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STATISTICA PERDENTE

Roger Federer e quel vizio che non passa mai

Il match contro Nikoloz Basilashvili ha sancito la 23esima sconfitta di Federer dopo aver avuto matchpoint a favore. Una tendenza che ne ha condizionato il palmares: il KO contro il georgiano non fa male, ma riapre vecchie ferite. Ed evidenzia un certo svantaggio nei confronti di Nadal e – soprattutto – Djokovic.

Riccardo Bisti
12 marzo 2021

Vita nuova, abitudini vecchie. Il ritorno di Roger Federer ha riportato a galla una caratteristica che ha avuto un (grande) peso negativo nella sua carriera: perdere partite che avrebbe potuto (dovuto?) vincere. Intendiamoci: la sconfitta contro Nikoloz Basilashvili è tra le meno dolorose della sua fantastica carriera, ma i numeri non tradiscono: da una parte gli hanno regalato un record dopo l'altro, dall'altra evidenziano una certa fragilità quando il match diventa bagarre. Anni fa, un gruppo di studiosi aveva analizzato i match del circuito ATP tra il 1990 e il 2011 (un malloppo di oltre 60.000 partite), ed era emerso che lo svizzero era stato il giocatore ad aver perso più partite (ben 24) pur avendo vinto più punti dell'avversario. Perché nel tennis, si sa, può succedere anche questo. Più recente una statistica pubblicata dal guru Craig O'Shannessy, in cui era emerso che Federer era il giocatore ad aver ottenuto – in media – più punti nelle sconfitte. Con il 47,60% di punti raccolti nelle 260 sconfitte prese in considerazione, superava Krajicek, Raonic Martin, Sampras e Karlovic, gli unici sopra il 47%.

Insomma: salvo un colpo di coda nel biennio 2017-2018, i numeri dicono che lo svizzero ha la tendenza a perdere quando il match va in lotta e termina al fotofinish. Contro Basilashvili ha raccolto soltanto il 45,5% dei punti (98-90) in virtù di un secondo set perso 6-1, ma il match di Doha ha aggiornato un'altra triste statistica: è stata la 23esima sconfitta dopo aver avuto almeno un matchpoint a favore. Una percentuale dell'8,45% su un totale 272. Troppo alta per essere casuale. Chissà se Federer ci ha pensato quando si è trovato avanti 5-4 al terzo e 30-40 sul servizio di Basilashvili. Il georgiano si è presentato a rete con un dritto a uscire, costringendolo a tirare un passante da fuori dal campo. Forse avrebbe potuto tentare il lob, o un colpo di contenimento: Basilashvili non è certo uno specialista del gioco di volo. Invece ha cercato il vincente lungolinea, e la palla è volata via nonostante la correzione del nastro. Meno di dieci minuti dopo, la sua avventura a Doha era da declinare al passato.

ASICS ROMA
Certe sconfitte pesano ancora come macigni. La più dolorosa è certamente la finale di Wimbledon 2019 contro Djokovic, quell'8-7 e 40-15 che ancora alimenta gli incubi dei suoi tifosi.
La crudele carrellata delle partite perse da Roger Federer dopo aver avuto matchpoint a favore (2000-2004)

Ci si domanda se la carriera dello svizzero sarebbe stata diversa, o migliore, se avesse vinto alcune di queste 23 partite. La risposta è sì, maledettamente sì. Come detto, la sconfitta contro Basilashvili non fa male. Federer si è presentato in Qatar per testare la sua condizione, senza pensare al risultato, e ha capito di aver bisogno di allenarsi ancora. Per questo, non giocherà a Dubai. Al contrario, certe sconfitte del passato pesano come macigni. La più dolorosa è certamente la finale di Wimbledon 2019 contro Djokovic, quell'8-7 e 40-15 che ancora alimenta gli incubi dei suoi tifosi. Contro il serbo ha anche perso due semifinali consecutive dello Us Open dopo aver avuto matchpoint, nel 2010 e nel 2011. Famosa la seconda situazione, un 5-3 40-15 al quinto con il primo matchpoint annullato da una folle risposta del serbo. C'è da credere che in almeno una delle due occasioni avrebbe vinto il torneo. Sommandola a Wimbledon 2019, oggi avrebbe in tasca due Slam in più, e molte più argomentazioni nella battaglia a suon di numeri con Djokovic e Nadal. Ma ci sono state altre sconfitte particolarmente dolorose.

