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BABY FENOMENO

Il nuovo Federer ha 12 anni, è autistico e tifa Djokovic

Miglior dodicenne d'Europa, lo svizzero Flynn Richter è cresciuto con una madre single e ha la sindrome di Asperger. Sul campo è aggressivo, quasi arrogante, ma il talento sembra enorme. Si allena a Zurigo con gli ex pro Roshardt e Valent e ammette di tifare Djokovic: “Perché non è molto apprezzato”.

Riccardo Bisti
25 luglio 2020

Sarà per l'orecchino sul lobo sinistro, simbolo di una ribellione che Federer non ha raggiunto neanche quando portava i capelli ossigenati. Sarà per alcune sue caratteristiche particolari, o magari è una semplice questione anagrafica: Flynn Richter, 12 anni, miglior tennista europeo nella sua categoria d'età, è svizzero ma non ama Roger Federer. O meglio, non è il suo idolo. Si identifica nel suo idolo Novak Djokovic o, al massimo, nel folletto Alex De Minaur. Parlare di Nuovo Federer, non appena compare uno svizzero di talento, è tanto facile quanto insensato. Ma è difficile reggere a certe suggestioni, soprattutto se il ragazzo in questione mostra una certa personalità. E la fisiognomica incuriosisce: ancora molto piccolo (1.42 di altezza), colpisce per gli occhi azzurri e i capelli biondi sui quali è incastonato l'orecchino. In Svizzera non ha rivali, nel vero senso della parola. La scorsa settimana ha vinto i Campionati Nazionali per il quinto anno di fila, perdendo due game in tutto il torneo. E ha vinto con agio l'unico torneo internazionale a cui ha presto parte nel 2020, a Boulogne-Billancourt. Nonostante la giovane età, Richter sembra già formato sul piano caratteriale: combattivo, ambizioso, talvolta un po' spaccone. “Mi piace Djokovic perché non è molto apprezzato – dice con un sorriso malizioso – se il pubblico è contro di me, ancora meglio”. Partecipa ancora a tornei per baby tennisti, ma si è già costruito una nomea.

Sul campo fa il diavoletto, si lascia andare a diversi Come on!, esulta agli errori degli avversari... Sembra un piccolo Hewitt. Quando gli chiedono su cosa debba migliorare, risponde già da veterano: “Sul piano tecnico? Non ve lo dico, sennò è un vantaggio per gli avversari”. Chi lo segue teme che tutto questo possa essere un limite, allora gli hanno già affidato il sostegno di uno psicologo dello sport. Sul campo, è allenato da due ex promesse svizzere: Robin Roshardt e Roman Valent. Il primo ha vinto l'Orange Bowl nel 2005, il secondo addirittura la prova giovanile di Wimbledon (2001). Nessuno dei due ha avuto successo tra i professionisti: per questo, dovrebbero conoscere le differenze tra l'attività giovanile e quella professionistica. Il fatto è che Richter non ha nemmeno iniziato quella junior... “È sulla buona strada, ma il percorso è ancora molto lungo” ammonisce Roshardt. Lo segue da tre anni nella sua accademia, presso il TC Lengg di Zurigo. Per adesso si allena tre ore al giorno ed è già la mascotte di tutto l'ambiente.

Avevano iniziato a chiamarlo "Nuovo Federer" quando aveva appena 7 anni...

"In Svizzera l'autismo è visto come una malattia, in realtà è solo una caratteristica speciale. Ma non tutti devono andare a scuola: se con il tennis non andrà bene, potrà sempre fare un apprendistato quando avrà 20 anni" mamma Sandra

Il proprietario del club, Alfred Meili, è rimasto folgorato dal suo talento e già tre anni fa ha scelto di sponsorizzarlo. Come se non bastasse, gli ha messo gli occhi addosso anche Reinhard Fromm, il più munifico sponsor dei giocatori svizzeri. Fateci caso: salvo Federer, tutti i tennisti rossocrociati giocano con il badge Fromm sulla maglia. Ovviamente, anche Swiss Tennis gli dà una mano. Secondo Roshardt, il segreto del suo allievo viene dalla sua anima. “A differenza di tanti giovani, ha scelto lui di giocare a tennis. In famiglia non c'è nessun background tennistico”. Altroché: Flynn viene da una situazione non facile. Sua madre Sandra è una mamma single, non ha alcuni contatti col padre e presto i tre figli prenderanno il suo cognome, abbandonando Richter per diventare Thomas. Fa l'impiegata a tempo pieno e non lo segue quasi mai, nemmeno durante i tornei. Però ha capito che nel braccio di suo figlio c'è qualcosa di speciale. Per questo, ha scelto di sostenerlo al 100%.

