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Miracolo: il W&S Open rimane a Cincinnati!

Lo spostamento a Charlotte sembrava scontato, invece lo storico torneo di Cincinnati (nato nel 1899) annuncia un rinnovo di 25 anni, celebrato da Djokovic e Gauff. I nuovi proprietari premiano l'entusiasmo della comunità locale, mentre il North Carolina aveva un po' nicchiato. Da lassù, qualcuno starà esultando...

Riccardo Bisti
11 ottobre 2023

Ben Navarro non ha fatto in tempo a conoscere Paul Flory, ma di sicuro gli avranno parlato di lui. E siamo certi che, da lassù, lo storico demiurgo del torneo di Cincinnati avrà sorriso nell'apprendere che la sua creatura, a cui aveva dedicato una vita, resterà nella sede attuale senza piegarsi alle logiche del business sfrenato. Con un video accompagnato dalle parole di Novak Djokovic e Coco Gauff, il Western & Southern Open ha annunciato che resterà al Lindner Family Tennis Center per almeno altri 25 anni. Così ha deciso Beemok Sports & Entertainment, la società facente campo al miliardario e filantropo Ben Navarro (padre di Emma, n.47 WTA). Non solo affarista, ma anche benefattore, proprio come lo è stato Flory per il più importante torneo di avvicinamento allo Us Open. La scelta di restare a Cincinnati è una carezza alla storia, perchè si tratta del torneo che si gioca da più tempo nella stessa città. Inaugurato nel 1899, l'anno prossimo festeggerà 125 anni. Se è arrivato a essere così importante lo deve alla passione di Flory, scomparso nel 2013 a 90 anni di età, sconfitto dall'Alzheimer. Fu lui ad acquistarlo nel 1975 e il primo a rendersi conto che bisognava restare al passo coi tempi.

Così come la USTA spostò lo Us Open a Flushing Meadows nel 1978, l'anno dopo portò il suo torneo nella città di Mason (23 miglia a nord-ovest di Cincinnati) e ha contribuito a renderlo quello che è diventato. Ne è stato direttore fino al 1997, rinunciando a qualsiasi stipendio, salvo poi lasciare l'incarico al figlio Bruce. La famiglia ha gestito l'evento fino a quattordici anni fa, in tempo per effettuare l'ultimo grande upgrade prima di quello che sarà effettuato un simbiosi tra Beemok e le istituzioni locali in vista del 2025, quando ci sarà l'attesa espansione, con la certezza di restare in Ohio fino al 2050. Una decisione a sorpresa, poiché tutto faceva pensare a un trasloco a Charlotte, laddove era stata progettata una maxi-struttura con 40 campi, 4 stadi e un centrale da 14.000 posti. Sarebbe sorta in un'area denominata River District, nei pressi dell'aeroporto, laddove stanno costruendo palazzi, uffici, negozi e residenze. Un progetto ambizioso, dal costo stimato in 400 milioni di dollari. E invece si resterà a Cincinnati, laddove c'è una struttura antica ma maestosa. Breve riassunto: Beemok ha acquistato il torneo dalla USTA nell'ottobre 2022 e a maggio ha lanciato una sorta di gara a distanza tra Cincinnati e Charlotte.

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«Per un lungo periodo mi sono sentito solo, ero l'unico a dire che avevamo una possibilità. È bello poter dire che avevo ragione» 
Dave Young, Contea di Warren

Il North Carolina sembrava favorito, per almeno due ragioni. Intanto gli uffici Beemok si trovano a Charleston, in South Carolina, decisamente più vicini a Charlotte. E poi il River District si sarebbe prestato a ulteriori attività commerciali, che sul medio-lungo periodo avrebbero permesso di ammortizzare un investimento di 400 milioni. Oltre alla storia, a Cincinnati non avevano granché. L'impianto si trova in una sede piuttosto isolata, senza grosse possibilità di speculazione, poiché tutti gli edifici sono di proprietà privata. Ma Cincy aveva un asso nella manica: la tenacia di Dave Young, commissario della Contea di Warren. “La trattativa è durata nove mesi e non è stata facile – ha detto – per un lungo periodo mi sono sentito solo, ero l'unico a dire che avevamo una possibilità. È bello poter dire che avevo ragione”. Nel filmato, Djokovic dice che saranno investiti 200 milioni di dollari per gli interventi strutturali. In realtà – secondo quanto informa il Cincinnati Enquirer – la spesa sarà di 260 milioni. La chiave è proprio questa: lo sforzo di Young ha fatto sì che le istituzioni locali si stringessero attorno al torneo, pareggiando l'offerta di Charlotte. Il 4 luglio, lo Stato dell'Ohio, la Contea di Warren e la Città di Mason avevano raccolto 48 milioni, un terzo della spesa complessiva prevista per la ristrutturazione dell'impianto (150 milioni). A Charlotte ne avevano chiesti 130 per un investimento totale di 400, ma le istituzioni erano arrivate faticosamente a 115.

