Olimpiadi: il numero 1 ATP di doppio... è ancora senza compagno!
Il curioso caso di Marcel Granollers: è appena diventato numero 1 ATP di doppio, ma non avrà il miglior compagno possibile a Parigi 2024. Gioca con un argentino, mentre Nadal e Alcaraz comporranno un Dream Team. “Vedremo chi mi assegneranno” dice il 38enne di Barcellona.
Tra le principali suggestioni del 2024 c'è la partecipazione di Rafael Nadal ai Giochi Olimpici, alimentata dal fatto che si giocheranno nel “suo” Roland Garros. Sarà certamente la sua ultima apparizione al torneo olimpico, nel quale vanta l'oro in singolare (2008) e in doppio (2016, con Marc Lopez). Molti spingono per una coppia da sogno con Carlos Alcaraz: l'idea piace agli appassionati e ai diretti interessati, e non sembrano esserci controindicazioni.
“Se non succederà nulla di strano, giocheremo – ha detto Nadal nei giorni scorsi – sarebbe bello giocare un torneo di preparazione per prendere confidenza”. Tutto bello, ma c'è un problema: la Spagna ha un numero 1 del mondo nella specialità. Marcel Granollers, ex numero 19 ATP in singolare che si è costruito una grande carriera insieme a Horacio Zeballos (insieme hanno giocato tre finali e quattro semifinali Slam). Giusto la scorsa settimana, i due hanno conquistato la vetta della classifica di specialità. Insomma, potrebbe essere un giocatore da medaglia.
Granollers ha fatto coppia con Nadal in Davis. Ma alle Olimpiadi ci sarà un certo Alcaraz...
“Carlos giocherà con Rafa, quindi bisognerà trovare un altro compagno. Parleremo con il capitano per vedere cosa ne pensa e stabilire la miglior coppia possibile” ha detto Granollers, che nell'edizione vincente del 2019 giocò due match in Davis in coppia con Nadal (mentre alle Olimpiadi ha giocato soltanto nel 2012). Numeri alla mano, il suo compagno potrebbe essere Alejandro Davidovich Fokina, n.33 ATP. Non ci sono tante opzioni, poiché ogni comitato olimpico può schierare un massimo di sei giocatori, per un massimo di quattro in singolare e due in doppio.
Per sua fortuna Granollers è ammesso di diritto, poiché i top-10 nella classifica di specialità sono schierati a prescindere (a patto che siano in buoni rapporti con le proprie istituzioni sportive). Tuttavia, “paga” il fatto di giocare con un argentino e quindi di non avere un connazionale come compagno fisso. C'è dunque il paradosso che il numero 1 del mondo dovrà accontentarsi di un compagno “ripiego”. È uno degli svantaggi nell'avere lo stesso passaporto di fenomeni come Nadal e Alcaraz...
