Clamoroso Sonego: dopo 18 anni, è finita con coach Gipo Arbino

ATTUALITÀ

28 marzo 2024

Riccardo Bisti

Sebbene i risultati fossero al di sotto delle attese, non c'erano particolari avvisaglie su una possiible separazione tra Lorenzo Sonego e lo storico coach Gipo Arbino. Con un post Instagram, il torinese dice di aver bisogno di nuove motivazioni. Smaltito lo shock, nelle prossime settimane inizierà a ragionare sul futuro.

La notizia trasmette un pizzico di malinconia. La partnership tra Lorenzo Sonego e Gian Piero “Gipo” Arbino sembrava inscalfibile, eterna, destinata a durare per tutta la carriera del torinese. E invece il 28 marzo 2024 sarà ricordato come il giorno della separazione, annunciata da Sonego con un post su Instagram. Niente di particolare: la necessità di trovare nuovi stimoli e i ringraziamenti d'ordinanza nei confronti di un allenatore che per lui è stato un secondo padre. La loro storia è nota e ve l'abbiamo raccontata tanti anni fa, quando andammo a trovare un Sonego ancora ragazzino presso il Green Park di Rivoli, prima cintura torinese, quando era oltre il numero 300 ATP e diceva che Arbino sarebbe stato il suo coach per tutta la carriera. Lo dicono in tanti, poi col tempo possono succedere tante cose.

Siamo certi che – all'epoca – entrambi avrebbero messo la firma per una carriera del genere. Tre titoli ATP (su tre superfici), semifinale a Roma, vittoria su Djokovic, best ranking al numero 21 ATP e contributo decisivo alla vittoria in Coppa Davis. Però è altrettanto vero che la carriera di Sonny sembra arrivata a un punto morto: dopo il picco di due anni fa si è attestato tra la 40esima e la 50esima posizione, con sortite ancora più in basso. Probabilmente si aspettava altro, anche perché ha spesso manifestato il desiderio di qualificarsi per le ATP Finals di Torino, che si giocano praticamente sotto casa sua. Obiettivo forse irrealistico, ma un conto è stazionare intorno alla 20esima posizione, un conto è essere 53esimo come oggi, o addirittura numero 106 nella Race stagionale. Insomma, l'anno non è iniziato nel migliore dei modi. Eppure sembra che non ci fossero particolari avvisaglie sulla separazione.

Lorenzo Sonego parla di "nuovi stimoli" per spiegare la scelta di separarsi da coach Arbino

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Il rapporto tra i due è sempre rimasto nella norma. Talmente nella norma che lo stesso Sonego era apparso tranquillo e sereno, sia nella trasferta mediorientale di Doha e Dubai, sia in quella nordamericana di Indian Wells e Miami. Evidentemente ha saputo nascondere quello che maturava dentro di lui. Normale, visto che separarsi da un tecnico che lo seguiva sin da quando era un bambino deve essere uno shock. Diciotto anni non si cancellano in fretta, soprattutto se così intensi. Per questo è presto per fare supposizioni per il futuro. L'unica certezza è che nelle prossime settimane accompagnerà l'attività a logici ragionamenti sul da farsi.

Per questo, il suo programma sul breve termine dovrebbe restare invariato, come stabilito già da tempo: a Marrakech si farà accompagnare dal fisioterapista Marcello Marini, a Monte-Carlo è possibile che possa dargli una mano Umberto Rianna (tecnico federale spesso all'angolo di diversi giocatori italiani, compreso Sonego), mentre a Bucarest ci sarà Fabio Colangelo, DT dello Sporting Stampa di Torino. Rimane la sensazione per la notizia: non avrà la risonanza della separazione tra Djokovic e Ivanisevic, ma è persino più clamorosa in virtù dello storico legame tra i due. Non resta che da augurare il meglio a entrambi: Sonego compirà 29 anni il prossimo 11 maggio e ha il tempo per dare l'assalto al best ranking, mentre Arbino è un classe 1955, quindi difficilmente avrà il tempo per costruire un altro Sonego. Ma non c'è dubbio che la sua esperienza potrebbe fare comodo a molti. E comunque il suo capolavoro lo ha già fatto.