Test Racchette

Yonex EZONE 100

Versione all-around della serie Ezone, creata con i giusti compromessi tra potenza e controllo, manovrabilità e stabilità, per un pubblico molto ampio. Comfort e facilità di gioco si fanno particolarmente apprezzare., meno le rotazioni spinte

di Staff Padel Magazine
8 giugno 2020

Lorenzo, 48 anni, classifica 3.2
Molto duttile, per questo piace fin dai primi colpi che escono facili, puliti, con un ottimo feeling. La palla manca un po’ di peso, soprattutto se si cerca di lavorarla tanto col top spin, però manovrabilità e pastosità dell’impatto permettono di trovare tante soluzioni. Piuttosto divertente.

Paolo, 34 anni, classifica 4.1
Wow, che meraviglia! Gioco benino perché ho una tecnica completa, abbastanza tradizionale, che mi viene comoda anche nei tanti doppi che frequento: mi riesce un po’ tutto, con swing belli lunghi e accompagnati: angolo stretto, back d’attacco, volée smorzata, insomma non è di quelle spin machine che vanno tanto di moda ma che fanno solo quello. A me piace variare, e con questa Ezone mi riesce alla grande.

Piero, 38 anni, classifica 3.1
Gioco piatto, mi appoggio ai colpi avversari, con i piedi dentro al campo e il back per svariare tra attacchi e cambi di ritmo: mi piacciono i telai versatili e maneggevoli come questa Ezone. Tra la 98 e la 100? Eh, scelta difficile. Nei giorni buoni la 98, in quelli cattivi...

Claudio, 40 anni, classifica 4.1
Come previsto, mi trovo decisamente meglio rispetto alla versione da 98 pollici perché ho0 sensazioni simili ma la muovo più facilmente e sbaglio meno. Perdo qualcosa in precisione? Mah, non è che miri le monetine nell’angolo.

Francesca, 30 anni, classifica 2.5
Gioco tutto piatto, d’incontro, in spinta, quindi mi piace che sia così manovrabile perché riesco ad appoggiarmi al colpo dell’avversaria e, al contempo, stabile all’impatto per non tirarla ovunque (anche se in termini di precisione, a 98 pollici è meglio).

Claudio, 34 anni, classifica 4.2
Sono un tipo regolare. Non un pallettaro, sia chiaro, nel senso che non mi metto due metri dietro la riga ad alzare pallonetti, ma cerco comunque di sbagliare poco. Come? Non cercando le righe. Non sono di quelli che col top spin provano a trovare angoli impossibili o che entrano a tutto braccio per cercare il winner; mi piace questa Ezone perché, così manovrabile, ci faccio tutto senza dover rischiare, mischiando le carte e difendendomi con una certa facilità, perché la muovi bene anche in recupero. Una racchetta facile, che però spinge con buona precisione. E se anche resto un mese senza giocare, appena la riprendo in mano non trovo particolari difficoltà.