche perché è il primo che mi aggiudico da quando lavoro con il nuovo team” ha detto nella conferenza stampa post-match, in cui ha informato che si prenderà giusto mezza giornata di relax, ma poi sarà già tempo di allenarsi con Simone Vagnozzi, ovviamente sul cemento, per iniziare a preparare la Rogers Cup. Di lui sorprende la piena dedizione alla causa e il feroce desiderio di raggiungere l'obiettivo: in dodici minuti di conferenza stampa non ha praticamente mai sorriso, perché sa che Umago è una semplice tappa di passaggio.

Intanto aggiorna le statistiche: per lui è il sesto titolo in carriera, il primo sulla terra battuta, e tiene vive le sue speranze di artigliare un posto alle ATP Finals. Non sarà facile perchè è ancora lontanuccio (735 punti) dalla settima posizione, ma i prossimi tre tornei mettono in palio una montagna di punti. E le cose possono cambiare. Sinner si è imposto col punteggio di 6-7 6-1 6-1 in un match che ha avuto il suo momento chiave nel secondo game del secondo set: in svantaggio 7-6 1-0, ha annullato ben sei palle break (alla fine Alcaraz raccoglierà un desolante zero su nove). “In effetti quel game mi ha aiutato mentalmente, specie dopo aver perso il primo set. Sapevo che era il mio ultimo game di servizio con le palle usate, quindi ho tenuto botta e ce l'ho fatta. Da quel momento ho trovato il bilanciamento su come rispondere, inoltre la temperatura è calata e la palla saltava meno sul suo servizio. Ho cambiato un po' il ritmo, ce l'ho fatta e ne sono contento”.

Musetti rappresenta alla perfezione quello che piace allo sportivo italiano, nonché all'appassionato medio. Oltre a tantissima concretezza e duro lavoro, in lui c'è tanta estetica. La sua gestualità è elegante, morbida, pulita.
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Le fasi salienti della finale del torneo ATP di Umago

È sicuramente sincero nel verbalizzare lo stato d'animo, ma è altrettanto bravo a nasconderlo col linguaggio del corpo. Bisogna essere sinceri: dopo aver speso molto nel primo set, Alcaraz ha avuto un calo piuttosto evidente, soprattutto in termini d'energia. Questo non sminuisce la bravura di Sinner, ma il punteggio – soprattutto nel terzo set – evidenzia le difficoltà dello spagnolo, che davvero sembra avere un problema con gli italiani. Prima Musetti ad Amburgo, poi Sinner a Umago, senza contare la sconfitta contro Matteo Berrettini in Australia. E per poco non perdeva contro Giulio Zeppieri in semifinale... Al suo bilancio negativo col tricolore, si aggiunge quello immacolato di Sinner contro gli spagnoli: 8-0 nel 2022. Curiosità statistiche e nulla più. È più importante riflettere sulla mentalità di Sinner.

“Per arrivare ai livelli che vogliamo la strada è ancora lunga, negli ultimi mesi abbiamo lavorato molto” ha sentenziato. Nella parte in inglese ha detto di aver cambiato il movimento al servizio, pur sottolineando che non si riduce tutto a un colpo. “Dedico questo successo alle persone che mi stanno vicino tutti i giorni. E che mi vogliono bene: il giocatore non è da solo quando vince un torneo”. Così, tranquillo, come se un titolo ATP (il 79esimo per l'Italia) non gli faccia troppo effetto. Di certo si sta creando un'interessante sfida a distanza con Berrettini per diventare il primo a raggiungere la doppia cifra e superare i dieci titoli di Adriano Panatta, ad oggi il più titolato (Fabio Fognini si è fermato a nove). C'è da credere che per farlo dovrà battere spesso Carlos Alcaraz. Lo sa e se lo augura: “Contro di lui non è mai semplice, perché trova sempre una soluzione e ha un ottimo atteggiamento. Oggi ho fatto buone cose, ma il mio obiettivo è essere costante in tutti tornei. Per questo voglio prepararmi per Montreal”.

