L'unico sorriso arriva da Giulio Zeppieri

ROMA

7 maggio 2022

Carlo Binder (Foto di Adelchi Fioriti)

Esordio difficile per gli italiani: il bilancio della prima giornata è di una sola vittoria e otto sconfitte. Zeppieri esalta, superando in rimonta Alex Molcan; sensazioni positive provengono anche da Ferrari e Fonio, vincitori di un set, e al femminile dalle giovani Alvisi e Raggi.

Era certamente la partita del giorno al Foro Italico, quella che opponeva il laziale Giulio Zeppieri al quotato slovacco Molcan. In una sfida tra mancini, la wild card locale (ripescato in tabellone dopo l’ingresso di Nardi nel principale) ha di fronte il numero 47 del mondo, recente finalista di Marrakech (sconfitto da Goffin al terzo set) e neo-allievo di Marjan Vajda. Nel primo set Zeppieri appare contratto e costantemente in difficoltà sul proprio servizio, e vede il suo avversario volare 4-1; recuperato il break grazie a un doppio fallo, in finale di parziale l’italiano appare più sciolto con servizio e dritto e riesce ad arrampicarsi fino al tie-break, dove però non entra mai in lotta, e viene battuto per 7 punti a 3.

Nel secondo set il copione si ribalta, Zeppieri è finalmente incisivo e fa male col dritto: aiutato dal calo di Molcan, in un soffio è 5-1. A questo punto, un inatteso passaggio a vuoto che potrebbe costare caro: controbreak, due set point mancati sul 5-3 e due palle per ulteriore contobreak. Zeppieri però le annulla di autorità con ottime accelerazioni di dritto, e su un rocambolesco terzo set point, dopo uno smash non chiuso, riesce finalmente ad aggiudicarsi il parziale per 6-3. Il terzo inizia con break e controbreak, ma Molcan è in evidente calo e appare spento; così, Zeppieri riesce a portarsi nuovamente 5-1 comandando sempre il gioco con dritti chirurgici vicino alla riga. Sul successivo turno in risposta ha due match point ma fallisce due colpi comodi, Molcan ha un sussulto e ottiene il 5-2, ma nel game successivo il romano può chiudere al terzo tentativo, per l’ovazione del pubblico di casa.

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Affidandosi a un ottimo dritto, Giulio Zeppieri ha firmato l'exploit di giornata contro Alex Molcan

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Negli altri match, prestazioni di carattere per Gianmarco Ferrari e Giovanni Fonio, che escono entrambi sconfitti a testa alta dai confronti con i più quotati avversari. Il 21enne toscano, n. 707 del mondo allenato da Diego Nargiso, aveva di fronte l’americano Giron, n. 52 ATP grazie alla semi raggiunta a Dallas e i quarti all’ATP 500 di Acapulco: Ferrari scappa 4-0, si fa rimontare fino al 4-4, salva un set point sul 6-5 e poi vince il tiebreak per 9-7. Poco match nel secondo parziale, finito 6-3, ad inizio terzo ancora una chance di break sul 2-1, ma da lì in poi prevale la maggiore esperienza dell’americano che chiude per 6-2. Dichiarazioni agrodolci per Ferrari a fine match, che si rammarica per le occasioni non sfruttate, ma si è detto emozionatissimo per il sostegno ricevuto dal pubblico del “Pietrangeli”.

Fonio, novarese n. 460 del mondo, aveva di fronte il finlandese Ruusuvuori, n. 59 ATP con all’attivo la finale di Pune e la semifinale al torneo ATP di Melbourne a inizio stagione. L’italiano è bravo a procurarsi una chance nel primo set, dove si è trovato 4-3 e servizio, subisce però il rientro del finlandese e viene sconfitto 6-4. Nel secondo, tuttavia, si confermano tutti i limiti di Ruusuvuori al momento di chiudere: sotto di un break, Fonio recupera, annulla un match point sul 6-5 e due nel tiebreak, che riesce a fare suo per 9 punti a 7, per l’entusiasmo di un pubblico molto coinvolto e piacevolmente rumoroso. Inizio di terzo con diversi break, Fonio insegue e sotto 4-3 non sfrutta una palla del controbreak, prima di cedere nuovamente il servizio e soccombere 6-3.

In campo femminile, la prestazione più convincente è quella fornita da Stefania Rubini, unica in grado di aggiudicarsi un set: la 29enne di Bologna n. 407 WTA, aveva di fronte l’americana Lauren Davis, numero 90 WTA ma ex top 30 e vincitrice ad Auckland nel 2017. Dopo un primo set a senso unico vinto dalla Davis per 6-1, la Rubini riesce a posizionarsi meglio in campo, appare più sciolta e in grado di tirare colpi vincenti: sul 5-2 serve una prima volta per il set, subisce la rimonta fino al 5-4 prima di chiudere 6-4. Avanti di un break anche a inizio del terzo, torna però a commettere diversi errori e viene sconfitta 6-2, evidenziando anche un problema fisico (ha anche avuto bisogno del fisioterapista). La partita più affascinante era quella che opponeva Federica di Sarra, 31enne di Fondi, alla n. 60 Marta Kostyuk: rientrata in tabellone dopo la sconfitta con la Alvisi, gioca un grande primo set in cui sul 6-5 si procura ma non trasforma 3 set point, prima di perdere il tiebreak a 4. Amaro per l’italiana lo sviluppo del secondo parziale, che la vede cedere le armi per un problema fisico quando era sotto 4-0.

L’avversaria più difficile era invece toccata a Nuria Brancaccio, 21 di Torre del Greco opposta alla terza testa di serie del tabellone, la n. 50 WTA Sasnovich: troppo forte la bielorussa, che in poco più di un’ora chiude la pratica per 6-3 6-2. Prestazioni incoraggianti, seppure nel contesto di due sconfitte due set a zero, per Eleonora Alvisi, 19enne barlettana opposta alla n. 82 WTA Juvan, e Angelica Raggi, 23enne di Terni che fronteggiava Andrea Petkovic: la Alvisi, trovatasi sotto 6-2 4-0, risaliva fino al 4-4 prima di cedere 6-4. Ancora maggiore il rammarico per la Raggi, che in entrambi i set si era trovata in vantaggio di un break sul 4-2 e 5-3, subendo però rimonte per un punteggio finale di 6-4 7-6.