Ombre slovacche sull'Italia

COPPA DAVIS

4 marzo 2022

Riccardo Bisti (Foto di Felice Calabrò)

La Davis infligge a Sonego la seconda delusione di fila. Dopo la sofferta vittoria di Sinner, arriva l'inopinata sconfitta del torinese contro Filip Horansky, numero 203 ATP, schierato dopo la positività al Covid di Molcan. Adesso la faccenda si complica. Chi giocherà in doppio con Bolelli?

Rimaniamo favoriti, ma il weekend di Bratislava si è complicato. Difficile capire cosa sia successo a Lorenzo Sonego nel match perduto contro Filip Horansky, un 29enne che oggi è numero 203 ATP, ma che in tanti anni di carriera non è mai andato oltre la 161esima posizione. Di più: non aveva mai battuto un top-50 e – prima di oggi – aveva un desolante bilancio di 3 vittorie e 14 sconfitte contro i primi cento. Se la sconfitta di novembre contro Borna Gojo poteva presentare qualche alibi, stavolta è difficile giustificare una prestazione che rende improvvisamente difficile una partita che doveva essere di routine, e che sembrava ancora più facile dopo il forfait dell'ultim'ora di Alex Molcan, numero 1 slovacco, risultato positivo in extremis al Covid. E allora, al suo posto, è sceso in campo Horansky. Situazione peggiore: non era preparato mentalmente, inoltre i suoi erano già in svantaggio dopo il successo (complicato) di Sinner contro Norbert Gombos.

Invece ha giocato un'ottima partita, imponendosi col punteggio di 7-6 6-3 e bloccando Slovacchia-Italia sull'1-1, rimandando ogni esito a una seconda giornata che si preannuncia di fuoco. Partita della vita? Difficile dirlo. Di sicuro è stato splendido nel gestire le emozioni. Già nel primo set, quando era andato avanti di un break (4-3 e servizio) ma Sonego lo aveva ripreso, salvo poi dominare il tie-break. E poi in un secondo parziale in cui gli ultimi game hanno regalato un bello spettacolo, tecnico e agonistico. Ha vinto il tennista che ha giocato meglio, che ha interpretato meglio le dinamiche tattiche. Dotato di un buon rovescio bimane e un dritto ballerino ma pesante, Horansky ha cercato di comandare il gioco e ci è riusciuto spesso, aiutato da un Sonego che si è affondato in antiche sabbie mobili, quando stazionava troppo lontano dalla linea di fondo.

L'esultanza di Filip Horansky: in carriera non aveva mai battuto un top-50 ATP (Photo by Felice Calabrò)

Capitan Volandri lo ha invitato a giocare un tennis più offensivo, anche presentandosi a rete. Sonny lo ha fatto (con buoni risultati), ma non a sufficienza. Ed è colpevole per come ha gestito il secondo set. Aiutato dal prevedibile passaggio a vuoto di Horansky dopo le fatiche del primo, sul 2-0 si è fatto riprendere (doppio fallo sulla palla break), poi ha arrancato fino alla fine. Sul 2-3 si è salvato per un pelo (dritto fulminante a cancellare la palla break), ma si è dovuto arrendere nell'ottavo game, al termine di una battaglia di punti. Con apprezzabile freddezza, Horansky non si è disunito quando il match è diventato fisico e non ha tremato al momento di chiudere, raccogliendo quel punto che gli slovacchi bramavano in questa prima giornata. Già, perché in assenza di Fognini sembrano partire leggermente favoriti in doppio, poi a quel punto potrebbe succedere di tutto. Se a Torino si poteva muovere qualche critica a Volandri per le scelte nel match contro la Croazia, stavolta la formazione era più o meno obbligata.

In questa prima giornata, il livornese è stato tradito da Sonego. Senza se e senza ma. Perché Horansky avrà pure giocato un gran match, ma il numero 21 non può concedersi una sconfitta del genere contro il numero 203, al netto della retorica (peraltro vera) sull'imprevedibilità della Coppa Davis. Adesso c'è grande curiosità per le scelte di Volandri: se Tibor Toth non ha alternative (Polasek-Zelenay in doppio, Horansky e Gombos in singolare), ci si domanda chi schiereremo accanto a Bolelli e chi giocherà sull'eventuale 2-2, considerato lo stato psicologico non certo straordinario di Sonego. Le alternative si chiamano Musetti e Travaglia, entrambi con l'handicap di un'esperienza quasi nulla in Coppa Davis. La stessa Davis che – con una formula oscena – mantiene viva la sua essenza, perlomeno nello spirito dei giocatori e nel modo in cui affrontano le partite.

Nel match inaugurale, il primo punto era arrivato da Jannik Sinner. Si poteva immaginare che Norbert Gombos avrebbe potuto metterlo in difficoltà, viste le premesse: lo slovacco era tirato a lucido per questo match, mentre l'azzurro è in fase di convalescenza agonistica. E allora non sorprende più di tanto il risultato finale, un 6-4 4-6 6-4 che comunque ha garantito uno dei tre punti necessari per arrivare alle Finals senza avere bisogno di una wild card. In caso di clamorosa sconfitta, c'è da credere che l'Italia sarebbe in buona posizione per prendere il posto lasciato libero dalla Russia, visto che si parla di Bologna come possibile sede di uno dei gironi. Adesso è ancora fantatennis, visto che Sinner ha portato a casa il punto dell'1-0 con una prestazione fatta di grinta, in cui ha saputo accettare i momenti difficili. Per esempio, un passaggio a vuoto nel cuore del secondo set, quando sul 6-4 2-0 sembrava poter dare vita a un match di routine.

“Nel quarto game ho sbagliato un attacco sul 30-30 e lì la partita è un po' cambiata – ha detto Sinner – sapevo che sarebbe stato un match complicato, ricordavo il nostro unico precedente ed era stato un match duro. Nel terzo ho servato di spingere un po' di più”. In effetti, non ha concesso nulla al servizio: nel set decisivo, Gombos non ha avuto l'ombra di una palla break. Si è salvato sul 2-2, ma sul 4-4 è arrivato l'allungo necessario per dare all'Italia il primo punto di una trasferta che va affrontata coln lo spirito giusto. Sinner si è calato bene in un contesto che non conosce ancora troppo bene, e ha dato continuità alle buone prestazioni dello scorso anno, mantenendo l'imbattibilità in singolare. Quattro partite, quattro vittorie. Nel tennis conta soprattutto il risultato,ancora di più in Coppa Davis. Il resto passa in secondo piano. E questo, Jannik, lo sa. E sa che probabilmente sarà costretto agli straordinari.

COPPA DAVIS – TURNO DI QUALIFICAZIONE
SLOVACCHIA-ITALIA 1-1
Jannik Sinner (ITA) b. Norbert Gombos (SVK) 6-4 4-6 6-4
Filip Horansky (SVK) b. Lorenzo Sonego (ITA) 7-6(2) 6-3

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