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IL PERSONAGGIO

La fiaba interrotta di Bianca Andreescu

Cinque anni fa, Bianca Andreescu si rivelava al mondo vincendo a Indian Wells. Nel 2019 fu quasi imbattibile, poi è iniziato un calvario di infortuni che ha ridotto la sua carriera a un bollettino medico. Voleva esserci in California, ma il rientro è ancora rimandato. Tornerà quella di un tempo?

Riccardo Bisti
8 marzo 2024

Se cinque anni fa avessero quotato le presenze di Bianca Andreescu e Angelique Kerber al torneo di Indian Wells 2024, sarebbe stata strafavorita la canadese. Classe 1988 la tedesca, classe 2000 Bibi. Era il 17 marzo 2019 quando Bianca batté in finale la Kerber, diventando la più giovane vincitrice del BNP Paribas Open dai tempi di Serena Williams, nonché la prima wild card a vincere il torneo. E pensare che aveva approcciato la stagione da n.152, con l'obiettivo di giocare almeno il Roland Garros. È finita che si è imposta allo Us Open, qualificandosi in scioltezza per il Masters. Dotata di un tennis brillante, costruito su un talento tecnico eccezionale, era il personaggio-novità del tennis femminile. Le sue origini rumene e l'amore incondizionato per il suo cagnolino Coco (onnipresente nel suo box) avevano costruito un gran personaggio. Di più: si pensava che potesse diventare una numero 1. Dal giorno del suo trionfo a Indian Wells sono passati cinque anni, ed è cambiato tutto. La Kerber è passata da una gravidanza, ma è tornata. A 36 anni ha passato il primo turno e sfiderà Jelena Ostapenko.

E Bianca? Non gioca da sette mesi e i suoi propositi di rientro sono ancora slittati. La sua ultima partita risale al 9 agosto, quando si arrese a Camila Giorgi a Montreal. Poi scoprì di avere una frattura da stress alla parte bassa della schiena, in particolare all'articolazione sacroiliaca. Ennesimo stop di una carriera che sembra un bollettino medico. Nella sua ultima apparizione pubblica, durante l'NHL All Star Weekend di Toronto, aveva espresso il desiderio di tornare a giocare a Indian Wells e Miami. “Ho affrontato talmente tanti problemi che so esattamente come gestire me stessa – disse – ho fatto molto lavoro di visualizzazione e meditazione, per cercare di accelerare il recupero. Ma con qualcosa del genere non puoi accelerare nulla, salvo il riposo. Ho trascorso molto tempo in palestra, riabilitazione, fisioterapia...”. La meditazione è parte della vita di Bianca Vanessa, le cui ultime tracce social mostrano qualche leggero allenamento sulla terra battuta, sia verde che rossa. Niente California, niente Florida, forse la vedremo in primavera.

«Ho affrontato talmente tanti problemi che so esattamente come gestire me stessa. Ho fatto molto lavoro di visualizzazione e meditazione, per cercare di accelerare il recupero. Ma con qualcosa del genere non puoi accelerare nulla, salvo il riposo» 
Bianca Andreescu

E pensare che proprio a Indian Wells si era rivelata al mondo, lasciando un game a Garbine Muguruza (altra desaparecida, ma senza reali ragioni fisiche) e recuperando un break di svantaggio nel terzo set della finale, contro la Kerber. “Per carità, non siano in un torneo Under 12 in cui si giocano moon ball per far sbagliare l'avversaria – disse dopo il successo – però, in effetti, a un certo punto è sembrato proprio così”. Per vincere la partita, iniziò a giocare palle senza peso sul rovescio della tedesca. La Andreescu può fare tutto: tagli e rotazioni, potenza e tocco, spada e fioretto, ma anche un certo atletismo. Finché il fisico l'ha lasciata in pace è sembrata imbattibile, ma già allora emergeva l'altra faccia della medaglia, quella oscura: un fisico strutturalmente inadeguato per il tennis. “C'è il rischio che possa cadere in distrazione, il nostro compito sarà evitarlo” disse coach Sylvain Bruneau ai tempi dei primi successi. In effetti Bianca ama divertirsi, smanettare con i social, le passerelle.

