Test Racchette

Head Graphene 360+ Speed Pro

La racchetta di Novak Djokovic nella sua versione più agonistica, dato il peso importante, la sensazione di massa sulla testa e uno schema di incordatura fitto da 18x20. Controllo e precisione sono ai massimi livelli, con la botta piatta e il back che si fanno decisamente preferire. Per scovare potenza serve un gran braccio. Telaio destinato ad agonisti di ottimo (ottimo) livello

di Staff Padel Magazine
8 giugno 2020

La nuova racchetta di Novak Djokovic vuole essere un mix di tradizione e modernismo, come si evince da alcune caratteristiche strutturali del telaio: lunghezza e ovale come da tradizione, peso di 310 grammi, tipico di telai di questo genere nella loro versione più agonistica, con un bilanciamento abbastanza arretrato (31,5 cm, anche se la distribuzione delle masse fa avvertire il peso abbastanza verso la testa), una rigidità piuttosto contenuta (62 RA), buon valore di inerzia (e quindi di attitudine alla spinta) e uno schema di incordatura molto fitto, quel 18x20 che ormai è diventato una rarità e che è forte indicazione di telaio destinato agli agonisti che cercano assoluto controllo. La costruzione è in graphene 360 (in quanto presente in tutta la zona dell’ovale) con le qualità del materiale che Head utilizza dal 2013 (il graphene è materiale leggerissimo ma molto resistente che consente, a parità di rigidezza dell’attrezzo, di diminuire il peso complessivo con una distribuzione più efficiente delle masse) combinate con le Spiral Fibers inserite sui lati (precisamente a ore 4 e 8) del telaio per una maggior flessibilità all’impatto.

Il primo impatto è tosto. È racchetta per giocatori agonisti dal braccio educato (e allenato): controllo e precisione sono di altissimo livello, ma il problema è definirli rispetto al vostro livello di gioco

Il primo impatto è quello che ci si aspetta: tosto, duro. È racchetta per giocatori agonisti dal braccio educato (e allenato): controllo e precisione sono di altissimo livello, il problema è definirli rispetto al vostro livello di gioco: il braccio spinge che è una meraviglia? Allora sono qualità uniche; mmh, il braccio non è da seconda categoria? Allora rischio che il controllo sia dato dal fatto che si gioca corto e leggero. Perché la potenza, sia chiaro, dovete mettercela voi. Certo, se il braccio sostiene, l’impatto è una goduria perché sembra di accompagnare la palla nel punto desiderato. La botta piatta e il back offrono una piacevolissima sensazione, col top spin esasperato farebbero fatica i pro. Con swing e impatti precisi, servizio e gioco di volo sono più che apprezzabili.

L’autovalutazione è un aspetto fondamentale perché parliamo di uno dei telai più agonistici del mercato; se le sensazioni sono positive ma il telaio è troppo demanding, va ricordato che la linea Speed è composta anche dai più accessibili modelli MP (300 grammi e schema di incordatura 16x19) e S (285 grammi e schema di incordatura 16x19).

A livello di look, il bianco è diventato predominante con piccoli inserti neri, al contrario della versione precedente.