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IL CASO

"Non mi fanno viaggiare perché sono russa"

Vitalia Diatchenko non si è potuta recare a un torneo in Corsica perchè la compagnia di bandiera polacca le ha impedito di imbarcarsi. Lo sfogo della russa è diventato virale: in tutta risposta, la federtennis ucraina ha tirato fuori sui vecchi tweet di sostegno alla politica di Vladimir Putin.

Riccardo Bisti
26 aprile 2023

Pochi conoscono l'acronimo PFLWMD. Significa Post-Freeze Late Withdrawal Main Draw, in due parole un forfait avvenuto fuori tempo massimo da un torneo ITF, che può causare una sanzione. Chissà se l'ITF multerà Vitalia Diatchenko per esserci cancellata dal torneo di Calvi, cittadina nel nord della Corsica che in questi giorni sta ospitando un evento da 40.000 dollari. La russa è stata protagonista di una vicenda surreale, rapidamente diventata virale nonché oggetto dell'ennesima diatriba tra russi e ucraini. 32 anni di età, ex n.71 WTA, oggi la russa si trova in 250esima posizione e la scorsa settimana era impegnata in uno dei tanti tornei a Sharm El Sheikh, in Egitto. Sconfitta al secondo turno, aveva in programma di recarsi a Calvi. Per farlo, aveva pianificato un volo piuttosto complicato: Cairo-Varsavia-Nizza, poi un ulteriore spostamento in Corsica. Con una story pubblicata su Instagram, ha raccontato di essere stata impossibilitata al viaggio perché LOT Polish Airlines (la compagnia di bandiera polacca) le ha impedito di imbarcarsi su un loro aereo. Motivo: il passaporto russo.

“Avevo le lettere di sostegno di WTA e ITF, ma sembra che nel tennis attuale questo non faccia alcuna differenza – ha scritto la Diatchenko – inoltre ho ricevuto una lettera di sostegno di mio padre, che è nato in Ucraina e lavora per le Nazioni Unite: in questa lettera dichiara che sono sua figlia (la policy della compagnia area permette di volare ai parenti di chi possiede un passaporto diplomatico), ma improvvisamente tutte le compagnie rifiutano questi documenti in virtù del tuo luogo di nascita”. La Diatchenko si è poi lamentata di quello che ha dovuto vivere: 18 ore di attesa, dovendo dormire su una panchina, senza cibo e con il divieto di lasciare l'aeroporto. Il passaporto russo sta creando parecchi problemi alla giocatrice, che ha proseguito nel suo sfogo: “Per viaggiare in Europa come cittadina russa ho ricevuto un visto di soli 14 giorni (di solito, come atleta, lo ottengo per 2-3 anni). Inoltre devo passare dalla Spagna, perché è l'unico Paese che rilascia questo tipo di visto. Dunque devo passare dalla Spagna, perché non posso valicare gli altri confini a meno che non attraversi la Spagna, ma questo avrebbe significato prendere quattro voli anziché due!”.

«Spero di essere libera da politica, razzismo e nazismo. Solo pace e cielo sereno, per favore» 
Vitalia Diatchenko

Il più recente post Instagram di Vitalia Diatchenko è stato sommerso da un profluvio di commenti polemici

Ha poi aggiunto di essere stata trattata come un cittadino di terza classe, di aver speso 2.000 euro e di essere stata costretta a cancellarsi dal torneo. “Come atleta professionista che gioca senza bandiera e non rappresenta nessun Paese, che vuole fare la sua vita e vivere la carriera che ha sognato per tutta la vita, è corretto fare questo ad atleti che non hanno nulla a che fare con questa sfortunata situazione?”. La sfortunata situazione è l'invasione della Russia all'Ucraina, con una guerra che va avanti da 14 mesi. Questa definizione ha scatenato la rabbia di diversi internauti, che hanno riempito di commenti alcuni suoi post Instagram. Ha poi concluso con questa affermazione: “Spero di essere libera da politica, razzismo e nazismo. Solo pace e cielo sereno, per favore”. La vicenda è reale, confermata da LOT Polish Airlines in una dichiarazione inviata all'agenzia Reuters. Per giustificare la scelta, hanno menzionato le restrizioni stabilite dal Ministro dell'Intero polacco durante la pandemia, aggiornate dopo l'invasione russa dell'Ucraina.