Se quella con più matchpoint sciupati risale a Parigi Bercy 2010 (cinque bruciati, contro Gael Monfils), probabilmente Federer rigiocherebbe la semifinale dell'Australian Open 2005 contro Marat Safin (non avrebbe mai perso la finale contro Hewitt...), e – soprattutto – la finale di Roma 2006 contro Nadal. Quel match ha segnato in modo cruciale la loro rivalità per almeno dieci anni, fino a quando King Roger ha rovesciato l'inerzia, vincendo la finale dell'Australian Open 2017, rimontando da uno svantaggio di 3-1 al quinto. La sconfitta contro Basilashvili lo ha riportato in passivo, poiché Federer ha anche vinto 22 partite dopo essere stato a un punto dal KO. In due occasioni ha cancellato la bellezza di 7 matchpoint (con Draper a Cincinnati 2004 e con Sandgren all'Australian Open 2020). Tuttavia, il peso specifico delle vittorie non compensa quello delle sconfitte. Basti ricordare che, nelle 22 occasioni in cui l'ha scampata, soltanto 6 volte ha finito col vincere il torneo: ATP Finals 2003 e 2006, Dubai 2005, Halle 2006, Shanghai 2014 e Miami 2017. Tornei importanti, ma solo i due Masters fanno la differenza nel suo palmares. Tra l'altro, le due vittorie al Masters arrivarono nel round robin, quando non c'era lo spettro dell'eliminazione immediata.

Avesse battuto Safin a Melbourne 2005, difficilmente Federer avrebbe perso la finale contro Hewitt
Seconda parte della triste carrellata, comprendente gli episodi tra il 2005 e il 2010

Al contrario, i numeri di Rafael Nadal e Novak Djokovic sono decisamente migliori: lo spagnolo vanta un bilancio di 14-8 in questa speciale graduatoria, che peraltro non influisce in modo particolare sul suo palmares: non ci sono né vittorie né sconfitte clamorose, con l'episodio più importante che riguarda Roma 2006. Sono invece straordinari i numeri di Novak Djokovic: il serbo ha perso appena tre partite dopo aver avuto un matchpoint (Rotterdam 2007 con Youzhny, Madrid 2009 con Nadal – che però non vinse il torneo – e Queen's 2018 contro Cilic).

Al contrario, per 13 volte ha vinto dopo aver annullato matchpoint. E sappiamo quanto pesino nel suo palmares alcuni comeback. Talvolta i numeri non raccontano tutto, e non c'è dubbio che debbano essere interpretati: tuttavia, il match di Doha ha ricordato la vecchia tendenza di Roger Federer, il suo storico punto debole, riaccendendo un tema che sembrava sopito: fosse stato più cinico, oggi avrebbe un palmares ancora più ricco, probabilmente irraggiungibile. Ma ognuno ha le sue fragilità.

PARTITE PERSE CON MATCHPOINT A FAVORE (23)