C'è da credere che l'ultimo rilancio abbia convinto Beemok: l'Ohio ha stanziato 50 milioni, la Contea di Warren altrettanti, la Città di Mason ulteriori 30. 130 milioni di denaro pubblico, a cui si aggiunge la stessa cifra messa a disposizione da Beemok. Con questo denaro, il Lindner Family Tennis Center sarà tirato a lucido, migliorando una struttura che già oggi ospita 17 campi (tra cui quattro stadi), un maxi parcheggio e una palazzina di 4.800 metri quadri che è il cuore pulsante del torneo. Enorme delusione a Charlotte, laddove erano già comparsi rendering e immagini del progetto. “Siamo onorati di aver potuto lavorare a questo progetto, ma i soldi dei contribuenti non saranno perduti” fanno sapere dalla Contea di Mecklenburg. Il più deluso è Malcolm Graham, consigliere della città di Charlotte, appassionato tennista. È stato lui ad apprendere della scelta, direttamente da Navarro, poco prima dell'annuncio. “Continueremo il nostro sviluppo nel River District, ma il torneo l'avrebbe velocizzato. Credo che sia stata una scelta aziendale: per Beemok è più economico lavorare su una struttura esistente che crearne una nuova”. Pare che il costante lievitare dei costi per il progetto Charlotte non sia andato giù a Navarro, che però è stato molto accomodante nelle dichiarazioni pubbliche.

Ben Navarro ha scelto di mantenere il torneo a Cincinnati. Paul Flory sarà fiero di lui

La delusione di Charlotte e del North Carolina per l'occasione perduta

“Charlotte è stato un partner incredibile: è stata una scelta molto difficile e apprezziamo il tempo, le energie e le risorse che hanno messo a disposizione – ha detto – abbiamo un forte legame con la zona e cercheremo di investire ugualmente nella comunità”. Giusto poche ore prima dell'annuncio vi avevamo informato dello stanziamento dei legislatori del North Carolina: 20 milioni di dollari che avevano portato le risorse pubbliche a 115 milioni, cifra inferiore rispetto a quella chiesta da Beemok. La sensazione è che sia stata una pigrizia decisiva, specie se relazionata alla prontezza e all'entusiasmo dell'Ohio. “Il torneo del 2023 ha superato le nostre aspettative – ha detto Bob Moran, responsabile di Beemok Sports & Entertainment – Charlotte è stata aggressiva, ma in Ohio si sono fatti avanti, hanno dato le dovute garanzie e ci hanno convinto ad andare oltre il limite. La storia è un fattore importante, ma come organizzatori dovevamo toccare con mano la realtà. Abbiamo trovato un affetto travolgente, la comunità locale ci ha dato un caloroso benvenuto”. Non solo istituzioni, ma anche sponsor privati: alcune aziende locali hanno creato una sinergia che porterà il contributo annuo a circa 10 milioni di dollari. Decisivo il passo indietro di Western & Southern, che rinuncerà ai diritti sul nome del torneo per permettere un gettito complessivo maggiore, pur restando al fianco dell'evento. Gli obiettivi sono chiari: intanto, nel 2024, battere il record di pubblico risalente al 2015 (199.217 spettatori).

L'ultima edizione sarà pure piaciuta a Beemok, ma ha registrato 194.340 spettatori, un po' meno dei 200.000 menzionati da Djokovic nel filmato. Ma le cose cambieranno con l'ampliamento a dodici giorni, che dovrebbe portare il torneo a vette nuove e inesplorate. Il tutto per la gioia – da lassù – di Paul Flory, che a questo torneo ha dedicato la sua esistenza. E pensare che Cincy era rimasta senza la tappa femminile tra il 1988 e il 2004. Con una mossa apparentemente banale, nel 2005 acquistatono la licenza del piccolo torneo di Bol. Dopo qualche anno di assestamento, l'evento ha assunto l'aspetto attuale fino a diventare attraente per la USTA, che nel 2009 lo aveva acquistato per appena 12 milioni e reso ancora più grande. Il resto è storia recente: se la federtennis ha realizzato una plusvalenza da urlo, vendendolo a 300 milioni a Beemok, adesso inizierà un capitolo tutto nuovo. Sarebbe stata una grande gioia per i gestori della sede di Mason di Applebee's, la catena di fastfood che durante il torneo era diventata un punto di riferimento per quasi tutti i giocatori. Era l'unico ristorante della zona a tenere la cucina aperta fino all'1 di notte, diventando una sorta di players lounge aggiunta. Talmente legata al torneo che i gestori – soltanto nei giorni del torneo – fanno arrivare acqua Perrier. Purtroppo per loro, la sede ha chiuso qualche anno fa. Ma siamo convinti che Ben Navarro interverrà anche su questo. Applausi.