ATTREZZATURA

TEST! Asics Court FF3 Novak

La nuova scarpa di Novak Djokovic presenta alcune novità assolute, come la suola divisa in tre parti. La stabilità assoluta anche nei movimenti più estremi è la caratteristica principale, insieme alla forte reattività nei cambi di direzione. E Djokovic chiede anche che...

di Staff Tennis Magazine Italia
1 febbraio 2023

Una cosa è certa: nemmeno il team di ingegneri Asics sparsi per i vari laboratori sono in grado di creare una scarpa che permetta a un comune mortale di muoversi come Novak Djokovic. Nemmeno di scivolare come gli riesce perfettamente anche su un campo in cemento, mantenendo sufficiente stabilità per colpire forte anche in condizioni che appaiono improbabili. Tuttavia, sono stati in grado di creare una calzatura che aiuti in tal senso, con una tale stabilità da permettere di colpire in totale sicurezza, generando maggior energia. Uno studio portato avanti con lo stesso Djokovic che, facile immaginarlo, è piuttosto ossessionato da tutto ciò che riguarda il suo corpo e quindi ha spinto gli ingegneri e i designer a studiare nuovi sistemi, ancora più performanti (e con alcune chicche speciali per il numero uno del mondo).

Cominciamo col premettere che ci sono alcune differenze sostanziali rispetto al modello FF2, anche perché la pandemia ha costretto a qualche attesa imprevista ma anche offerto il tempo necessario per studiare nuove soluzioni. Su tutte spicca il sistema Trusstic, un sistema che storicamente è adottato per mantenere una corretta stabilità. Nel caso della nuova Novak, è stato diviso in due parti con densità diverse: una parte impedisce al piede di ruotare in una certa direzione, l’altra in quella opposta, garantendo un movimento e un appoggio sicuri anche nei cambi di direzione più estremi.

Come sostiene Rene Zandbergen, senior product manager di Asics e tra i massimi esperti di calzature legate al tennis, «il piede deve appoggiare con una corretta pronazione e senza rischiare una rotazione verso l’esterno, altrimenti un cattivo appoggio potrebbe causare un trauma distorsivo. Per questo motivo, il nostro Trusstic, il sistema di stabilità, prevede una zona più rigida e una più elastica». Nella versione precedente, la Court FF2, il sistema Trusstic era invece composto da un’unica struttura.

«Il piede deve appoggiare con una corretta pronazione e senza rischiare una rotazione verso l’esterno, altrimenti un cattivo appoggio potrebbe causare un trauma distorsivo. Per questo motivo, il nostro Trusstic, il sistema di stabilità, prevede una zona più rigida e una più elastica» Rene Zandbergen, Senior Product Manager di Asics

La suola è invece divisa in tre pezzi, una soluzione totalmente innovativa nel mondo del tennis. «La parte posteriore è divisa in due parti – continua Zandbergen – in modo che si possano muovere in maniera indipendente e con la massima efficienza. Tutto ciò permette una massima stabilità torsionale fin dal primo istante in cui il piede appoggia sul terreno, guadagnando un appoggio migliore che permette di trasferire più energia e quindi di giocare colpi più efficaci». Inoltre, l’area di ingresso del piede è stata studiata affinché vi sia un ottimo supporto anche dalla parte superiore della scarpa, col piede che viene avvolto come si indossasse un guanto.

Novak Djokovic ha vinto l'Australian Open 2023 indossando le nuove Asics Court FF3

Il giocatore che può sfruttare al meglio questo modello di scarpa? Occorre fare un passo indietro: la Gel Resolution è studiata per i giocatori che si muovono essenzialmente sulla linea di fondo e cercano quel genere di stabilità laterale; la Solution Speed per un giocatore a tutto campo, che parte dalla linea di fondo ma si avventura spesso a rete e quindi ha bisogno di una scarpa leggera e molto flessibile; «Ecco, la Court FF3 riunisce queste caratteristiche – spiega Zandbergen -. La definiamo che best of the best». Un concetto che riassume gli studi concepiti dietro la nuova scarpa del numero uno del mondo.

Ma ci sono delle differenze tra la scarpa calzata da Novak Djokovic e quella che si trova nei nostri negozi? Sì, seppur solo in alcuni dettagli. Per esempio, lo sbordo laterale è più pronunciato nella versione Djokovic perché il fuoriclasse serbo tende a strisciare notevolmente il piede nei suoi celebri recuperi, portando il piede completamente di traverso e appoggiando al terreno la parte laterale della scarpa. Con un supplemento di gomma, può ottenere un miglior controllo della scivolata, senza perdere in grip. Chiaramente si tratta di un movimento che appartiene solo  auna certa élite di professionisti. Inoltre, varia leggermente la calzata che è più larga sia nella zona anteriore sia posteriore per una miglior stabilità. Infine, sempre su sua precisa richiesta, le scalanature sulla suola sono più profonde per una maggior flessibilità.

