Zero su dieci: Roma amara per l'Italdonne

ROMA

10 maggio 2022

Carlo Binder (Photo by Felice Calabrò)

Cadono le ultime due azzurre in gara: sfortuna per Jasmine Paolini, battuta dalla Teichmann ma vittima di un problema fisico. Lucia Bronzetti fa quel che può, ma prevale il talento di Camila Osorio. Tra qualificazioni e tabellone principale, abbiamo schierato dieci giocatrici: hanno perso tutte all'esordio.

Jasmine Paolini ha avuto l'onore di aprire la giornata sul Centrale del Foro Italico. Non c'era modo migliore per tornare a Roma dopo l’assenza dello scorso anno, per l’eroina della Billie Jean King Cup. Entrata in tabellone con pieni meriti classifica, la numero due italiana ha però un test molto complicato contro Jill Teichmann, reduce dalla semifinale a Madrid. La mancina svizzera nativa di Barcellona si presenta in grande forma, al suo best ranking (è oggi numero 29), sconfitta la settimana scorsa da Pegula ma forte di scalpi illustri quali Kvitova, Fernandez, Rybakina e Kalinina. Non è troppo continua, ma può produrre picchi di qualità elevatissima. Per questo, il 6-3 6-2 finale non sorprende più di tanto. In verità Jasmine è stata molto sfortunata, vittima di un problema fisico ad inizio del secondo set. E pensare che aveva iniziato bene, sicura al servizio e subito avanti di un break sul 2-1, confermato poi fino al 3-2.

Dal sesto game, tuttavia, La Teichmann ha preso a spingere e lavorare maggiormente il dritto, seguendolo spesso a rete. La svizzera ottiene quindi il controbreak (in un game in cui la Paolini era stata 30-0) e si ripete due game dopo, mentre non mostra più alcuna difficoltà in battuta, chiudendo il primo parziale con il punteggio di 6-3. Una piccola illusione di rientro nel primo gioco del secondo set, che Paolini tiene a zero. Tuttavia sembra già chiara la difficoltà fisica, evidenziata dall'ennesimo break subito a suon di errori. A quel punto, la toscana chiede l’intervento medico per un problema al ginocchio destro. Rientrata con una vistosa fasciatura, che sostanzialmente l’ha immobilizzata per un game, toglie il bendaggio in un misto di dolore e frustrazione e concede ancora uno sprazzo di lotta strenua sul 3-1, prima di cedere nuovamente il servizio. Nessuna difficoltà per Teichmann, che si limita a sbagliare poco e muovere la sua menomata avversaria. Ultimi ammirevoli sussulti di Paolini che arriva ai vantaggi sul 4-1 e tiene il suo servizio per il 5-2, prima di veder prevalere la svizzera in appena 80 minuti, con un severo 6-3 6-2.

ASICS ROMA

La prestazione di Jasmine Paolini è stata condizionata da un problema al ginocchio (Photo by Felice Calabrò)

HEAD

Le ultime speranze di portare un'italiana al secondo turno, dunque, si sono riversate su Lucia Bronzetti. La giovane riminese deve fronteggiare Camila Osorio, talentuosa colombiana ex top 40 e n.1 juniores, dotata di grande potenza e di un’ottima mano sulla palla corta. Il tema tattico è chiaro fin dai primi scambi: Osorio ha spesso variato l'altezza dei colpi, per poi ricercare il vincente soprattutto con il dritto; inoltre, tra le chiavi della sua vittoria, l’utilizzo sistematico di un'efficace smorzata. Di contro, Bronzetti cerca costantemente di spingere e comandare lo scambio con personalità, mettendo i piedi in campo e realizzando vincenti pregevoli o costringendo la colombiana all’errore in fase difensiva, laddove è meno efficace. In un match durissimo che ha sfiorato le due ore, entrambe non smentiscono la fama di grandi lottatrici; la giocatrice italiana, pur costretta spesso ad inseguire nel punteggio, può essere soddisfatta per i progressi mostrati, per la grande intensità del suo match, e per aver a lungo condotto le operazioni contrastando la maggiore potenza della sua avversaria. Il servizio non è stato un fattore della partita: nel primo set si sono visti quattro break nei primi sei game. Bronzetti, vistosamente emozionata, commette qualche errore ma salva due break point e sale 2-0; è poi costretta a cedere due servizi consecutivi, spesso aggredita di diritto sulla seconda, ma è brava a recuperare immediatamente per il 3-3.

Seguono quattro game comodi al servizio, qualche brivido per Bronzetti quando sul 5-5 risale con classe (e con l’ace) da 0-30. Allo scoccare dell'ora, ecco il tie-break. Specchio fedele dell’andamento della partita, dopo una sequenza iniziale di minibreak ottenuti e restituiti, il punto decisivo è sul 5-4 Osorio: al termine dello scambio più lungo del match, caratterizzato da ben due smorzate e sfiancanti rincorse, Bronzetti mette in rete il secondo recupero e consegna il set point a Osorio, che chiude il punto successivo con un bel vincente di rovescio. Meno equilibrato il secondo set, anche se il 6-3 finale non rende giustizia a una battaglia di oltre 45 minuti. Osorio scappa 3-0 e poi 4-1, anche se Bronzetti può recriminare per aver avuto piccole occasioni in tutti i game perduti, sia al servizio sia in risposta. Sul 4-2, la riminese è ancora brava e tenace a recuperare il break, ma nel game successivo commette due errori e cede nuovamente il servizio. Nessuna esitazione invece per Osorio nel gioco decisivo: sul 30-15 sfodera ancora una gran bella smorzata, prima di chiudere con sicurezza con un rovescio incrociato, assicurandosi un secondo turno di prestigio contro Vika Azarenka. L'esperienza romana dell'Italia al femminile è stata disastrosa: tra qualificazioni e main draw non abbiamo raccolto neanche una vittoria, con 0 vittorie e 10 sconfitte, equamente suddivise tra i due tabelloni. Lo stati di salute del nostro tennis in gonnella non è così disastroso, ma è chiaro che sia un momento difficile. Le tracce di una ripresa ci sono, ma è necessario avere ancora pazienza.