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MIAMI OPEN

Sinner-Berrettini, è il giorno del sorpasso?

Mentre Sinner era impegnato a battere un nervoso Kyrgios, Matteo Berrettini informava di essersi operato alla mano. Tempi di recupero (si spera brevi) ancora incerti. Se l'altoatesino batterà Cerundolo nei quarti a Miami, lo supererà nell'ATP Race. 

Riccardo Bisti
30 marzo 2022

La tempistica è casuale, ma suggestiona. Mentre Jannik Sinner era in campo contro Nick Kyrgios, Instagram accoglieva un post di Matteo Berrettini. Il romano informava di essersi operato alla mano destra, senza dare particolari indicazioni, se non il perfetto esito dell'intervento. Inevitabile pensare a un (temporaneo, s'intende) passaggio di consegne in vetta al tennis azzurro. Se è vero che Berrettini non rischia di essere superato da Sinner nel ranking ATP, almeno nel prossimo mese e mezzo (se ne può eventualmente parlare dopo Madrid), è certo che all'altoatesimo basterà superare Francisco Cerundolo nei quarti del Miami Open per firmare il sorpasso nell'ATP Race, la classifica che tiene conto dei soli punti conquistati nel 2022. Berrettini ne ha intascati 945 (di cui 720 con la semifinale a Melbourne), mentre Sinner sarebbe certo di arrivare a 980 con un piazzamento tra i primi quattro a Miami, laddove sta provando a confermare la finale giocata dodici mesi fa. Non sarebbe la prima volta che Sinner sta davanti a Berrettini nella Race (mentre non è mai accaduto nel Ranking ATP), ma la simbologia sarebbe notevole.

A maggior ragione dopo la grande prestazione contro Nick Kyrgios, un 7-6 6-3 che ha evidenziato le ragioni per cui Sinner può ambire a un futuro d'oro, e quelle per cui Kyrgios ha buttato via mezza carriera. L'azzurro era emerso dal baratro nei match contro Ruusuvuori e Carreno Busta, mentre l'australiano era stato perfetto contro Rublev e Fognini. Talmente in forma da convincere i bookmakers a darlo favorito. Dimenticavano un particolare: di Kyrgios non ci si può fidare, mentre Sinner è una cassaforte. Il match sarà ricordato per le scenate dell'australiano nei momenti chiave. Dopo un primo set giocato sul filo del rasoio (in cui ha avuto palle break in due dei primi tre turni di risposta), ha perso la concentrazione nei momenti chiave: sul 3-5 nel tie-break si è preso un penalty point per condotta antisportiva (aveva già avuto un avviso nel nono game per oscenità udibili). Sul punto successivo ha commesso doppio fallo, dando a Sinner il primo set.

All'altoatesimo basterà superare Francisco Cerundolo per firmare il sorpasso nell'ATP Race. Nel 2022, Berrettini ha intascato 945 punti (di cui 720 con la semifinale a Melbourne), mentre Sinner sarebbe certo di arrivare a 980.
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Le bizze di Nick Kyrgios durante il match contro Jannik Sinner

Non contento, al cambio di campo ha scaraventato ripetutamente la sua racchetta per terra. Inevitabile il penalty game, che ha permesso a Sinner di prendere un break in avvio di secondo set senza giocare. Senza farsi condizionare dall'ambiente, l'azzurro lo ha conservato fino alla fine, anzi, ha strappato il servizio a Kyrgios nell'ultimo game. “Da quello che ho capito, Kyrgios era un po' seccato per la velocità del campo – ha detto Jannik – aveva giocato sul centrale, che a suo dire è un po' più lento. Io ho provato a pensare a me stesso e credo che sia stata la scelta giusta”. Questa partita è stata un po' il simbolo delle difficoltà di Kyrgios: quando il match si fa complicato, fugge dalla battaglia e veste di nuovo i panni del personaggio ribelle e indisciplinato. Divertente per il pubblico, pessimo per lui. La partita ha offerto un discreto spettacolo, con tanti scambi al fulmicotone e Kyrgios che ha accettato di farsi un selfie con un ragazzino, oltre a regalare la sua racchetta fracassata a una donna che aveva una bandiera australiana. Uno show da cui Sinner non si è fatto coinvolgere, restando glaciale e concentrato.

