Violenza domestica: Paes condannato a risarcire l'ex compagna

ATTUALITÀ

28 febbraio 2022

Riccardo Bisti

Un tribunale indiano ha condannato Leander Paes a garantire un mantenimento mensile all'ex compagna Rhea Pillai, che nel 2014 lo aveva accusato di averle causato “violenze emotive e traumi”. Paes contestava il fatto che lei fosse ancora sposata all'inizio della loro relazione.

Il caso di Leander Paes non è paragonabile a quelli emersi negli ultimi mesi, con presunti protagonisti Alexander Zverev e Nikoloz Basilashvili. Nel loro caso, con il termine violenza privata si intendono abusi o eccessi di natura fisica nei confronti delle ex compagne. Tuttavia, in India ha avuto una certa risonanza la questione riguardante Paes. L'ex grande doppista indiano, classe 1973, è stato condannato dalla magistratura a risarcire l'ex compagna, la modella Rhea Pillai. A causa di una serie di negligenze del tennista, la donna potrà lasciare la loro abitazione condivisa e Paes sarà tenuto a pagarle l'affitto per una cifra mensile di 50.000 rupie (circa 600 euro), oltre a garantirle un mantenimento mensile fissato in 100.000 rupie (1.200 euro).

Come se non bastasse, Paes dovrà rifondere anche le spese legali oltre a occuparsi delle spese di mantenimento, istruzione e altre necessità della figlia avuta con la Pillai. La sentenza è arrivata dopo una battaglia legale iniziata sette anni fa, quando la donna ha intentato una causa contro Paes e suo padre Vace, appellandosi a una legge indiana sulla violenza domestica. I due hanno intrapreso una relazione nel 2003, hanno iniziato a vivere insieme nel 2005 e hanno messo al mondo una bambina nel 2006. A un certo punto si sono trasferiti una casa a Bandra, nei pressi di Mumbai, laddove si è stabilito anche il padre del tennista.

Prima di separarsi, la coppia Paes-Pillai aveva messo al mondo una figlia

A seguito della crisi coniugale, Paes aveva chiesto l'affidamento della figlia. In tutta risposta, la donna ha presentato un ricorso al tribunale sostenendo di essere stata vittima di violenza domestica. Sulla base delle testimonianze, i giudici ritengono provate le accuse di violenza economica ed emotiva. Per esempio, la donna sarebbe stata costretta a sostenere tutte le spese nonostante i guadagni del giocatore. Sembra che Paes non abbia smentito, ma si sia appellato a una questione di forma: i suoi avvocati sostenevano che la donna non fosse mantenibile, perché quando hanno iniziato a convivere era ancora vincolata da un precedente matrimonio (il divorzio si è concretizzato solo nel 2008).

Inoltre sosteneva di non essere a conoscenza dello stato civile della donna. Secondo il giudice è difficile crederci, inoltre era “innegabile l'esistenza della loro relazione al di là del processo di divorzio”. Per questa ragione, il tribunale ha scelto di dare ragione alla donna, pur tenendo conto che la carriera tennistica di Paes è quasi finita, dunque avrà l'obbligo di pagare l'affito soltanto se la donna dovesse lasciare la loro abitazione condivisa a Mumbai. Nella denuncia, la Pillai aveva sostenuto che la condotta dell'uomo le aveva causato “abusi verbali, emotivi ed economici che hanno provocato tremende violenze emotive e traumi”.

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