Babolat Pure Drive VS
Test Palle

Head Tour

L’erede della ATP è una palla confortevole, che esalta controllo e sensibilità, prima ancora che potenza e spin. Sfrutta la tecnologia SmartOptik per una miglior visibilità (e si sporca poco) e la confezione è da prodotto premium level

di Staff Tennis Magazine
8 giugno 2020

Erede della ATP (il circuito pro ha firmato dal 2019 al 2024 un contratto con Dunlop), il modello Tour è confezionato in un tubo dall’estetica affascinante nella forma, in plastica e impreziosito dal color oro, quasi a voler evidenziare che si tratta del modello premium del brand austriaco. La palla sfrutta due tecnologie in particolare: la Encore per una maggior resistenza della palla (del 33% secondi i dati fornii dall’azienda) e la SmartOptik per una miglior visibilità, dettaglio non trascurabile quando si gioca la sera o comunque in condizioni di visibilità non ideali.

In passato, alcuni giocatori pro avevano criticato la ATP, in particolar modo Dominic Thiem: «Sono come sassi e non si riescono a controllare». Va detto che le forniture per i tornei pro sono selezionate rispetto a quanto si trova nei punti vendita (vale per tutti i brand) e, in ogni caso, questa Tour n0n pare avere questo problema. Tutt’altro: si tratta di una palla morbida e confortevole, consistente appena stappata ma che tende a rallentare abbastanza rapidamente la sua vivacità, al punto da assecondare controllo e tocchi di palla, di mantenere una certa sensibilità, ma anche di perdere in fase di spinta e soprattutto nell’accesso al top spin, effetto che richiede una palla molto viva. Il feltro, benché più compresso rispetto al modello XT, non la rende una palla così veloce e la perdita di pressione finisce col favorire la difesa rispetto all’attacco. Sulla terra umida, tirare un vincente può diventare un problema, così come manovrare il gioco con forti rotazioni. Meglio la soluzione piatta e decisa, generalmente utilizzata con maggior successo sulle superfici rapide.

La palla non perde invece troppa vivacità nel colore, non si sporca granché, aiutando il giocatore in termini di visibilità.