“Credo che il primo set sia stato cruciale – dice Sinner – annullare un paio di palle break ha aumentato la mia fiducia. Non è facile giocare contro Kyrgios”. Vestito con gli stessi colori sociali dei Miami Dolphins (arancio e verde acqua), Sinner ha evitato di farsi coinvolgere dal clima da corrida creato dall'australiano, estremo tentativo per rimettere in piedi la partita dopo aver sbollito l'ira (non giustificata) verso il giudice di sedia Carlos Bernardes. Sul 4-3 nel secondo, l'australiano lo ha costretto un paio di volte sulla parità: lui ha risposto con tre ace, evitando di fronteggiare ulteriori palle break. È stato il punto esclamativo del match, la resa per Kyrgios. Adesso Sinner parte (stra)favorito contro Francisco Cerundolo (ore 21, diretta Sky Sport), clamoroso quartofinalista alla sua prima apparizione nel main draw di un Masters 1000. Piazzamento più che meritato in virtù dei successi contro Opelka, Monfils e un Tiafoe un po' acciaccato. In tutta onestà, non poteva chiedere di meglio.

Jannik Sinner ha impressionato per la sua freddezza: non si è mai fatto distrarre dalle sceneggiate del suo avversario

Sinner-Kyrgios ha anche offerto sprazzi di ottimo tennis

Non si può dire altrettanto per Berrettini, le cui tribolazioni post-Australian Open sembrano non avere fine. Dopo la bella cavalcata a Melbourne, ha giocato appena sei partite, vincendone tre. E ha raccolto due infortuni: ad Acapulco è tornato il problema agli addominali che lo aveva già tormentato nel 2021, mentre alla vigilia del Miami Open (e a tabellone già compilato) è emerso il misterioso guaio alla mano destra. Per adesso ha scelto il riserbo sull'entità dell'infortunio, limitandosi a frasi di circostanza, accompagnate da una foto che lo ritrae sorridente ma con il braccio destro avvolto in un tutore. “Io e il mio team abbiamo parlato con medici e specialisti, avendo effettuato tutti i controlli e gli accertamenti del caso, ci hanno consigliato di procedere con una piccola operazione per garantire un rapido e completo recupero. Oggi mi sono sottoposto all'operazione ed è andata molto bene. I medici e il mio team stanno già discutendo del programa per tornare in campo e appena avremo un quadro più chiaro vi fornirò maggiori aggiornamenti”. Nessuna indicazione sulla precisa entità dell'infortunio e del luogo del ricovero.

Secondo la Gazzetta dello Sport si tratta di un edema nei pressi del mignolo destro, e si ipotizza che l'intervento sia stato effettuato in Spagna (anche se ci sono tracce social che lo vedevano ancora a Miami nel weekend). La logistica conta poco, mentre c'è un pizzico di preoccupazione per i tempi di recupero: nessuna ipotesi, nessun indizio. Il fatto che abbia scelto di intervenire nel bel mezzo della stagione, a meno di due settimane dal torneo casalingo (per lui) di Monte Carlo, fa pensare che ci sia ragionevole ottimismo su un rapido recupero. Fosse stato un intervento più serio, con tempi di recupero importanti, chissà se avrebbe scelto di intervenire in un momento così denso di impegni. Ciò che conta è la salute, ed è importante ritrovare un Berrettini al 100%. Poco importa se non potrà giocare a Monte Carlo e magari difendere i 250 punti del titolo a Belgrado, con vista sui 600 conquistati a Madrid lo scorso anno. La classifica passa in secondo piano, perché a 26 anni (li compirà tra un paio di settimane) sta per entrare nella fase cruciale della sua carriera, quella del picco, ed è giusto curare un fisico già provato da qualche acciacco di troppo. Rimane il dispiacere degli appassionati, che però si possono distrarre con la crescita costante e impetuosa di Sinner. Un Sinner che ha messo la freccia.