Parigi avrà un tetto sul Suzanne Lenglen dal 2024

ATTUALITÀ

3 giugno 2021

Riccardo Bisti

Lo studio di Dominique Perrault ha vinto il concorso per la realizzazione di un tetto sul secondo campo del Roland Garros. L'impianto sarà pronto nel 2024, in tempo per le Olimpiadi parigine. La copertura ricorderà le pieghe delle gonne indossate da Suzanne Lenglen.

Parigi ospiterà le Olimpiadi estive del 2024. Sarà un'occasione per ammodernare le strutture, e ne trarrà beneficio anche il Roland Garros. Lo scorso anno è stato inaugurato il tetto sul Philippe Chatrier, ma non finisce qui: in tempo per l'edizione 2024 sarà coperto anche il Suzanne Lenglen, secondo campo per importanza, inaugurato nel 1994. I francesi avevano indetto un concorso, vinto dallo studio di architettura Dominique Perrault, il cui progetto non si limita alla costruzione del tetto, ma a una struttura architettonica che tenga conto del paesaggio circostante.

Si tratterà di un tetto galleggiante sopra il campo: “L'intervento preserva l'integrità del volume esistente, definendo una struttura a forma di U” hanno fatto sapere. Il tetto avrà una parte fissa e una mobile in tela, e potrà aprirsi e chiudersi molto rapidamente. Il telo sarà un richiamo alle pieghe della gonna indossata da Suzanne Lenglen durante la sua carriera, disegnata da Jean Patou. La copertura di questo campo porterà il Roland Garros perfettamente in linea con gli altri Slam.

Ecco come si presenterà il Campo Suzanne Lenglen a partire dal 2024

In Australia hanno tre campi dotati di tetto, mentre sono due a testa a Wimbledon e Us Open. L'idea di coprire uno stadio all'aperto fu degli australiani, che nel 1988 dotarono l'allora Flinders Park di un campo centrale col tetto, salvo poi raddoppiare e triplicare. I troppi giorni di pioggia, uniti alle crescenti esigenze delle TV, hanno convinto inglesi e americani a fare altrettanto. A Parigi sono stati gli ultimi, ma hanno dovuto superare ostacoli maggiori: il Roland Garros si trova in un contesto ambientale particolare, con una serra al suo interno.

L'ammodernamento dell'impianto è stato ostacolato da alcune associazioni ambientaliste. La battaglia legale è stata lunga e vigorosa, ma alla fine la FFT l'ha spuntata. Adesso lo Chatrier è dotato del suo tetto, e l'imminente Olimpiade ha facilitato i progetti per la costruzione di un tetto anche sul Lenglen. La rapidità con cui quest'ultimo progetto è stato realizzato e approvato stride un po' con la realtà italiana, laddove il concorso per la copertura del Centrale del Foro Italico procede con una lentezza esasperante.

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