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Sinner si è portato al 13esimo posto nella Race stagionale, distante 735 punti dalla settima piazza di Andrey Rublev

La conferenza stampa di Jannk Sinner dopo l successo a Umago

La strada è lunga, ma per lui c'è la politica dei piccoli passi: quando gli hanno chiesto della programmazione sul medio termine, ha detto di non averne ancora parlato con il suo team. Di certo giocherà Montreal, Cincinnati, Us Open, Davis Cup Finals e poi si vedrà, anche per i due tornei italiani in programma a ottobre. E si vedrà anche per Umago, torneo molto vicino al suo manager Lawrence Frankopan (per qualche anno ne è stato anche direttore). Per recarsi in Croazia ha rinunciato a difendere il titolo a Washington, pur essendo un torneo con meno punti in palio. “Tornare l'anno prossimo? Vedremo. Di certo è il mio primo titolo sulla terra, le condizioni mi piacciono ma l'unico problema è la collocazione in calendario. Se vuoi prepararti bene per il Canada, questo torneo è un po' troppo vicino. Ma dopo averlo vinto sarà normale pensare di tornare...”. Frasi incentrate sul pragmatismo, di chi sa che ci sono ancora tante piccole tappe per arrivare a certi traguardi. Ciò che colpisce – e qui ci ripetiamo – è la portata di questi traguardi e la dedizione che Jannik ci sta mettendo.

Osservandolo, a volte, tornano in mente le parole di Alexander Bublik dopo averci perso lo scorso anno a Miami: “Ma davvero sei un essere umano?”. In effetti possiede tratti quasi paranormali, a partire da una maturità e da una lucidità impressionanti per un ragazzo che compirà 21 anni tra qualche settimana. Per fortuna è un essere umano anche lui. Niente follie per festeggiare il successo in Croazia, ma una sessione di moto d'acqua al lunedì mattino, ideale per staccare un po' la mente, rilassarsi e accumulare energie per la trasferta americana, in cui sarà uno dei protagonisti più attesi, vista anche la probabile assenza di Novak Djokovic. E c'è un altro dettaglio di grande valore: finalmente ha vinto la sua prima partita contro un top-5 ATP. Non crediamo che non ci dormisse la notte, ma dopo 13 sconfitte consecutive si poteva pensare che non fosse un caso. Jannik si augura che sia la prima di una lunga serie, miglior viatico per essere lui ad entrarci, tra i primi cinque. Ma non vuole fermarsi lì. Lui vuole di più.

