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L'IMPRESA

Paolini, che spettacolo!

Clamorosa vittoria di Jasmine Paolini al WTA 1000 di Dubai. In un tabellone con sette top-10, quasi eliminata al primo turno, ha vinto da campionessa battendo Fernandez e Sakkari lungo il percorso. In finale, è rimasta incollata alla Kalinskaya, sfruttandone ogni incertezza. Lunedì sarà n.14 del mondo. 

Riccardo Bisti
25 febbraio 2024

Che brava, che brava, che brava. I WTA 1000 (quelli che un tempo si chiamavano Premier, e ancora prima Tier I) sono riservati alle grandi. È lì che si costruisce la storia, e vincerne uno è una grande impresa. Se poi ti chiami Jasmine Paolini e nessuno lo immaginava, beh, è ancora più bello. Che il 2024 fosse nato sotto una stella diversa si era capito a gennaio, quando finalmente aveva ottenuto un buon risultato all'Australian Open dopo tante (troppe) eliminazioni nei primi turni Slam. Ma il trionfo a Dubai, beh, rappresenta un punto d'arrivo per la 28enne di Bagni di Lucca. L'ha ammesso implicitamente la diretta interessata, nell'euforia del successo, al momento di autografare la telecamera. “Incredibile” ha scritto, con pennarello viola, lasciando intendere che nemmeno lei pensava di spingersi così avanti. Durante la premiazione ha ammesso di aver incontrato Patricia Tarabini qualche giorno prima.

La coach della sua ultima avversaria le aveva detto: “Vedrete, vi affronterete in finale”.Le ho detto che era pazza... invece aveva ragione lei!”: Jasmine ha intascato il secondo titolo in carriera, il più importante, e regalando l'urrà numero 80 al tennis italiano in gonnella. Lo ha fatto nel modo migliore, battendo Anna Kalinskaya al termine di una finale-maratona, chiusa col punteggio di 4-6 7-5 7-5, con quel pizzico di brivido che peraltro non era mancato nel corso della settimana, quando Jas era già virtualmente eliminata al primo turno contro Beatriz Haddad Maia. 6-4 e 4-2 per la brasiliana, 15-40 sul servizio della Paolini. Ma il tennis ci ha ricordato ancora una volta che, talvolta, i luoghi comuni rispecchiano la realtà. Per esempio, quando dicono che una partita finisce soltanto con la stretta di mano.

«Sono orgogliosa del lavoro fatto quest'anno. A volte non è facile portarlo sul campo, ma sto provando a essere più rilassata, a pensare solo a quello che devo fare e a essere più presente su ogni punto» 
Jasmine Paolini

Ha battuto Fernandez e Sakkari, ha avuto la fortuna di incassare il forfait della Rybakina e poi ha punito la Cirstea in semifinale. Grande battaglia nel match clou, nel quale Jasmine ha perso il primo set ed è stata in svantaggio di un break sia nel secondo che nel terzo. Ha avuto il gran merito di continuare a lottare, dimostrando di aver assimilato la mentalità operaia di coach Renzo Furlan, mentre Anna Kalinskaya, in tutta onestà, gliel'ha un po' regalata. Soprattutto nel terzo set, quando è scappata via fino al 5-3, ha servito per il torneo, ma è come se negli ultimi quattro game un ectoplasma si fosse impossessato di lei. I numeri parlano chiaro: dal 5-3 Kalinskaya, c'è stato un parziale di 16 punti a 3 per la Paolini. Eccezion fatta per il bello smash che l'ha issata a 6-5, sono stati soprattutto errori della russa. “Non mostro le mie emozioni, ma a volta mi capita di piangere per una partita persa” aveva detto la moscovita qualche settimana fa, improvvisamente sotto i riflettori dei suoi connazionali.

Nella settimana emiratina sembrava impermeabile alle emozioni tipiche di una partita, al punto da aver realizzato qualcosa di storico: proveniente dalle qualificazioni, aveva battuto due delle prime tre del mondo (Coco Gauff e Iga Swiatek). Roba da big, come accaduto soltanto una volta negli ultimi 40 anni. Prima di lei c'era riuscita Amelie Mauresmo, che e Berlino 1998 mise in fila Davenport e Novotna. In tutta onestà, per quanto mostrato durante il torneo, avrebbe meritato di vincere. Ma non aveva fatto i conti con la propria emotività e con i miglioramenti della Paolini, bravissima a fare tesoro dell'esperienza di un mese fa, quando perse piuttosto nettamente (6-4 6-2) a Melbourne. Qualche aggiustamento tattico ma, soprattutto, miglioramenti costanti. Veloce, esplosiva, regolare... ha saputo migliorarsi in ogni settore, in barba a chiari limiti antropometrici.

