Marc-Andrea Huesler, ex aspirante pilota che dà da mangiare ai gatti

CIRCUITO ATP

1 gennaio 2023

Riccardo Bisti

Lo svizzero ha rivelato una curiosa abitudine: porta sempre con sé un po' di cibo per gatti, pronto a sfamare i piccoli randagi. Si è portato a ridosso dei top-50: oggi gioca a tennis, da ragazzo sognava di pilotare gli aerei.

Il 2022 è stata una stagione importante per Marc Andrea Huesler: partito dalla 200esima posizione, ha vinto il suo primo titolo ATP (a Sofia), oltre ad aggiudicarsi due Challenger (Città del Messico e Aguascalientes) e partecipare ai suoi primi due Slam. Grazie a questi risultati si è portato a ridosso dei top-50 è diventato il numero 2 di un Paese – la Svizzera – che ha appena incassato il doloroso ritiro di Roger Federer, ma punta a restare protagonista.

Intanto hanno vinto la BJK Cup, e poi tra gli uomini sta arrivando il promettente Dominic Stricker. Huesler non è più giovanissimo (è classe 1996), ma si è inserito in un circolo virtuoso che ha reso i rossocrociati tra le nazioni favorite per la United Cup. “La cosa importante è restare se stessi – ha detto – non c'è motivo di sentirsi migliore di qualcun altro solo perché si è fatto qualcosa di buono nello sport. La vita nel circuito può portare a perdere di vista la realtà, perché si viaggia molto e si soggiorna in hotel di lusso”. Per mantenere i piedi per terra, lo svizzero ha una curiosa abitudine: porta sempre con sé un po' di cibo per gatti, che può tornargli utile quando trova qualche randagio.

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Marc-Andrea Huesler si è aggudicato il torneo ATP di Sofia

ASICS ROMA

“L'abitudine nasce quando frequentavo i tornei Challenger in luoghi remoti, dove capita di spostarsi a piedi. Girando vari quartieri ci sono sempre animali randagi in giro. Credo che sia importante provare gioia per le piccole cose della vita: amo molto i gatti, la mia famiglia ne ha alcuni, allora ho pensato che con un piccolo gesto avrei potuto rendere migliore la loro giornata”. In un'intervista con l'ATP, ha raccontato quale fosse la sua grande passione: da piccolo sognava di fare il pilota d'aereo.

Ancora oggi si diverte a giocare con un simulatore di volo, ma l'ambizione di ragazzino è ormai passata. “Avevo provato a vedere che tipo di percorso servisse per diventare un pilota, ma poi sono cresciuto e sono subentrati altri interessi. A un certo punto è stato chiaro che non sarebbe stata la mia strada, ma sono ancora un grande fan di voli e aerei”. In United Cup ha contribuito al 5-0 con cui la Svizzera ha battuto il Kazakhstan, battendo Skatov in singolare e poi vincendo il doppio misto insieme a Jil Teichmann. Tornerà in campo nella mattina italiana di lunedì nel match contro la Polonia, decisivo per la vittoria nel girone.