“Le disposizioni del regolamento prevedono restrizioni a determinati valichi di frontiera, compresi quelli aeroportuali, in relazione ai cittadini russi che viaggiano al di fuori dell'Area di Schengen”. L'Unione Europa ha vietato tutti i voli dalla Russia e ha limitato l'accettazione dei visti per l'Area di Schengen. A questo si aggiunge il fatto che la Polonia sia uno dei Paesi più ostili a Mosca: ha chiuso i confini ai turisti russi, al pari dei Paesi baltici (a breve si aggiungerà anche la Finlandia). A parte il caso specifico, la disavventura della Diatchenko è fa capire quanto sia delicata la situazione e spiega le forti reazioni dei cittadini delle nazioni interessate, compresi i protagonisti del mondo del tennis. “Tutto questo favorisce il processo di pace?” ha scritto ironicamente la Diatchenko, che ha ottenuto immediata solidarietà della connazionale Elena Vesnina. “I tennisti pagano i voli di tasca propria. Solitamente WTA e ITF rilasciano inviti speciali a chi gioca i loro tornei, ma in questo caso non potevano fare niente – ha detto – però vanno contattati, in modo che sappiano con chi non vale la pena fare affari. In molti potrebbero trovarsi in una situazione del genere, minorenni compresi: non è accettabile”.

Vitalia Diatchenko ha affrontato per 26 volte una giocatrice ucraina, ma dopo lo scoppio della guerra non le è ancora capitato

La federtennis ucraina espone al pubblico ludibrio alcuni tweet pro-Putin della Diatchenko, oltre alla sua appartenenza al CSKA

Più fatalista il commento di Evgeny Kafelnikov (concittadino della Diatchenko), che ha replicato a chi invocava una protesta formale della federtennis russa. “Le regole sono stabilite dalla compagnia aerea. La nostra federazione non può certo influenzare i politici polacchi. L'unico a poter inviare una protesta formale è il Ministero degli Esteri russo”. Lo sfogo della giocatrice è rapidamente diventato virale, arrivando fino in Ucraina. La reazione non ha tardato ad arrivare: l'account Twitter della federtennis ucraina ha pubblicato un velenoso post. “Nel 2014 la guerra della Russa contro l'Ucraina è iniziata con uno schiacciante sostegno pubblico all'annessione illegale della Crimea. Molti atleti hanno elogiato Putin per lo storico risultato della Russia. Conosciamo parecchi nomi. Tra loro c'era Vitalia Diatchenko, una tennista”. Come se non bastasse, hanno pubblicato un paio di screenshot, accuratamente tradotti in inglese. Nel primo ci sono alcuni tweet della Diatchenko, risalenti al 2014, in cui applaudiva le manovre del governo russo.

Il secondo è un articolo del 2019, in cui il Ministero della Difesa russo si congratula con lei per aver vinto un torneo a Taiwan, definendola “tennista dell'esercito”, il che significa essere membro del CSKA. Come era prevedibile, ci sono state reazioni di vario tipo. C'è chi si è scagliato contro la Diatchenko, proponendo una squalifica da ogni torneo. Altri hanno ironizzato sulle sue lamentele in merito all'assenza di cibo in aeroporto, paragonandole alle atroci sofferenze del popolo e delle donne ucraine. Qualcun altro c'è andato cauto, ricordando come il profilo della federtennis ucraina sia maestro nel crocifiggere le persone (adolescenti compresi) per un solo like scovato su Instagram. Qualcun altro ha poi aggiunto che c'è una fetta di cittadini russi che nel 2014 approvava l'annessione della Crimea, ma era contraria ad azioni militari come quella sviluppatasi nel 2022. La triste verità è che queste brutture si accompagnano agli orrori della guerra, e che il rapporto tra russi e ucraini sembra irrimediabilmente compromesso, anche quando (si spera presto) saranno terminate le ostilità. Più passa il tempo, più questa guerra lascerà una traccia profonda nell'anima delle persone. Qualcosa che va ben oltre un imbarco rifiutato o un torneo ITF in Corsica.