Quello vinto a Dubai è il secondo titolo per Jasmine Paolini. Si era imposta a Portorose nel 2021, e anche allora aveva battuto la Kalinskaya lungo il percorso

Il momento in cui Jasmine Paolini diventa campionessa del torneo di Dubai

Jasmine ha dimostrato che si può migliorare (tanto) anche sul lungo termine, visto che si fa seguire da otto anni dallo stesso allenatore, quel Renzo Furlan che da coach non ha mai perso le caratteristiche che ne avevano fatto un grande giocatore: serietà e umiltà. Ha capito che per diventare un buon tecnico avrebbe dovuto studiare, aggiornarsi e migliorare anche come persona. Lo ha fatto e ha ottenuto un risultato spettacolare perché inatteso. Tutti pensavano che la Paolini potesse avere una buona carriera, robusta, magari issarsi tra le top-30 e restarci per un po', ma quello che le sta riuscendo negli ultimi mesi non può essere un caso. Portandosi al numero 14 WTA, tra l'altro, supererà il best ranking di Sandra Cecchini e si porterà a una sola lunghezza da Raffaella Reggi, alle spalle soltanto delle nostre Magnifiche Quattro e a Silvia Farina. In altri tempi avremmo detto che questi numeri rappresentano un limite, ma dopo averla vista giocare... chissà. E poi c'è l'esempio di Sara Errani (peraltro vincitrice a Dubai nel 2016, quando però era un “500”), che con una struttura fisica simile è salita addirittura al numero 5 e si è giocata una finale Slam. Non sappiamo se Jasmine Paolini farà altrettanto, ma non c'è dubbio che oggi l'Italia mainstream si sia accorta di avere un'altra campionessa. Gli appassionati lo sapevano già. 

