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ATP BARCELLONA

In finale ci va Tsitsipas, ma Musetti c'è

Due ore e mezza di battaglia, molto fisica, premiano Stefanos Tsitsipas. Il greco giocherà la terza finale a Barcellone, ma le ultime due settimane ci hanno restituito un ottimo Musetti. “Ha tirato alcuni colpi difensivi che non mi aspettavo” dice il greco, che in finale troverà Carlos Alcaraz.

Riccardo Bisti
22 aprile 2023

Al termine di una partita del genere ci si domanda sempre se il bicchiere sia mezzo pieno o mezzo vuoto. Lorenzo Musetti si è arreso a Stefanos Tsitsipas in semifinale a Barcellona e c'è spazio per mille riflessioni. È rimasto in campo per due ore e mezza e si è arresa col punteggio di 6-4 5-7 6-3, quarta sconfitta su quattro scontri diretti contro il greco. C'è un po' di rammarico perché ha sciupato qualche occasione nel primo e in avvio di terzo set, anche se – va riconosciuto – il match poteva terminare in due set perché Tsitsipas ha avuto un matchpoint sul 6-4 5-4 (fallito per una risposta fuori di pochi centimetri). Alla fine scegliamo il bicchiere mezzo pieno, perché va considerata la forza dell'avversario: se è stabilmente tra i top-5 ATP, Tsitsipas lo deve al rendimento sulla terra battuta.

È la superficie su cui si trova meglio, che gli offre più tempo per impostare il suo disegno tattico e non andare troppo in affanno col rovescio (oppure evitarlo, girando attorno alla palla per colpire con il dritto). Musetti aveva studiato la partita con attenzione: ha scelto di spingere sul lato sinistro del greco, ma senza eccedere per non risultare troppo prevedibile, e ha scelto di battagliare da fondocampo senza chiedere troppi punti diretti al servizio, privilegiando una prima di servizio carica di rotazione (non a caso, ne ha tenute in campo il 75%). La strategia era corretta: il carrarino è stato per due volte avanti di un break nel primo set (2-1 e servizio, poi 4-3) ma si è sempre fatto riprendere, facendoci ricordare la storica affermazione di Brad Gilbert nel suo Winning Ugly: “Un break non è mai realizzato fino a quando non hai tenuto il successivo game di servizio”. Peggio: ha perso tre game di fila e ha consentito a Tsitsipas di intascare il primo set.

«Lorenzo ha messo in mostra alcuni spettacolari colpi difensivi, non me lo aspettavo. È stata una sfida molto mentale, ho dovuto combattere come un leone» 
Stefanos Tsitsipas

Tsitsipas ha battuto Musetti per la quarta volta, ma tra i due non sembra esserci un grosso divario

Forte di un gioco più simmetrico del suo avversario, e senza invidiargli nulla in termini di creatività, Musetti è partito forte anche nel secondo, ma anche in questo caso la fuga è durata poco. Tsitsipas lo ha ripreso ed è arrivato al matchpoint, già raccontato. Lì Musetti ha prodotto il massimo sforzo e ha portato a casa un bel secondo set. Il treno buono è passato in avvio di terzo, quando nel game inaugurale (con Tsitsipas al servizio) si è trovato 0-30 e poi 30-40. Persa l'occasione si è disunito, accumulando un ritardo troppo grande per essere ricucito. Tsitspas si è dunque qualificato per la terza finale a Barcellona dopo quelle del 2018 e del 2021, entrambe perse contro Rafael Nadal. Il suo bilancio al Conde Godò parla di 16 vittorie e 4 sconfitte. Sarà ancora uno spagnolo il suo rivale nella finale di domenica (ore 16, diretta Sky Sport e SuperTennis), poiché Carlos Alcaraz ha superato in due set un Daniel Evans già soddisfatto di un piazzamento in semifinale.

“La mia volontà è grande, così come il mio cuore. Scenderò in campo e darò tutto, senza farmi travolgere da pensieri negativi. Voglio solo divertirmi”. Nonostante un rovescio attaccabile (che ha prodotto il “solito” buon numero di stecche), Tsitsipas ha giocato una partita molto attenta, ordinata, affidandosi alle sue armi principali (servizio e dritto), senza disunirsi nei momenti difficili, o quando Musetti azzeccava dei buoni numeri. È rimasto calmo, senza affossare nei demoni interiori, come spesso gli accade. Nella fattispecie aveva il vantaggio psicologico di fronteggiare un avversario contro cui aveva sempre vinto, anche se allo scorso Roland Garros era stato un match molto duro.

I 360 punti intascati tra Monte-Carlo e Barcellona hanno riportato Lorenzo Musett a ridosso dei top-20 nella Race stagionale

Questo scambio rende l'idea della durezza del match

“È stato un match molto fisico – ha detto il greco – abbiamo dovuto correre molto, e lui ha messo in mostra alcuni spettacolari colpi difensivi che non mi aspettavo. È stata una sfida molto mentale, ho dovuto combattere come un leone. Giocare contro di lui su questi campi è una bella sfida”. E Musetti? Il carrarino potrà spostarsi a Madrid con un umore ben diverso rispetto a un paio di settimane fa, quando aveva perso una brutta partita a Marrakech contro Alexandre Muller. Sono arrivati il quarto a Monte-Carlo (anche se la vittoria su Djokovic è stata un po' ridimensionata dagli ultimi accadimenti: sconfitto a Banja Luka, il serbo si è cancellato da Madrid) e la semifinale a Barcellona, per quanto aiutata dal forfait annunciato di Jannik Sinner. Una fortuna che si era meritato il giorno prima, vincendo un buonissimo match contro Cameron Norrie. Ci piace pensare a un bicchiere mezzo pieno perché Musetti ha un gioco abbastanza simile a Tsitsipas, entrambi giocherebbero la partita della vita sulla terra battuta, ma la sensazione è che l'azzurro abbia margini di miglioramento ben più ampi rispetto al greco, ormai ampiamente formato.

In una fase di profonda transizione, come non accadeva da 20 anni, Musetti deve ritenersi fortunato a essere in rampa di lancio quando Nadal sembra agli sgoccioli, Federer non c'è più e anche Djokovic ha qualcosa che non va. I suoi veri concorrenti saranno gli Alcaraz (che ha già battuto), i Rune, i Sinner... gente fortissima, ma senza una particolare aura di invincibilità. Lui dovrà cercare di essere costante e trovare un equilibrio nel rendimento tra le varie superfici, in modo da stabilizzarsi su uno step successivo rispetto all'attuale. Perché Lorenzo stazione intorno alla 20esima posizione, ma fino a un paio di settimane fa era fuori dai top-100 dell'ATP Race. Monte-Carlo e Barcellona hanno rimesso in ordine i conti, ma da Musetti ci si attende sempre quel qualcosa in più.

ATP 500 BARCELLONA – SEMIFINALI
Stefanos Tsitsipas (GRE) b. Lorenzo Musetti (ITA) 6-4 5-7 6-3
Carlos Alcaraz (SPA) b. Daniel Evans (GBR) 6-2