The Club: Bola Padel Roma
ONE PHOTO, ONE STORY

Semplicemente Tennis Girl

La curiosa storia della celebre foto in cui la tennista alza maliziosamente il gonnellino. Scattata nel 1976, ebbe un successo faraonico quando fu venduta come poster: la modella era fidanzata col fotografo, ma non ha mai ricevuto un centesimo. Oggi fa l'illustratrice mentre lui è morto in povertà. Tra parodie e accuse di falso, una vicenda che appassiona ancora oggi.

Riccardo Bisti
24 dicembre 2020

Non esiste appassionato che non abbia visto questa foto. Un'affascinante ragazza bionda, con una racchetta in mano, si avvicina alla rete per raccogliere le palline. Scena comune, non fosse che si solleva la gonna e viene ritratta senza intimo. L'immagine fu inserita per la prima volta nel Calendario Athena del 1977, realizzato per celebrare i 25 anni dell'ascesa al trono della Regina Elisabetta. Curiosamente, quell'anno Virginia Wade avrebbe vinto Wimbledon, ultima donna britannica a riuscirci. Il boom vero e proprio, tuttavia, risale all'anno dopo. L'immagine fu venduta come poster alla modica cifra di due sterline. Risultato: 2 milioni di copie vendute. Athena è poi fallita nel 1995, ma l'immagine ha mantenuto la sua popolarità. Ancora oggi la si può trovare tramite diversi rivenditori, Amazon su tutti.

Eppure, nonostante l'immensa popolarità, la foto conserva ancora un alone di mistero. Come fu realizzata? Perché? Soprattutto, chi era la misteriosa ragazza? Per anni, gli appassionati hanno cercato di capire chi fosse. Tutte le ipotesi erano sbagliate: semplicemente, il fotografo Martin Elliott scelse come modella la sua fidanzata di allora, una ragazza di 18 anni di nome Fiona Butler. La foto è stata scattata sui campi dell'Università di Birmingham (all'epoca facenti parte dell'Edgbaston Lawn Tennis Club) e – pensate un po' – la Butler non giocava a tennis. Per questo, dovette cercare tutto l'occorrente: abito, racchetta e scarpe. Racchetta e abito (cucito a mano) le furono gentilmente prestati da un'amica di nome Carol Knotts, mentre le scarpe erano quelle del padre. Ancor più clamoroso, le palline appartenevano... al cane, che le utilizzava per giocare.

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Tra le misure principali, la vendita di pacchetti da 1 a 6 biglietti, in modo da favorire il distanziamento. L'idea è che ciascun gruppo di spettatori abbia meno contatti possibili con gli altri. I biglietti saranno interamente digitali, sia per ridurre i contatti che per favorire il tracciamento degli spostamenti.
Ancora oggi, la foto della Butler è considerata un "incubo" per le femministe

L'immagine ebbe un successo tale che molti fotografi hanno provato a imitarla, utilizzando atleti professionisti e cercando di ripetere la scena. Quando poi vengono realizzate addirittura delle parodie, beh, significa che il successo è globale. Esiste persino un'immagine di Pat Cash in posa come la Butler. Un'altra imitazione molto popolare è quella della famosa cantante Kylie Minogue, finita addirittura in copertina su GQ. I diritti legati a questa immagine hanno fruttato a Elliott la bellezza di 250.000 sterline, poiché cedette la foto ad Athena ma mantenne i diritti d'immagine, che oggi vengono intascati dalla vedova. Cifre importanti, ma per ogni cosa esiste un rovescio della medaglia. Tennis Girl, per lui, ha rappresentato un ostacolo alla sua carriera. Giornali, editori e potenziali datori di lavoro erano riluttanti a contattarlo perché avevano timore per i prezzi. Non c'è stato il lieto fine: Elliott è morto di cancro nel 2010, mentre versava in condizioni economiche disastrose.

L'immagine è stata una fonte di guadagno anche per l'amica della Butler: nel giorno della finale femminile di Wimbledon 2014 tra Petra Kvitova ed Eugenie Bouchard, la Knotts ha messo all'asta l'abito e la racchetta utilizzate allora, intascando 15.000 sterline per l'abito e una cifra tra le 1.000 e le 2.000 per la racchetta. Curiosamente, l'unica a non guadagnare niente è stata l'improvvisata modella. Tuttavia, può ritenersi ugualmente soddisfatta: la relazione con Elliott è terminata tre anni dopo, ha sposato un milionario di nome Walker, ha messo al mondo tre figlio e oggi lavora come illustratrice freelance per una casa editrice. Le è capitato spesso di parlare di quella foto. “All'epoca ero giovane e ingenua, dunque non ho ricevuto neanche un centesimo. E pensare che si tratta di una delle foto più vendute al mondo. Ma ogni volta che la guardo non posso fare a meno di sorridere, perché mi ricorda anni spensierati e felici".

Peter Atkinson è convinto che la ragazza in foto non sia Fiona Butler, bensì la sua ex moglie
La foto è talmente popolare da essere stata oggetto di un documentario su ESPN

Sicuramente le avrà fatto piacere il riconoscimento dello scultore Ben Dirney: nel 2011 fu incaricato di realizzare una statua della Tennis Girl, e come modella scelse la stessa Butler, ormai ultra 50enne. “È fantastico perché ha mantenuto la stessa forma di allora – disse – abbiamo realizzato un calco in gesso e da lì è partita la realizzazione. A parte alcune modifiche fisiologiche, la scultura non è molto diversa dall'originale". Realizzata in fibra di vetro e ricoperta con vernice dorata, oggi la statua viene esposta in diverse gallerie del Regno Unito. Impressiona come l'immagine abbia saputo resistere all'usura del tempo e ai cambiamenti della società. Eppure è ancora oggetto di polemiche: nel 2018 era stata utilizzata per una pubblicità di un marchio di biscotti da tè, in cui la tennista nascondeva il biscotto sotto la gonna.

La foto è stata definita irresponsabile e degradante per la dignità femminile: per questo è stata bandita, nonostante abbiano cercato di spiegare che il biscotto era nascosto laddove solitamente le donne mettono la palla per giocare la seconda di servizio. Ma se da un lato c'è chi polemizza, dall'altro c'è chi vorrebbe appropriarsene. Qualche anno fa, il britannico Peter Atkinson ha messo in dubbio il fatto che la ragazza ritratta nella foto fosse davvero la Butler, bensì la sua ex moglie. Come prove a supporto, due immagini: da una parte il famoso scatto, dall'altra una foto datata 1974 con una scena piuttosto simile. Difficile capire quale sia la realtà: forse Atkinson si è sbagliato sulla data, oppure Elliott aveva realizzato una versione ancora precedente, una sorta di bozza. Secondo Atkinson, poco prima della sua morte, il fotografo voleva confessare e stava per rilasciare una dichiarazione scritta, ma non ha avuto il tempo. Per questo, è improbabile che il mistero verrà mai svelato. Se volete vedere lo scatto originale, oltre ad abito e racchetta, li potete trovare nel Museo di Wimbledon.