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VERSO LO US OPEN

Us Open: "Non toccateci la sessione serale!"

Le recenti polemiche sugli folli orari di alcuni match non avranno alcuna influenza sullo Us Open. A New York rimarrà la sessione serale con due incontri dalle 19. “Non anticiperemo l'orario d'inizio perché i newyorkesi faticano ad arrivare prima di quell'ora”.

Riccardo Bisti
20 agosto 2023

Sarà pur vero che le sessioni notturne possono condizionare il recupero psicofisico dei giocatori, ma è altrettanto vero che hanno un fascino unico. Specie se si giocano nel giusto contesto. Lo sa bene Stacey Allaster, direttrice dello Us Open. In una conferenza stampa pre-torneo le hanno chiesto delle polemiche maturate a Montreal, quando il match tra Elena Rybakina e Daria Kasatkina era terminato alle 3 di notte. Qualcuno ha addirittura ipotizzato l'istituzione di un coprifuoco per evitare orari eccessivi: di sicuro non accadrà allo Us Open. La sessione serale non subirà alcuna modifica, con due match (un maschile e un femminile) a partire dalle 19 locali, con tutte le conseguenze del caso. La Allaster ha citato diverse ragioni per spiegare la scelta: per esempio, anticipare i match di un'ora (con inizio alle 18) creerebbe un sovraffollamento tra il pubblico della sessione diurna e quello della sessione serale. Inoltre non è prevista alcuna riduzione dei match serali.

“New York è la città che non dorme mai, e il clima elettrico delle nostre sessioni serali distingue lo Us Open dagli altri Major”. In realtà anche l'Australian Open utilizza lo stesso format, ma è vero che la Night Session di New York ha un fascino tutto particolare. “Al termine di ogni edizione ci sediamo a riflettere su tutto quello che è emerso – dice la Allaster – ed è chiaro che i match notturni sono stati attentamente valutati. Abbiamo verificato l'orario d'inizio di ciascun match. Iniziare alle 18? Non è una possibilità perché è difficile, per i newyorkesi, arrivare prima delle 19. E poi potrebbe esserci una coincidenza con la sessione diurna. Abbiamo anche parlato di ridurre il serale a una sola partita, ma riteniamo che non sia corretto nei confronti del nostro pubblico”. La strategia di un solo match serale è adottata dal Roland Garros, che peraltro quest'anno ha anticipato l'orario d'inizio. Ma a Parigi c'è un serio problema legato ai trasporti pubblici, e i francesi hanno abitudini diverse rispetto agli americani.

«Vi possiamo dire, dopo aver parlato con gli atleti, che non c'è nulla come un match serale sull'Arthur Ashe. Si vivono alcuni dei momenti più memorabili per un tennista» 
Stacey Allaster
ASICS ROMA

Va poi detto che diversi giocatori amano l'atmosfera delle sessioni serali. Per una Rybakina che si è pesantemente lamentata, c'è un Carlos Alcaraz che ricorda con affetto il match più iconico della passata edizione, le 5 ore e 15 minuti impiegate per battere Jannik Sinner. Il match terminò alle 2.50. “Questo torneo è fantastico – disse Alcaraz – il pubblico è eccezionale, il migliore del mondo. L'energia che ho ricevuto in questo posto alle 3 di notte è stata incredibile. In altri tornei, in altri posti, tutti sarebbero tornati a casa. Qui invece restano a sostenerci. È stato incredibile”. Bisogna poi aggiunere che orari così estremi possono accadere, certo, ma non sono certo la regolarità. Il tema principale è un altro: garantire ai giocatori un adeguato recupero prima del match successivo. In questo senso gli Slam sono avvantaggiati, poiché si gioca a giorni alternati.

“Una delle peculiarità del tennis è l'incertezza sull'inizio e la fine delle partite – continua la Allaster – c'è grande imprevedibilità: a volte una partita può essere breve oppure durare cinque ore. Per adesso restiamo con due match serali, ma continuiamo a monitorare il tutto. Fino a quando le cose resteranno così, credo che continueremo a vivere emozioni fino a tarda notte. Ma vi possiamo dire, dopo aver parlato con gli atleti, che non c'è nulla come un match serale sull'Arthur Ashe. Si vivono alcuni dei momenti più memorabili per un tennista”. Un altro vantaggio degli Slam (ormai tutti) è la presenza di un tetto retrattile, che garantisce un regolare svolgimento degli incontri a prescindere dalle condizioni meteo. A New York, per esempio, non sarebbe mai accaduto – come a Montreal – che Liudmila Samsonova fosse costretta a giocare semifinale e finale nello stesso giorno, di fatto azzerando lo spettacolo nel match clou.

Maria Sharapova ha vinto 22 dei 24 match giocati di sera allo Us Open. Aveva vinto i primi 22, poi ha perso contro la Suarez Navarro nel 2018 e contro Serena nel 2019

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“Capisco benissimo che gli appassionati amino vedere le partite di sera in un contesto così elettrizzante – ammette Coco Gauff – e credo che negli Slam sia effettivamente gestibile, perché c'è un giorno di spazio tra le partite. Ma nei tornei del tour, specie quelli che non sono combined, le partite dovrebbero essere distribuite su più campi, con un maggiore equilibrio”. Sul tema è intervenuto anche Novak Djokovic, la cui carriera ha spesso vissuto l'epica in piena notte. Nole ha l'esperienza necessaria per comprendere le ragioni di questa tendenza. “Mi è capitato di sperimentare partite del genere. Non regolarmente, ma di tanto in tanto. Però è vero che diversi tornei stanno introducendo sessioni serali che prima non esistevano. I tornei cercano di massimizzare i profitti vendendo biglietti per due sessioni separate, mentre prima c'era una sessione completa. Forse non è l'ideale per i giocatori, ma bisogna anche trovare il giusto equilibrio per soddisfare i tifosi. I tornei cercano soltanto maggiori profitti e guadagni”.

Frecciata al sistema ATP, che deve costantemente trovare un compromesso tra gli interessi dei giocatori e quelli dei tornei, mentre la sua PTPA si propone di difendere esclusivamente i tennisti. Tuttavia, Djokovic si unisce all'opinione comune secondo cui la sessione serale dello Us Open ha un sapore speciale. “È più divertente, la gente esulta di più e quelle di New York sono le nottate pù famose del tennis”. Da buon sindacalista, tuttavia, ha aggiunto che certi orari non possono diventare la regolarità. A suo dire, non è corretto che un giocatore debba aspettare tutto il giorno prima della sua partita. “Per noi può essere un problema. Questo avviene perchè c'è una pausa tra la sessione diurna e quella serale”. Il tema è interessante, ma è difficile individuare una soluzione che accontenti tutti. Negli Slam, tutto sommato, va bene così. Nei tornei del circuito, in effetti, qualche aggiustamento sarebbe opportuno. Chissà se troveranno il modo di mettersi d'accordo.