Per consentirgli di giocare a tennis con Roshardt e Valent, ha scelto di traslocare da Kriens (nei pressi di Lucerna) a Ebmatingen, a due passi da Zurigo. Vive con i tre figli, ma anche con un cane, tre gatti e due tartarughe. Ha investito dai 60.000 agli 80.000 franchi all'anno per permettere al figlio di giocare. “Ma mi limito a questo: quando i genitori spingono troppo, non é mai un buon segno”. E allora capita che il figlio si rechi ad allenamenti e tornei in autobus. In Svizzera, d'altra parte, è possibile. Tra le tante caratteristiche che lo rendono speciale, Flynn ha la sindrome di Asperger, una forma di autismo (la stessa di Greta Thumberg, per intenderci). Ma la madre tiene a puntualizzare: “Purtroppo in Svizzera è considerata una malattia, ma in realtà è solo una caratteristica speciale”. Sul piano pratico, Flynn fatica a guardare negli occhi le persone. In effetti, lo hanno considerato non in grado di frequentare la scuola. E allora la Montessori Lip School di Zurigo ha preparato un programma di apprendimento tutto per lui. “Non ci sono problemi – dice la madre – non tutti devono andare a scuola. Se con il tennis non andrà bene, potrà sempre fare un apprendistato quando avrà 20 anni”.

"Mi piace Djokovic perché non è molto apprezzato: se il pubblico è contro di me, ancora meglio" Flynn Richter

Richter ha potuto incontrare Stan Wawrinka insieme agli altri campioni junior svizzeri

Le persone autistiche hanno difficoltà con i contatti sociali e gli stimoli emotivi. “Impiega pochi minuti a imparare quello che gli interessa. Ma se c'è qualcosa che non considera necessario, non c'è verso che ci si possa dedicare”. Per ora i suoi interessi sembrano funzionali all'obiettivo: ama le lingue (parla già l'inglese e vorrebbe imparare francese e russo), ma soprattutto va matto per il tennis. Lo sport ha fatto irruzione a casa Thomas: Flynn è il più piccolo, ma anche le sorelle hanno un buon talento: Leonie (15 anni) è tra le migliori giocatrici di squash, mentre Hannah (13) e la più brava nel pattinaggio di figura, almeno tra le coetanee. “Evidentemente preparo una buona colazione! - scherza mamma Sandra, che poi torna seria – volevo che tutti i miei figli facessero qualcosa. Lo sport è l'ideale: mantiene in salute e garantisce una routine quotidiana strutturata”. Flynn ha iniziato a giocare a 6 anni, quando chiese una racchetta per il suo compleanno. Inutile riportare la reazione del suo primo maestro: “Disse di non aver mai visto un talento del genere”. Quante volte abbiamo sentito una frase del genere? E aveva appena 7 anni quando spuntò il primo filmato su Youtube. È opportuno andarci piano, anche in virtù delle sue particolari caratteristiche. Ma se Duckhee Lee è diventato un professionista pur essendo sordomuto, perché Richter (o Thomas, come preferite) non dovrebbe farcela?

In questo momento ha un migliaio di followers su Instagram. Eppure non c'è ancora nulla di strutturato, nonostante media, manager e sponsor gli stiano già alle calcagna. Ma la madre frena: “Tutti mi dicono che dovrebbe essere curato in modo più professionale. In realtà credo che sia ancora troppo giovane è che i suoi allenatori si prendano cura di lui in modo più che professionale”. In comune con il giovane Federer, soltanto una cosa: i poster dei campioni nella sua cameretta. Ha potuto conoscere Stan Wawrinka e, lo scorso anno, gli hanno regalato un biglietto per assistere a una giornata del torneo di Basilea. In campo c'era Stefanos Tsitsipas. I suoi contatti col grande tennis finiscono qui “anche perché non abbiamo abbastanza soldi per viaggiare in tornei costosi” ammette la madre. Flynn non ha amici e dedica il suo tempo libero a tirare pallate contro un muro, o magari a guardare video di tennis su Youtube. “D'altra parte è il junior più odiato del paese. Sul campo si comporta male? Beh, lui visualizza ogni punto nella sua testa, ma se non va come l'aveva immaginato rimane un po' sconvolto. Ma fuori dal campo è un ragazzo molto buono. Inoltre, scusate, ho visto i filmati di Roger Federer da ragazzino: mi pare che si comportasse altrettanto male”. Ecco fatto: neanche lei è riuscita a evitare il paragone.