ATP UMAGO – Finale
Jannik Sinner (ITA) b. Carlos Alcaraz (SPA) 6-7(5) 6-1 6-1

VITTORIE ITALIANE NEL CIRCUITO ATP
1971 – Senigallia (terra) – Adriano Panatta b. Martin Mulligan (Ita) 6-3 7-5 6-1
1973 – Bournemouth (terra) – Adriano Panatta b. Ilie Nastase (Rom) 6-8 7-5 6-3 8-6
1974 – Firenze (terra) – Adriano Panatta b. Paolo Bertolucci (Ita) 6-3 6-1
1975 – Firenze (terra) – Paolo Bertolucci b. Georges Goven (Fra) 6-3 6-2
1975 – Kitzbuhel (terra) – Adriano Panatta b. Jan Kodes (Cec) 2-6 6-2 7-5 6-4
1975 – Stoccolma (indoor) – Adriano Panatta b. Jimmy Connors (Usa) 6-4 6-3
1976 – Barcellona (terra) – Paolo Bertolucci b. Jun Kuki (Sve) 6-1 3-6 6-1 7-6
1976 – Firenze (terra) – Paolo Bertolucci b. Patrick Proisy (Fra) 6-7 2-6 6-3 6-2 10-8
1976 – Nizza (terra) – Corrado Barazzutti b. Jan Kodes (Cec) 6-2 2-6 5-7 7-6 8-6
1976 – Roma (terra) – Adriano Panatta b. Guillermo Vilas (Arg) 2-6 7-6 6-2 7-6
1976 – ROLAND GARROS (terra) - Adriano Panatta b. Harold Solomon (Usa) 6-1 6-4 4-6 7-6
1976 – Bastad (terra) – Tonino Zugarelli b. Corrado Barazzutti (Ita) 4-6 7-5 6-2
1977 – Firenze (terra) – Paolo Bertolucci b. John Feaver (Gbr) 6-4 6-1 7-5
1977 – Charlotte (cemento) – Corrado Barazzutti b. Eddie Dibbs 7-6 6-0
1977 – Amburgo (terra) – Paolo Bertolucci b. Manuel Orantes (Spa) 6-3 4-6 6-2 6-3
1977 – Berlino (terra) – Paolo Bertolucci b. Jiri Hrebec (Cec) 6-4 5-7 4-6 6-2 6-4
1977 – Bastad (terra) – Corrado Barazzutti b. Balazs Taroczy (Ung) 7-6 6-7 6-2
1977 – Houston (cemento) – Adriano Panatta b. Vitas Gerulaitis (Usa) 7-6 6-7 6-1
1977 – Parigi (indoor) – Corrado Barazzutti b. Brian Gottfried (Usa) 7-6 7-6 6-7 3-6 6-4
1978 – Tokyo (cemento) – Adriano Panatta b. Pat Dupre (Usa) 6-3 6-3
1980 – Cairo (terra) – Corrado Barazzutti b. Paolo Bertolucci (Ita) 6-4 6-0
1980 – Firenze (terra) – Adriano Panatta b. Raul Ramirez (Mex) 6-2 2-6 6-4
1981 – Linz (terra) – Gianni Ocleppo b. Mark Edmonson (Aus) 7-5 6-1
1984 – Firenze (terra) – Francesco Cancellotti b. Jimmy Brown (Usa) 6-3 6-3
1984 – Palermo (terra) – Francesco Cancellotti b. Miloslav Mecir (Cec) 6-0 6-3
1985 – Bari (terra) – Claudio Panatta b. Lawson Duncan (Usa) 6-2 1-6 7-6
1986 – Bordeaux (terra) – Paolo Canè b. Kent Carlsson (Sve) 6-4 1-6 7-5
1986 – Saint Vincent (terra) – Simone Colombo b. Paul McNamee (Aus) 2-6 6-3 7-6
1987 – Bari (terra) – Claudio Pistolesi b. Francesco Cancellotti (Ita) 6-7 7-5 6-3
1988 – Firenze (terra) – Massimiliano Narducci b. Claudio Panatta (Ita) 3-6 6-1 6-4
1989 – Bastad (terra) – Paolo Canè b. Bruno Oresar (Yug) 7-6 7-6
1991 – Rotterdam (indoor) – Omar Camporese b. Ivan Lendl (Cec) 3-6 7-6 7-6
1991 – Bologna (terra) – Paolo Canè b. Jan Gunnarsson (Sve) 5-7 6-3 7-5
1991 – Brisbane (cemento) – Gianluca Pozzi b. Aaron Krickstein (Usa) 6-3 7-6
1992 – Milano (indoor) – Omar Camporese b. Goran Ivanisevic (Cro) 3-6 6-3 6-4
1992 – Scottsdale (cemento) – Stefano Pescosolido b. Brad Gilbert (Usa) 6-0 1-6 6-4
1993 – Tel Aviv (cemento) – Stefano Pescosolido b. Amos Mansdorf (Isr) 7-6 7-5
1994 – San Josè (indoor) – Renzo Furlan b. Michael Chang (Usa) 3-6 6-3 7-5
1994 – Casablanca (terra) – Renzo Furlan b. Karim Alami (Mar) 6-4 6-2