WTA TOUR – TUTTI I SUCCESSI ITALIANI

1982 – Bakersfield – Sabina Simmonds b. Lea Antonopolis 6-2 6-1
1984 - Taranto – Sandra Cecchini b. Sabrina Goles 6-2 7-5
1984 – Rio De Janeiro – Sandra Cecchini b. Adriana Villagran 6-3 6-3
1985 – Taranto – Raffaella Reggi b. Vicki Nelson Dunbar 6-4 6-4
1985 – Barcellona – Sandra Cecchini b. Raffaella Reggi 6-3 6-4
1986 – Lugano – Raffaella Reggi b. Manuela Maleeva 5-7 6-3 7-6
1986 – San Juan – Raffaella Reggi b. Sabrina Goles 7-6 4-6 6-3
1986 – Bregenz – Sandra Cecchini b. Mariana Perez Roldan 6-4 6-0
1987 – San Diego – Raffaella Reggi b. Anne Minter 6-0 6-4
1987 – Bastad – Sandra Cecchini b. Catarina Lindqvist 6-4 6-4
1987 – Little Rock – Sandra Cecchini b. Natasha Zvereva 0-6 6-1 6-3
1988 – Strasburgo – Sandra Cecchini b. Judith Wiesner 6-0 6-3
1988 – Nizza – Sandra Cecchini b. Nathalie Tauziat 7-5 6-4
1989 – Paris Clairins – Sandra Cecchini b. Regina Rajchrtova 6-4 6-7 6-1
1990 – Taranto – Raffaella Reggi b. Alexia Dechaume 3-6 6-0 6-2
1990 – Bastad – Sandra Cecchini b. Csilla Bartos 6-1 6-2
1990 – Estoril – Francesca Bonsignori b. Laura Garrone 2-6 6-3 6-3
1991 – Bol – Sandra Cecchini b. Magdalena Maleeva 6-4 3-6 7-5
1991 – San Marino – Katia Piccolini b. Silvia Farina 6-2 6-3
1992 – Paris Clairins – Sandra Cecchini b. Emanuela Zardo 6-2 6-1
1993 – San Marino – Marzia Grossi b. Barbara Rittner 3-6 7-5 6-1
1996 – Bol – Gloria Pizzichini b. Silvija Talaja 6-0 6-2
2000 – Budapest – Tathiana Garbin b. Kristie Boogert 6-2 7-6
2001 – Hobart – Rita Grande b. Jennifer Hopkins 0-6 6-3 6-3
2001 – Bratislava – Rita Grande b. Martina Sucha 6-1 6-1
2001 – Strasburgo – Silvia Farina b. Anke Huber 7-5 0-6 6-4
2002 – Strasburgo – Silvia Farina b. Jelena Dokic 6-4 3-6 6-3
2003 – Casablanca – Rita Grande b. Antonella Serra Zanetti 6-2 4-6 6-1
2003 – Strasburgo – Silvia Farina b. Karolina Sprem 6-3 4-6 6-4
2004 – Sopot – Flavia Pennetta b. Klara Koukalova 7-5 3-6 6-3
2005 – Bogotà – Flavia Pennetta b. Lourdes Dominguez Lino 7-6 6-4
2005 – Acapulco – Flavia Pennetta b. Ludmila Cervanova 3-6 7-5 6-3
2006 – Bangalore – Mara Santangelo b. Jelena Kostanic 3-6 7-6 6-3
2007 – Bogotà – Roberta Vinci b. Tathiana Garbin 6-7 6-4 0-3 rit.
2007 – Bad Gastein – Francesca Schiavone b. Yvonne Meusburger 6-1 6-4
2007 – Bangkok – Flavia Pennetta b. Yung-Jan Chan 6-1 6-3
2008 – Vina Del Mar – Flavia Pennetta b. Klara Zakopalova 6-4 5-4 rit.
2008 – Acapulco – Flavia Pennetta b. Alize Cornet 6-0 4-6 6-1
2008 – Palermo – Sara Errani b. Mariya Koryttseva 6-2 6-3
2008 – Portorose – Sara Errani b. Anabel Medina Garrigues 6-3 6-3
2009 – Barcellona – Roberta Vinci b. Maria Kirilenko 6-0 6-4
2009 – Palermo – Flavia Pennetta b. Sara Errani 6-1 6-2
2009 – Los Angeles – Flavia Pennetta b. Samantha Stosur 6-4 6-3
2009 – Mosca – Francesca Schiavone b. Olga Govortsova 6-3 6-0
2010 – Marbella – Flavia Pennetta b. Carla Suarez Navarro 6-2 4-6 6-3
2010 – Barcellona – Francesca Schiavone b. Roberta Vinci 6-1 6-1
2010 – ROLAND GARROS – Francesca Schiavone b. Samantha Stosur 6-4 7-6
2010 – Lussemburgo – Roberta Vinci b. Julia Goerges 6-3 6-4
2011 – Fes – Alberta Brianti b. Simon Halep 6-4 6-3
2011 – Barcellona – Roberta Vinci b. Lucie Hradecka 4-6 6-2 6-2
2011 – ‘s-Hertogenbosch – Roberta Vinci b. Jelena Dokic 7-5 3-6 7-5
2011 – Budapest – Roberta Vinci b. Irina Camelia Begu 4-6 6-1 6-4
2012 – Acapulco – Sara Errani b. Flavia Pennetta 5-7 7-6 6-0
2012 – Barcellona – Sara Errani b. Dominika Cibulkova 6-1 6-2
2012 – Budapest – Sara Errani b. Elena Vesnina 7-5 6-4
2012 – Strasburgo – Francesca Schiavone b. Alize Cornet 6-4 6-4
2012 – Palermo – Sara Errani b. Barbora Zahlavova Strycova 6-1 6-3
2012 – Dallas – Roberta Vinci b. Jelena Jankovic 7-5 6-3
2013 – Acapulco – Sara Errani b. Carla Suarez Navarro 6-0 6-4
2013 – Katowice – Roberta Vinci b. Petra Kvitova 7-6 6-1
2013 - Marrakech - Francesca Schiavone b. Lourdes Dominguez Lino 6-1 6-3
2013 – Palermo – Roberta Vinci b. Sara Errani 6-3 3-6 6-3
2014 - INDIAN WELLS - Flavia Pennetta b. Agnieszka Radwanska 6-2 6-1
2014 - Tashkent - Karin Knapp b. Bojana Jovanovkski 6-2 7-6
2015 - Rio de Janeiro - Sara Errani b. Anna Schmiedlova 7-6 6-1
2015 - Norimberga - Karin Knapp b. Roberta Vinci 7-6 4-6 6-1
2015 - 's-Hertogenbosch - Camila Giorgi b. Belinda Bencic 7-5 6-3
2015 – US OPEN – Flavia Pennetta b. Roberta Vinci 7-6 6-2
2016 – San Pietroburgo – Roberta Vinci b. Belinda Bencic 6-4 6-3
2016 - Dubai - Sara Errani b. Barbora Strycova 6-0 6-2
2016 - Rio de Janeiro - Francesca Schiavone b. Shelby Rogers 2-6 6-2 6-2
2017 - Bogotà - Francesca Schiavone b. Lara Arruabarrena 6-4 7-5
2018 - Linz - Camila Giorgi b. Ekaterina Alexandrova 6-3 6-1
2021 – MONTREAL – Camila Giorgi b. Karolina Pliskova 6-3 7-5
2021 - Portorose - Jasmine Paolini b. Alison Riske 7-6 6-2
2022 - Rabat - Martina Trevisan b. Claire Liu 6-2 6-1
2023 - Merida - Camila Giorgi b. Rebecca Peterson 7-6 1-6 6-2
2023 - Rabat - Lucia Bronzetti b. Julia Graebher 6-4 5-7 7-5
2023 - Losanna - Elisabetta Cocciaretto b. Clara Burel 7-5 4-6 6-4
2024 – DUBAI – Jasmine Paolini b. Anna Kalinskaya 4-6 7-5 7-5