2021 Doha, QF Basilashvili 6-3 1-6 5-7 (1MP)
2019 Wimbledon, F Djokovic 6-7(6) 6-1 6-7(4) 6-4 12-13(3) (2MP)
2019 Madrid, QF Thiem 6-3 6-7 4-6 (2MP)
2018 Wimbledon, QF Anderson 6-2 7-6 5-7 4-6 11-13 (1MP)
2018 Indian Wells F Del Potro 4–6, 7–6(8), 6–7(2) (3MP)
2017 Stoccarda R16 Haas 6–2, 6–7(8), 4–6 (1MP)
2017 Dubai R16 Donskoy 6–3, 6–7(7), 6–7(5) (3MP)
2016 Stoccarda SF Thiem 6–3, 6–7(7), 4–6 (2MP)
2015 Madrid R32 Kyrgios 7–6(2), 6–7(5), 6–7(12) (2MP)
2014 Roma R32 Chardy 6–1, 3–6, 6–7(6) (1MP)
2013 Dubai SF Berdych 6–3, 6–7(8), 4–6 (3MP)
2011 US Open SF Djokovic 7–6(7), 6–4, 3–6, 2–6, 5–7 (2MP)
2010 Parigi Bercy SF Monfils 6–7(7), 7–6(1), 6–7(4) (5MP)
2010 US Open SF Djokovic 7–5, 1–6, 7–5, 2–6, 5–7 (2MP)
2010 Miami R16 Berdych 4–6, 7–6(3), 6–7(6) (1MP)
2010 Indian Wells R32 Baghdatis 7–5, 5–7, 6–7(4) (3MP)
2006 Roma F Nadal 7–6(0), 6–7(5), 4–6, 6–2, 6–7(5) (2MP)
2005 Monte Carlo QF Gasquet 7–6(1), 2–6, 6–7(8) (3MP)
2005 Aus Open SF Safin 7–5, 4–6, 7–5, 6–7(6), 7–9 (1MP)
2003 Miami QF Costa 6–7(4), 6–4, 6–7(7) (3MP)
2002 Aus Open R16 Haas 6–7(3), 6–4, 6–3, 4–6, 6–8 (1MP)
2001 Halle QF Rafter 6–4, 6–7(6), 6–7(4) (1MP)
2000 Vienna SF Henman 6–2, 6–7(4), 3–6 (2MP)



PARTITE VINTE CON MATCHPOINT A SFAVORE (22)

2020 Australian Open, QF Sandgren 6-3 2-6 2-6 7-6(8) 6-3 (7MP)
2019 Roma, R16 Coric 2-6 6-4 7-6(7) (2MP)
2019 Madrid, R16 Monfils 6-0 4-6 7-6(3) (2MP)
2018 Halle, R16 Paire 6-3 3-6 7-6(7) (2MP)
2017 Miami, QF Berdych 6–2, 3–6, 7–6(6) (2MP)
2016 Wimbledon, QF Cilic 6–7(4), 4–6, 6–3, 7–6(9), 6–3 (3MP)
2014 ATP Finals, SF Wawrinka 4–6, 7–5, 7–6(6) (4MP)
2014 Shanghai, R32 Mayer 7–5, 3–6, 7–6(7) (5MP)
2014 US Open, QF Monfils 4–6, 3–6, 6–4, 7–5, 6–2 (2MP)
2011 Madrid, R32 López 7–6(13), 6–7(1), 7–6(7) (1MP)
2006 ATP Finals, RR Roddick 4–6, 7–6(8), 6–4 (3MP)
2006 Halle, QF Rochus 6–7(2), 7–6(9), 7–6(5) (4MP)
2005 Dubai, R16 Ferrero 4–6, 6–3, 7–6(6) (2MP)
2003 ATP Finals, RR Agassi 6–7(3), 6–3, 7–6(7) (2MP)
2003 Parigi Bercy, R16 Verkerk 6–7(3), 7–6(12), 7–6(6) (4MP)
2003 Cincinnati, R64 Draper 4–6, 6–3, 7–6(10) (7MP)
2001 Vienna, R32 Massú 4–6, 7–6(8), 6–4 (3MP)
2001 Miami, R16 Johansson 7–6(3), 5–7, 7–6(7) (1MP)
2000 Basilea, SF Hewitt 6–4, 5–7, 7–6(6) (2MP)
2000 Us Open, 1T Wessels 4-6 4-6 6-3 7-5 3-4 rit. (1MP)
2000 Marsiglia, QF Ljubicic 6–2, 3–6, 7–6(5) (2MP)
1999 Rotterdam, R32 Raoux 6–7(4), 7–5, 7–6(3) (2MP)