Player&Coach: Vinicius Trevisan

Il dizionario dell'attrezzatura

Attrezzatura
1 giugno 2020
di Staff Tennis Magazine
Per capire meglio l’attrezzo che si utilizza in campo, è meglio conoscere alcuni termini specifici

Dampener, crossover, cupping, drilling, dwell time, RIM, snap back: sono tanti i termini che si utilizzano nel mondo delle racchette e corde da tennis che meritano una spiegazione perché aiutano a conoscere meglio l’attrezzo che si utilizza in campo e a comprendere determinati comportamenti, oltre a consentire una scelta più accurata e consapevole. Ecco lo slang per diventare veri esperti del settore.

Antivibrazione: accessorio (dampener) in materiale gommoso-siliconico, di varia tipologia, forma e colore da porre sotto l’ultima corda orizzontale della racchetta per smorzare le onde prodotte dalla vibrazione delle corde, generalmente comprese fra i 500-800Hz. Il suono all'impatto risulta più secco.


Arm Protection: livello di protezione del braccio data dalle caratteristiche di bassa rigidezza dinamica della corda o del telaio. 


Bilanciamento: punto di equilibrio nel quale la racchetta rimane in sospensione se posta in equilibrio su di un asse. Dal bilanciamento dipendono le caratteristiche di maneggevolezza e la sensazione di pesantezza della racchetta in condizioni statiche. Nella misura anglosassone, il bilanciamento del telaio neutro è fissato a 34,3 centimetri per una racchetta di lunghezza tradizionale (68,5 cm). Sotto tale misura si comincia a parlare di head light, sopra di head heavy. In generale comunque, stando a pesi e forme della maggior parte delle racchette attuali, un telaio senza corde è da considerare con bilanciamento neutro a 32,5 cm.

Come nasce una racchetta da tennis

Burning: fenomeno causato dalla bruciatura della corda quando, in fase di incordatura, le orizzontali passano sulle verticali. 


Calibro: è il diametro della corda, espresso in millimetri.


Cella di carico: è l'elemento elettronico della macchina incordatrice deputato a sentire il carico e trasformare la deformazione meccanica in segnale elettrico.


Coefficiente di attrito: determina lo scorrimento di una corda sull'altra per attrito reciproco fra i materiali e le finiture superficiali. 


Copritesta: realizzato in materiale plastico, è posto nella parte superiore per coprire la testa del telaio. Previene abrasioni e attutisce colpi e impatti. Nella maggior parte delle racchette, è sostituibile in caso di danneggiamento.


Corde orizzontali: sono quelle che determinano in modo prevalente l’attitudine di controllo e l’angolo di uscita della palla, oltre alla fase di snap back delle corde in poliestere, massimizzando la rotazione della palla in uscita. 


Corde verticali: sono quelle che determinano in modo prevalente le caratteristiche di spinta dell’incordatura, nonché la trasmissione dello spin sulla palla.


Crossover: sovrapposizione, intreccio e formazione di passaggi di corda non corretti. 


Cuore: zona mediana del telaio dove è collocato il ponte di fissaggio della parte inferiore delle corde. Definita anche ore 6 per la sua collocazione. Il cuore della racchetta è parte nevralgica nella definizione delle caratteristiche di flessibilità della racchetta.


Cupping: le modalità con le quali le corde morbide abbracciano la palla in fase di impatto mediante una deformazione localizzata e concentrata in un determinato punto del piatto corde. 


Custom: operazione di personalizzazione e adattamento del telaio originale alle richieste del giocatore. Modifica di peso, bilanciamento, momento di inerzia, distribuzione delle masse e condizioni generali della racchetta al fine di creare un attrezzo su misura per un determinato giocatore e le sue caratteristiche tecniche. 


Duttilità: la caratteristica del materiale di deformarsi in modo plastico a parità di carico e dunque legato alla capacità di allungamento senza rottura. 


Drilling: lo schema di foratura dell’ovale, la spaziatura e la scansione dei fori lungo l’ovale. Aspetto che a parità di telaio e di caratteristiche è in grado di modificare il comportamento dinamico della racchetta.


