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WIMBLEDON

La doppia faccia di Wimbledon

Ci sono due modi per accedere a Wimbledon se si è rimasti senza biglietto: la mitica "queue" e i debenture ticket. La prima costa pochissimo ma richiede coraggio e pazienza, i secondi... un portafoglio decisamente gonfio.

Riccardo Bisti
3 luglio 2023

Le memorie dell'anno scorso dovrebbero essere spazzate via. La finale maschile di Wimbledon 2022 non ha fatto registrare il sold-out, con alcune centinaia di biglietti invenduti. Hanno attribuito il fatto a un mix tra problemi tecnici e ansia da post-pandemia, ma l'edizione al via in queste ore sembra pronta a restituire uno spettacolare bagno di folla. Come sempre, uno degli aspetti più tradizionali – quasi iconici – è la queue, la coda aperta a tutti, che permette di accedere alla biglietteria che mette in vendita alcuni tagliandi per il giorno stesso. Gli organizzatori hanno detto che – per molti appassionati – l'esperienza in coda equivale al tennis dal vivo. A Londra sono organizzatissimi, al punto che l'All England Club ha addirittura una direttrice per le operazioni (Michelle Dite), che gestisce un piccolo esercito di 300 stewards. “Si incontrano persone provenienti da ogni parte del mondo, c'è una grande atmosfera e credo che molti siano innamorati di questa esperienza” ha detto la Dite. L'accesso all'area è permesso nel pomeriggio precedente: quest'anno hanno iniziato ad accettare persone dalle 14 di domenica 2 luglio, poi esiste un vero e proprio rituale.

Chi si accampa fuori dai cancelli viene svegliato alle 6 del mattino, con l'invito a sgombrare l'area e formare una coda la più ordinata possibile. Gli steward iniziano a distribuire i braccialetti alle 7.30 del mattino, e c'è un dettaglio importante: il numero di braccialetti corrisponde al numero di biglietti disponibili. Chi entra in coda, dunque, ha la certezza di acquistare il suo biglietto. La vendita inizia alle 9.45 e alle 10 si aprono i sacri cancelli del club. Ogni giorno vengono messi in vendita alcune migliaia di tagliandi, così suddivisi: 500 per il Campo Centrale, altrettanti per il Campo 1 e il Campo 2, mentre il biglietto ground ha una disponibilità varia. Quest'ultimo consente l'accesso a tutti i campi secondari, al presso di 27 sterline. Il prezzo dei tagliandi per il Centre Court oscilla tra i 70 e i 240 pounds, ovviamente in base alla giornata: più si va avanti, più i prezzi lievitano. Va detto che questo tipo di operazione viene effettuata soltanto fino al mercoledì della seconda settimana, mentre dalle semifinali in poi è tutto esaurito in prevendita. Si tratta comunque di prezzi accessibili se proporzionati al prestigio e alla mistica del luogo.

La queue è ormai parte integrante della tradizione di Wimbledon

Le origini della queue risalgono a quasi un secolo fa. Per anni si è sviluppata spontaneamente fuori dai cancelli dell'All England Club, poi l'hanno spostata negli ampi spazi di Wimbledon Park.
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Ogni persona in cosa ha diritto ad acquistare un solo biglietto, e gli stessi non sono rivendibili. “Se arrivi in coda entro le 9 del mattino dovresti avere buone possibilità di entrare, anche se ovviamente non possiamo garantire la disponibilità” dice il sito di Wimbledon, consigliando di arrivare “molto presto” nel giorno in cui si desidera entrare. Come detto, l'area di Wimbledon Park è attrezzatissima: ci sono servizi igienici, punti ristoro ed erogatori d'acqua. Ma chi arriva e trova la coda già piena? Deve rinunciare al sogno? No, c'è un'estrema possibilità: nella seconda parte della giornata, infatti, chi abbandona l'impianto può lasciare il suo biglietto, che dunque torna disponibile. Chi è interessato può recarsi in due chioschi di rivendita (a nord del Campo 18 o nella biglietteria successiva al cancello 3), laddove si possono acquistare gli eventuali biglietti “usati”, peraltro a un costo molto popolare: 15 sterline per il Centre Court, 10 sterline per il Campo 1.

Conoscendo il tradizionalismo di Wimbledon, la queue rimarrà parte integrante del torneo, anche se diversi appassionati non la amano particolarmente. C'è chi pensa che sia un metodo arcaico, altri ritengono che sia un modo per consentire l'ingresso ai soli residenti nel Regno Unito. Più in generale, il sistema ha incontrato parecchie critiche perché è l'unico modo per avere la certezza di entrare, visto che la vendita tradizionale dei biglietti prevede un sorteggio: si partecipa e – se va bene – si viene assegnati a una sessione di gioco, senza poterla scegliere. Chi difende il sistema, invece, ritiene che la vendita online esaurirebbe la disponibilità in pochi minuti e questo favorirebbe il bagarinaggio, invece la coda sarebbe l'unico sistema democratico per entrare a Wimbledon nel giorno prescelto, peraltro senza pagare cifre astronomiche.

Il numero di braccialetti consegnati è equivalente al numero di biglietti disponibili

La queue di Wimbledon 2023 si è aperta domenica pomeriggio

Accanto a questa visione popolare, quasi proletaria, ce n'è una diametralmente opposta. Vi abbiamo già parlato dei Debenture Tickets, biglietti che vengono venduti per cinque anni a cifre astronomiche (d'altra parte, un pacchetto per il Campo Centrale prevede ben 70 sessioni). Per il quinquennio 2021-2025, gli investitori (vanno chiamati così, piuttosto che appassionati) hanno sborsato 80.000 sterline. Tali pacchetti sono venduti dall'AELTC per raccogliere fondi per la manutenzione e i miglioramenti dell'impianto. La curiosità è che questi biglietti possono essere rivenduti legalmente, a qualsiasi prezzo. Traduzione: si spende una cifra fissa, poi – se non si vuole usufuire dei biglietti – si può provare a rivenderli a cire maggiorate. Secondo il Daily Mail, i biglietti per la finale maschile avrebbero già raggiunto le 10.000 sterline. Mike Driscoll, direttore di Wyldecrest Event (una delle società che gestiscono questo tipo di rivendita) ha detto che c'è una richiesta enorme.

“La finale maschile è l'evento più caldo in città. I prezzi stanno impazzendo, sono i più alti che abbiamo mai visto, prima ancora che il torneo sia iniziato. L'industria degli eventi sta vivendo una fase di boom post-Covid: la gente vuole andare agli eventi sportivi, ed è disposta a pagare un sacco di soldi”. In passato è già successo che la finale maschile superasse le 10.00 sterline, ma soltanto a torneo iniziato, quando si capiva che Andy Murray avrebbe potuto arrivarci. “Probabilmente quest'anno si batterà il record se i britannici andranno avanti” hanno fatto sapere. Intanto alcuni venditori privati hanno alzato ulteriormente l'asticella, offrendo i biglietti a cifre superiori ai 20.000 pounds. Questo è il secondo modo più sicuro per entrare a Wimbledon nella sessione prescelta, peraltro evitando i disagi della queue. Con un piccolo dettaglio: è carissimo e non è alla portata di tutti. Anzi, diciamolo: è alla portata di pochissimi. Ma Wimbledon è anche questo.