Fish e Bob Bryan pubblicizzano le scommesse: sospesi con la condizionale

ATTUALITÀ

29 novembre 2022

Riccardo Bisti

Il capitano della Davis americana e il suo secondo avevano pubblicizzato l'azienda di betting DraftKings, senza sapere che fosse una violazione del codice anti-corruzione. L'ITIA li ha multati di 10.000 dollari e sospesi per 4 mesi, ma non sconteranno la pena. 

Come se non bastassero le critiche ricevute per la gestione del match di Coppa Davis contro l'Italia, arrivano altri problemi per Mardy Fish. L'ex numero 7 del mondo (così come Bob Bryan, che lo aveva sostituito in panchina nella fase a gironi a Glasgow) è stato multato per 10.000 dollari e sospeso quattro mesi per aver pubblicato alcuni post legati al mondo delle scommesse. Come è noto, qualsiasi allusione al betting è vietata per gli addetti ai lavori.

Ne ha dato notizia l'International Tennis Integrity Agency, pur specificando il comportamento dei due. Entrambi hanno pienamente collaborato alle indagini e rimosso immediatamente i post incriminati. Proprio in virtù di questo, le sanzioni non saranno applicate: entreranno in vigore soltanto se dovessero commettere la stessa infrazione nel periodo della condizionale, scattato lo scorso 11 novembre. Significa che Fish potrà regolarmente sedersi sulla panchina Yankee nel primo weekend di febbraio, quando gli americani giocheranno in Uzbekistan. A chiarire i fatti è stato lo stesso Fish in una dichiarazione rilasciata ad Associated Press.

Nel 2022, Mardy Fish e Bob Bryan si sono alternati sulla panchina della Davis americana

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“Io e Bob abbiamo fatto un post promozionale di DraftKings durante lo Us Open, ma non sapevamo che non fosse consentito – ha detto – non appena lo abbiamo scoperto, ho cancellato i post e ho collaborato con l'ITIA". Essendo ancora coinvolti attivamente nel mondo del tennis, sia Fish che Bryan sono soggetti alle regole del Tennis Anti Corruption Program in merito ai rapporti con le agenzie di scommesse. Chiunque rientri nella giurisdizione ITIA non è autorzzato a “facilitare, incoraggiare e/o promuovere direttamente o indirettamente le scommesse sul tennis”. La federdennis americana ha rilasciato un comunicato piuttosto accomodante.

“Siamo a conoscenza della questione, sia Mardy che Bob hanno il nostro pieno sostegno – ha fatto sapere il portavoce USTA – come riconosciuto dall'ITIA, nessuno dei due sapeva di effettuare una violazione dei protocolli, e una volta che sono stati informati hanno collaborato pienamente per tutta la durata del processo. Entrambi hanno dedicato gran parte della loro vita nel rappresentare e sostenere il tennis statunitense, e siamo grati per il loro costante impegno nel far crescere il gioco in tutto il Paese”. Nata nel 2012, DraftKings è stata la prima azienda a offrire scommesse sportive negli Stati Uniti da quando, nel 2018, il gioco è stato legalizzato dopo un divieto che durava dal 1992.