Dwell Time: tempo di contatto fra palla e racchetta, generalmente variabile fra 0.004 e 0.006 secondi. 


Grip: una volta si chiamava cuoio e oggi è in larga parte sostituito dalle impugnature sintetiche per motivi di comfort e costo. 


Fori condivisi: sono i fori del telaio preposti al passaggio di due corde contemporaneamente, una verticale e una orizzontale. Per lungo tempo è stata una soluzione adottata per i telai in legno, quindi a lungo dimenticata, e ora tornata in voga per telai di vari marchi.


Fianchi: sono le zone poste a ore 3 e 9 dell’ovale della racchetta. Sono molto importanti per la stabilità torsionale dell’attrezzo e in particolare per il comportamento nel gioco di volo, anche nel caso di palle colpite fuori dallo sweet spot, la zona ideale di racchetta dove colpire la palla. 


Gola: parte centrale del telaio, quella che si è soliti chiamare cuore, composta dagli steli, dal ponte e da una eventuale barra di stabilizzazione, definita torsion-bar. 


Hairpin: la parte della racchetta sulla quale viene modellato il manico mediante l'apposizione di pallet oppure di foaming con resina poliuretanica. 


Head size: dimensione del piatto corde (midsize, midplus, midover e oversize), misurato in pollici o centimetri quadrati in funzione delle convenzioni delle case produttrici.


Incordatura fullbed: l’incordatura costituita da un unico tipo di corda, qualunque esso sia.


Incordatura ibrida: incordatura realizzata con due differenti tipologie di corde combinate per ottimizzare le prestazioni, massimizzando i pregi e minimizzando i difetti.


Lunghezza: quella del telaio (standard 68.5 cm, longbody 71.1 cm ed extralongbody 73.66 cm). In base alla variazione della lunghezza è possibile ottenere comportamenti dinamici molto differenti, massimizzando la potenza e la trasmissione di rotazione a scapito di maneggevolezza e velocità di esecuzione. 


Mis-weave: errore di passaggio tra le corde in fase di montaggio.


Modulo elastico: misura la rigidezza della corda (un modulo elastico elevato corrisponde a una corda rigida). Il valore del modulo elastico è dato dal rapporto fra variazione di carico e allungamento.


Molding: la modellazione in poliuretano del manico sagomata intorno agli steli di base della racchetta, una soluzione alternativa ai pallets per la creazione dell’impugnatura. Sempre di sezione ottagonale, può essere di diverse tipologie, da quella squadrata a quella tondeggiante, con gli spigoli vivi o arrotondati.


Overgrip: ricopre e protegge il grip sintetico o in cuoio. Ne esistono di vari spessori (da 0.40 a 0.80 mm), colori e finiture superficiali (lisce, rigate, traforate e garzate) per adattarsi a ogni tipo di esigenza relativa alla presa, sudorazione e feeling. 


Paintjob: la livrea della racchetta che caratterizza marchio e modello. Spesso viene così definito il lavoro che tende a offrire una determinata grafica al telaio per coprire quella reale (per esempio quando un giocatore professionista utilizza un vecchio modello, reso graficamente identico a quello nuovo).


Pallets: sono i gusci, anche intercambiabili, che consentono di variare la misura dell’impugnatura di una racchetta.


Passacorde: sistema integrato di tubicini passacorde (sostituibili all’occorrenza) che abbraccia perimetralmente la racchetta e riveste i fori di passaggio delle corde. I cilindretti in materiale plastico diminuiscono la frizione fra corde e telaio e consentono di legare il nodo dell’incordatura senza sollecitare le sezioni del fusto. In funzione del materiale di cui sono costituiti, della loro larghezza, forma e dimensione, permettono, in modo più o meno accentuato, lo spostamento e la deflessione delle corde nel piano d’incordatura. Un dettaglio che può fare grande differenza.


Peso: misura fisica che restituisce in grammi il peso del telaio nudo o incordato.


Piatto corde: il piano formato dall’incrocio di corde orizzontali e verticali.


Pickup weight: è la sensazione di peso trasmessa dalla racchetta quando la si impugna. Dipende dal peso e dal bilanciamento e viene misurato in Kg/cm.


