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ROLAND GARROS

Quell'incredibile secondo set di Sinner

Un problema al ginocchio blocca Sinner per alcuni tratti del match contro Mackenzie McDonald: l'americano vola 5-2 e 40-0 nel secondo set, sciupa 11 setpoint e poi cede contro un azzurro testardamente attaccato alla partita. Jannik vince in tre set e centra gli ottavi per il terzo anno di fila: adesso c'è Rublev.

Diego Tripodi
28 maggio 2022

Mackenzie McDonald, l’americano dal nome più americano del pianeta ma dai tratti asiatici (viste le origini un po' cinesi e un po' scozzesi), numero 60 ATP, evocava dolci ricordi a Jannik Sinner: ad inizio agosto l'aveva battuto in finale a Washington, aggiudicandosi il suo primo ATP 500. Nonostante la vittoria, Jannik aveva faticato parecchio, perdendo il secondo set e facendosi recuperare nel terzo. Il terzo turno del Roland Garrosè stato ben diverso, a cominciare dal pubblico: a Washington era a favore dello statunitense, mentre sul Simonne Mathieu di Parigi è stato Jannik il più tifato. Partiva favorito l’altoatesino, sia per la netta superiorità dei fondamentali, sia per la maggiore dimestichezza con la terra battuta. Sinner entra però in campo con una fasciatura sotto il ginocchio sinistro, non una buona notizia dato il recente momentaccio fisico degli italiani (su tutti Berrettini: lo ha confermato anche in uno spot pubblicitario, in cui afferma che si gode il Roland Garros da casa). Nonostante il problema fisico, in avvio Jannik si muove bene e sembra sentire la palla molto meglio rispetto al secondo turno (vinto in quattro set contro il modesto Carballes Baena).

McDonald soffre la profondità di Sinner e cerca di accorciare gli scambi, incappando spesso in errori banali. Il break arriva nel sesto game con un ottimo passante di Jannik, che è subito bravo ad annullare la palla del contro-break e a chiudere il primo set 6-3. Ottimo primo set di Sinner, con buone scelte tattiche e variazioni al servizio (82% di punti vinti con la prima contro il 56% de suo avversario). Il secondo set non sembra così diverso dal primo: nel quinto game Sinner ha tre chances per portarsi 3-2 ma Mcdonald è bravo ad annullarle con un paio di prime di servizio. Improvvisamente, le cose cambiano: Sinner appare piantato sulle gambe, sbaglia più volte di dritto e regala al suo avversario il break del 4-2. Un calo fisico così improvviso suscita dubbi sulla fasciatura sotto al ginocchio, e l’arrivo del fisioterapista non può che confermarli: sembra dirgli “non posso fare molto, devi convivere con questo dolore”. Jannik si blocca e un parziale di 13 punti a 2 consente a Mcdonald di portarsi 5-2 e 0-40. Sinner ha bisogno di accorciare i tempi e, anche a causa dello scarso coraggio del suo avversario, riesce ad annullare 5 set point e tenere la battuta.

«L'ecografia non ha evidenziato niente di grave: entro un paio di giorni non dovrei più avvertire dolore» 
Jannik Sinner
ASICS ROMA

Le fasi salienti del match tra Jannik Sinner e Mackenzie McDonald

Nel game successivo McDonald ha l’occasione di servire per il set, ma se prima gli era mancato il coraggio, adesso sembra addirittura bloccato: dopo 26 incredibili punti (su tutti un magico lob dell’italiano) e altri 6 set point annullati, Sinner si riporta on serve. Grazie alla prima di servizio impatta sul 5-5, raccogliendo tutta l’approvazione di coach Simone Vagnozzi. Il ginocchio pare star meglio, ma McDonald si muove molto più rapidamente rispetto al primo set, costringendo Sinner a mettere i piedi in campo per conquistarsi il punto. Dopo due rapidi game si va al tie-break: Mcdonald lotta ma Sinner pare essere tornato quello del primo set, e grazie ad un’ottima prima chiude 8-6 un incredibile secondo set da 94 minuti in cui ha annullato ben 11 set point, evocando un nobile precedente: nel 1976 Adriano Panatta annullò 11 match point a Warwick al primo turno degli Internazionali di Roma (gli unici vinti dal fenomeno romano).

Questi sono “solo” 11 set point, ma chissà che la statistica non porti bene a Jannik. Nel terzo set McDonald dà la sensazione di aver tirato i remi in barca e Sinner si porta subito sul 3-0, riuscendo a gestire le energie e chiudendo agevolmente con il punteggio finale di 6-3 7-6 6-3. Da segnalare un bellissimo dropshot di dritto nel game in cui serve per il match, colpo che gioca sempre più spesso, ma che ancora non riesce ad effettuare con la giusta continuità; servizio e gioco al volo invece hanno funzionato bene (75% di punti vinti a rete). Nell’intervista post partita Sinner si nasconde riguardo al problema fisico, probabilmente per non dare indicazioni al suo prossimo avversario, il russo Andrey Rublev, sempre battuto da Jannik sulla terra rossa (per ultima la vittoria a Montecarlo di metà aprile). Sembrerebbe un problema al tendine rotuleo, perché solitamente quelle fasciature si applicano per tenerlo bloccato. Anche in conferenza stampa ha minimizzato la portata del problema, dicendosi ottimista per il prossimo match. Malanni permettendo, lunedì assisteremo ad un’altra battaglia, per raggiungere quei quarti di finale che sono tutt’ora il miglior risultato di Sinner al Roland Garros, battuto ancora teenager da Rafa Nadal nel 2020.

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