Ma c'è di più dietro ai continui Stop&Go: un recente articolo su di lei ha paragonato il suo fisico al parquet di una vecchia casa di campagna, destinato a screpolarsi al primo soffio di vento notturno. Il bollettino medico dice più o meno così, e chissà se racconta tutto: menisco durante le WTA Finals 2019, un anno e mezzo di stop. Storta alla caviglia durante la finale di Miami 2021 contro Ashleigh Barty. Positività al Covid nella primavera 2021. Problemi alla schiena nell'autunno 2021, altri sei mesi di stop. “Ho pensato di smettere, per un po' non ho voluto sentir parlare di tennis – disse nell'agosto 2022, quando sembrava aver ritrovato un briciolo di continuità – ma dopo tre mesi ho sentito di avere bisogno del tennis”. Sia pure senza vincere tornei, si era riportata tra le top-30 WTA. Niente da fare: violenta storta alla caviglia a Miami, lacrime, sedia a rotelle. Fortunatamente il problema era meno grave del previsto, e dopo un mese era di nuovo in campo. Terzo turno a Parigi, stesso risultato a Wimbledon... ma ecco l'ennesimo infortunio. Bianca ha ancora 23 anni, ma è lecito domandarsi che sarà della sua carriera.

La vittoria allo Us Open 2019 sembrava l'inizio di una carriera da numero 1 per Bianca Andreescu

Il post celebrativo per il titolo a Indian Wells è ancora fissato in cima al profilo Instagram di Bianca Andreescu

“Mi vedo tra le top-10 e vincitrice di un altro Slam” dice lei, che abita a Monte-Carlo ma sente ancora uno stretto legame con la terra dei genitori, al punto che qualche mese fa si è recata in Romania per promuovere la versione locale della sua fatica letteraria: Bibi's got game (Bibi joacă tare in rumeno) è il titolo di un libricino illustrato in cui parla di tennis, meditazione e del suo cucciolo Coco. “Il libro parla molto di meditazione e visualizzazione, perché penso che la salute mentale sia molto importante – ha detto – ci sono nozioni che possono essere usate da chiunque. Ho subìto tanti infortuni e nel libro racconto come li ho superati. Penso che molti possano imparare qualcosa”. Lei per prima, visto che è ancora ferma ai box, anche in un giorno simbolico come la Festa della Donna. Mentre Angelique Kerber lo trascorrerà a Indian Wells e la (semi)connazionale Simona Halep scaldando i motori per il rientro dopo il trionfo processuale al CAS (ha accettato una wild card per Miami), lei deve aggrapparsi ai ricordi. “L'anno scorso giocavo i tornei da 25.000 dollari in Giappone, mentre adesso sono la fot.... campionessa di Indian Wells!” disse durante la premiazione del 2019, paragonandosi a Cenerentola.

Da allora sono passati cinque anni e le cose non sono andate come sperava. Difficile dire quanto sia colpa della sfortuna, o se ci sia qualche responsabilità della diretta interessata. I suoi fan sono preoccupati: qualcuno sospetta che si sia sottoposta a un intervento di chirurgia estetica al viso, altri criticano l'utilizzo eccessivo dei social media. Sembrano incredibilmente lontani i tempi in cui si allenava presso l'Ontario Racquet Club di Mississauga e – bambina di 10 anni – fu notata da un emissario di Tennis Canada che la inserì nel progetto tecnico nazionale, laddove hanno coccolato il suo talento e l'hanno resa una giocatrice spettacolare. Perché Bianca Andreescu è una di quelle per cui vale la pena pagare il biglietto. Il suo corpo, purtroppo, non è in grado di sostenere le richieste di una carriera standard. Tornerà, magari part-time, ma in mezzo all'atletismo di Iga Swiatek, la potenza di Aryna Sabalenka ed Elena Rybakina e la tenacità di Coco Gauff, beh, le mille opzioni del suo bagaglio tecnico sarebbero una bella aggiunta di pepe. Speriamo che annusare la mimosa abbia un effetto magico. Ormai Bibi deve aggrapparsi a tutto.