Piombo: sono strisce, anche nel più moderno tungsteno, utilizzate per modificare peso, bilanciamento e momento di inerzia dell’attrezzo e, di conseguenza, le caratteristiche statiche e dinamiche della racchetta. Esiste piombo in strisce a bassa, media e alta densità, in funzione di esigenze e necessità differenti nella collocazione sul telaio.


Plasticizzazione: deformazione della corda con conseguente decadimento della tensione. La plasticizzazione è una caratteristica delle corde in poliestere e determina la resa in termini di controllo, presa di rotazioni, perdita di tensione e variazione delle caratteristiche iniziali del filamento. 


Ponte: struttura di passaggio e fissaggio delle corde orizzontali posto a ore 6 dell’ovale con la funzione di irrigidire e stabilizzare la racchetta. 


Power level: livello di potenza stimato di una racchetta in base alle caratteristiche di peso, bilanciamento, swingweight, profilo, rigidezza, schema di incordatura e dimensione del piatto corde. 


Power pads: sono cuscinetti di cuoio o altro materiale morbido ma resistente, utilizzati in fase di incordatura fra corda e telaio, per ridurre l’angolo di incidenza fra la corda in ingresso e quella in uscita da due fori successivi. Possono anche essere utilizzati per allungare leggermente la lunghezza d’inflessione e incrementare l’allungamento del filamento. 


Pre-stretch: azione di pre-stiramento delle corde che si attua per mezzo di un'azione di trazione al di sopra della tensione di riferimento, in una percentuale variabile in funzione di quella utilizzata. Originariamente veniva usata quasi esclusivamente per le corde in budello e l’intento è di ridurre la successiva perdita di tensione fin quando la corda mantiene le proprie caratteristiche elastiche. Se dunque la tensione impostata è di 25 kg e il pre-tensionamento del 10%, significa che la prima trazione della corda sarà pari a 27,5 kg step 1). Poi la corda viene riportata a un valore di carico più basso con il carro della macchina incordatrice che ritorna indietro senza svincolarla dal suo bloccaggio (step 2). Il ciclo di trazione si conclude con un'ulteriore trazione al valore del carico impostato originariamente (step 3). Le fasi sono sequenziali e svolte automaticamente dalla macchina.


Profilo: indica lo spessore degli steli e di conseguenza la tipologia e l’attitudine generale del telaio: da 16 a 21 millimetri, è considerato sottile, da 22 a 25 millimetri di spessore intermedio, da 25 a 30 millimetri un telaio profilato. Generalmente spessori maggiori garantiscono maggior potenza grazie a una rigidità statica e dinamica elevata. 


Pro-room: con questo termine si indica un telaio preparato appositamente per un giocatore professionista secondo le specifiche di peso, bilanciamento, momento di inerzia, misura dell'impugnatura e altri dettagli richiesti. I telai pro-room sono ricercatissimi da appassionati e collezionisti e sul mercato possono valere svariate centinaia di euro.


Pro-stock: sono i telai selezionati per i giocatori professionisti che presentano caratteristiche differenti da quelli che si trovano in negozio e che vanno incontro alle esigenze e necessità di un pro player.


Recoilweight RcW: momento di inerzia baricentrico, valutato intorno all’asse di equilibrio statico della racchetta e misurato in Kg/cmq. Valori alti garantiscono un'elevata stabilità in fase di impatto. 


Resilienza: la capacità della corda di reagire a sollecitazioni rapide. Tecnicamente parlando, è il lavoro necessario per portare a rottura una data sezione in campo elastico, pertanto con sollecitazione da impatto. 


Retail: indica una racchetta (o altro prodotto) di tipo commerciale e che può essere reperito comunemente in negozio.


Rigidità dinamica della corda: misura della sovratensione prodotta dalla deflessione delle corde nel momento di impatto con la palla e dello shock trasmesso al braccio, dunque la pericolosità che la corda possa nuocere. Viene misurata in lb/inch oppure in g/mm.


Rigidità dinamica della racchetta: grandezza fisica direttamente proporzionale alla frequenza di vibrazione della racchetta (80-250Hz), quando sollecitata da un’azione di impatto. Dipende dalla rigidezza del materiale, dall’inerzia delle sezioni e dalla massa dell’attrezzo. 