1998 – Casablanca (terra) – Andrea Gaudenzi b. Alex Calatrava (Spa) 6-4 5-7 6-4
2001 – Saint Polten (terra) – Andrea Gaudenzi b. Markus Hipfl (Aut) 6-0 7-5
2001 – Bastad (terra) – Andrea Gaudenzi b. Bohdan Ulihrach (Cec) 7-5 6-3
2002 – Milano (indoor) – Davide Sanguinetti b. Roger Federer (Sui) 7-6 4-6 6-1
2002 – Delray Beach (cemento) – Davide Sanguinetti b. Andy Roddick (Usa) 6-4 4-6 6-4
2004 – Saint Polten (terra) – Filippo Volandri b. Xavier Malisse (Bel) 6-1 6-4
2006 – Casablanca (terra) – Daniele Bracciali b. Nicolas Massu (Cil) 6-1 6-4
2006 – Palermo (terra) – Filippo Volandri b. Nicolas Lapentti (Ecu) 5-7 6-1 6-3
2011 – Eastbourne (erba) – Andreas Seppi b. Janko Tipsarevic (Ser) 7-6 3-6 5-3 (rit.)
2012 – Belgrado (terra) – Andreas Seppi b. Benoit Paire (Fra) 6-3 6-2
2012 – Mosca (indoor) – Andreas Seppi b. Thomaz Bellucci (Bra) 3-6 7-6 6-3
2013 – Stoccarda (terra) – Fabio Fognini b. Philipp Kohlschreiber (Ger) 5-7 6-4 6-4
2014 – Amburgo (terra) – Fabio Fognini b. Federico Delbonis (Arg) 4-6 7-6 6-2
2014 – Vina del Mar (terra) – Fabio Fognini b. Leonardo Mayer (Arg) 6-2 6-4
2016 – Kitzbuhel (terra) – Paolo Lorenzi b. Nikoloz Basilashvili (Geo) 6-3 6-4
2016 – Umago (terra) – Fabio Fognini b. Andrej Martin (Svk) 6-4 6-1
2017 – Gstaad (terra) – Fabio Fognini b. Yannick Hanfmann (Ger) 6-4 7-5
2018 – San Paolo (terra) – Fabio Fognini b. Nicolas Jarry (Cil) 1-6 6-1 6-4
2018 – Budapest (terra) – Marco Cecchinato b. John Millman (Aus) 7-5 6-4
2018 – Bastad (terra) – Fabio Fognini b. Richard Gasquet (Fra) 6-3 3-6 6-1
2018 – Umago (terra) – Marco Cecchinato b. Guido Pella (Arg) 6-2 7-6
2018 – Gstaad (terra) – Matteo Berrettini b. Roberto Bautista Agut (Spa) 7-6 6-4
2018 – Los Cabos (cemento) – Fabio Fognini b. Juan Martin Del Potro (Arg) 6-4 6-2
2019 – Buenos Aires (terra) – Marco Cecchinato b. Diego Schwartzman (Arg) 6-1 6-2
2019 – Monte Carlo (terra) – Fabio Fognini b. Dusan Lajovic (Srb) 6-3 6-4
2019 – Budapest (terra) – Matteo Berrettini b. Filip Krajinovic (Srb) 4-6 6-3 6-1
2019 – Stoccarda (erba) – Matteo Berrettini b. Felix Auger Aliassime (Can) 6-4 7-6
2019 – Antalya (erba) – Lorenzo Sonego b. Miomir Kecmanovic (Srb) 6-7 7-6 6-1
2020 – Sofia (indoor) – Jannik Sinner b. Vasek Pospisil (Can) 6-4 3-6 7-6
2021 - Melbourne (cemento) - Jannik Sinner b. Stefano Travaglia (Ita) 7-6 6-4
2021 – Cagliari (terra) – Lorenzo Sonego b. Laslo Djere (Srb) 2-6 7-6 6-4
2021 – Belgrado (terra) – Matteo Berrettini b. Aslan Karatsev (Rus) 6-1 3-6 7-6
2021 – Queen's (erba) – Matteo Berrettini b. Cameron Norrie (Gbr) 6-4 6-7 6-3
2021 – Washington (cemento) – Jannik Sinner b. Mackenzie McDonald (Usa) 7-5 4-6 7-5
2021 – Sofia (indoor) – Jannik Sinner b. Gael Monfils (Fra) 6-3 6-4
2021 - Anversa (indoor) - Jannik Sinner b. Diego Schwartzman (Arg) 6-2 6-2
2022 - Stoccarda (erba) - Matteo Berrettini b. Andy Murray (Gbr) 6-4 5-7 6-3
2022 – Queen's (erba) – Matteo Berrettini b. Filip Krajinovic (SRB) 7-5 6-4
2022 - Amburgo (terra) - Lorenzo Musetti b. Carlos Alcaraz (SPA) 6-4 6-7 6-4
2022 - Umago (terra) - Jannik Sinner b. Carlos Alcaraz (SPA) 6-7 6-1 6-1