Il peso è di 434 grammi per una misura 44.5: non un peso piuma, nemmeno un carro armato. In campo, un giocatore agonista che si muove con una certa consistenza, avverte una maggior reattività nei cambi di direzione e nelle ripartenze. Come nel caso di Djokovic, se si esegue lo swing anche nella prima fase di appoggio (il cosiddetto zero-step shot), incrementando la fase di contatto tra suola e terreno di gioco si crea una stabilità ideale e si riduce il carico che deve sopportare il corpo. Tutto messo insieme, si traduce in più energia quando si colpisce la palla.

«La Court FF3 riunisce le caratteristiche della gel Resolution e della Solution Speed: infatti la definiamo best of the best» Rene Zandbergen, Senior Product Manager di Asics

Djokovic con Rene Zandbergen, Senior Product Manager di Asics, alla presentazione della nuova scarpa del numero uno del mondo

Nello specifico, queste sono le caratteristiche principali:

Tomaia è in mesh e TPU per un ottimo supporto, senza linguetta ma con una calzata in sock-style (pare di infilarsi una calza) per un maggior comfort e traspirabilità. La tecnologia PGuard nella zona anteriore e mediale aumenta la protezione nelle aree più sollecitate.

Intersuola: FlyteFoam offre un cushioning molto leggero e un vivo supporto con la tecnologia Trusstic che è divisa in due parti: una più morbida e un’altra più rigida per resistere alle torsioni indesiderate.

Suola: Divisa in tre pezzi (novità assoluta nel tennis) per una maggior flessibilità e comfort. La gomma AHAR è ormai garanzia di resistenza alla abrasioni con un disegno del battistrada modificato e studiato per un grip ottimale su tutte le superfici (vi è poi un modello specifico per i capi in terra rossa).


THE TESTER
Lorenzo, 51 anni, classifica 3.2
Non sono mai stato un fan della Court FF perché la mia pianta (molto) larga non si sposava bene. La nuova versione però mi pare più morbida, meno costrittiva e, con un miglior comfort complessivo, posso sfruttare tutte le sue caratteristiche principali di stabilità supporto. Per un match tosto e decisivo, siamo al top, ma in generale resto fedele alla Gel Resolution.

Antonio, 24 anni, classifica 3.1
La usa Djokovic, stop! Insomma, basta vedere come si muove, scivola, recupera: perché non dovrei usare una scarpa che hanno studiato insieme a ‘sto fenomeno?

Patrizio, 43 anni, classifica 3.1
Ho il piede sottile e quindi mi piace sentirlo ben avvolto, bello fermo all’interno della scarpa. Corro tanto e la metto spesso sul piano fisico, quindi mi piace questa straordinaria stabilità e sicurezza negli spostamenti. In questo senso, è difficile pretendere di più.

Giulio, 33 anni, classifica 2.7
Decisamente migliore rispetto alla versione precedente perché è migliora costantemente il comfort della calzata. Mi muovo con estrema sicurezza e soprattutto reattività nei cambi di direzione. Ho un fisico forte e molto allenato, quindi mi muovo a tutto campo con una pressione costante: balzi, cambi di direzione, scivolata, reagisce sempre al top.

Giovanni, 47 anni, classifica 3.4
Uso da sempre le Solution Speed e solo perché sarebbe rischioso giocare con le Gel Nimbus. Vivo con le scarpe da running ai piedi e cerco soprattutto leggerezza e flessibilità. Gioco esclusivamente sulla terra rossa e sono bello leggero, sia come peso sia come movimenti, quindi resto con la mia Solution Speed, pur apprezzando stabilità e grip di questa Djoko.

Carlo, 22 anni, classifica 2.7
Mi piace l’aderenza col terreno, soprattutto quando gioco sul cemento e avverto un grip perfetto. Sul duro, devio avvertire una totale sicurezza perché se ti muovi veloce e spingi tanto, non puoi rischiare una storta o un cattivo appoggio. E poi la reattività: sento una forte presa del terreno e tanta energia che torna quando spingo per impattare la palla. Sensazioni? Forse, ma sono positivi, quindi va bene. Durano tanto, proteggono bene il piede ma senza avere la sensazione di calzare un moon boot.