Rigidità statica della corda: è una grandezza fisica che misura la forza che la corda oppone all'azione di allungamento per trazione. Una corda è tanto più rigida quanto meno si allunga sotto l'azione di un determinato carico. Questa misura è responsabile diretta di quanto una corda, a parità di condizioni esterne, possa determinare un piatto corde rigido. La rigidezza statica della corda si misura in kg/mm.


Rigidità statica della racchetta: rigidezza flessionale del telaio, misurata convenzionalmente in RA (rigidezza angolare) o in kg/mm (rigidezza flessionale) secondo lo standard fissato dal Babolat RDC a una distanza di 32.5 cm dalla testa della racchetta.


RIM: tecnicamente si definisce con questo termine anglofono la parte esterna dell’ovale della racchetta da tennis. 


Salvacorde: piccoli cuscinetti da montare fra corde verticali e orizzontali per aumentare la superficie di contatto evitando che si possano intaccare, allungando di conseguenza la vita dell’incordatura, soprattutto quando si tratta di fullbed in multifilo o budello e delle incordature ibride (qualcuno ricorda i mitici Duralift?)


Schema d’incordatura: detto anche pattern, è dato dal numero di corde presenti sull’ovale della racchetta. Si possono avere open patterns (schemi aperti) da 16x18 oppure 16x19, closed patterns (schemi chiusi) da 18x20, spin patterns (schemi per la massimizzare lo spin) da 14x16, 16x15, 16x16, 18x16...


Snap back: è il movimento di deflessione laterale della corda in poliestere e di successivo ritorno elastico e violento della stessa nella sua posizione originaria e che determina, in fase di uscita della palla, un incremento della rotazione. 


Spalle: le zone poste a ore 10-14 e ore 16-20 dell’ovale. Sono le parti più delicate e soggette a deformazione in fase di incordatura.


Spinweight: momento di inerzia del telaio (indicato in kg/cmq) misurato con la racchetta che viene fatta oscillare con il piatto orizzontale. Determina l'attitudine alla spinta e la facilità di manovrabilità della racchetta. 


Sweetspot: l'area ideale di impatto di una racchetta, dove si ottiene la miglior risposta e la minima vibrazione del telaio anche se non è univocamente definito e può variare a seconda del telaio.


Swingweight: il momento di inerzia principale del telaio, (misurato in Kg/cmq) con la racchetta che viene fatta oscillare con il piatto verticale. Determina l'attitudine alla spinta e la facilità di manovra in fase di swing.


Tappo: chiude il manico all’estremità dell’impugnatura della racchetta. Realizzato in materiale plastico, consente una migliore e più salda presa dell’attrezzo.


Tensione dinamica: tensione percepita in fase di gioco e dipendente dalla forza che si deve applicare in fase dinamica di sollecitazione per ottenere una deformazione unitaria del piatto corde. 


Testa: la parte della racchetta contraddistinta dall’ovale, ovvero dove si fissano le corde e dove si colpisce (o si dovrebbe colpire) la palla. Termine spesso utilizzato per indicare il tip o top... 


Tip (oppure top): la sommità della testa, collocata a ore 12, dove concentrare massa per aumentare la capacità di spinta dell’attrezzo.


Trap door: la finestrella rimovibile posta alla base del tappo del manico, funzionale all’ispezione dell’impugnatura e alle operazioni di personalizzazione per mezzo di iniezione di silicone o piombo.


Tubing: azione di ripristino locale dei passacorde danneggiati mediante utilizzo di piccoli elementi passacorda in nylon-teflon.


Twisting: attorcigliamento della corda lungo il proprio asse longitudinale per effetto dell'imperfetto passaggio della stessa in fase di incordatura.


Twistweight: momento di inerzia torsionale del telaio, (misurato in Kg/cmq). La misura che permette di quantificare la stabilità torsionale della racchetta anche in presenza di colpi decentrati.


Per conoscere meglio il mondo delle racchette e corde da tennis, non perdetevi i manuali dell’ing. Gabriele Medri. Per informazioni: pro-t-one.it