Capolavoro Badosa: vince Indian Wells e punta il Masters

INDIAN WELLS

18 ottobre 2021

Riccardo Bisti

Al termine della finale più lunga del 2021, Paula Badosa vola all'ottavo posto della WTA Race. Battuta una generosa Victoria Azarenka, poco concreta quando si è trovata a due punti dal match. Occhio alla spagnola: vanta importanti margini di miglioramento.

Una battaglia di oltre tre ore ha regalato un successo indimenticabile a Paula Badosa. Vincendo a Indian Wells, la spagnola nata a New York si è presa tutto in una volta: il primo titolo in un WTA 1000 e uno splendente ottavo posto nella WTA Race. Con ancora due settimane di tornei, si è messa in ottima posizione per qualificarsi alle WTA Finals di Guadalajara. Sarebbe il coronamento di una stagione straordinaria, traguardo impensabile a inizio anno, quando si trovava a stento tra le prime 70. Al termine di un match splendido, ha superato Victoria Azarenka col punteggio di 7-6 2-6 7-6, peraltro dopo essere stata a due punti dalla sconfitta sul 4-5 nel terzo set, quando i buoi sembravano ormai scappati. La finale più lunga del 2021 ha sancito il torneo da favola della spagnola, brava a superare quattro top-20 lungo il percorso (Gauff, Krejcikova, Kerber e Jabeur) e imitare Bianca Andreescu, che due anni fa vinse il torneo alla sua prima partecipazione.

Sorprende che sia la prima spagnola a vincere il BNP Paribas Open, vista la grande tradizione del suo Paese. Conchita Martinez ha raggiunto due finali, nel 1992 (persa contro Monica Seles) e nel 1996 (si arrese a Steffi Graf). Arantxa Sanchez e Garbine Muguruza, nonostante un passato da n.1, non sono mai arrivate in finale. È stato un match bello e combattuto, in cui la Badosa ha confermato le sue qualità di picchiatrice da fondocampo. Spesso era lei a comandare il gioco, ma non sempre riesce a concretizzare quando si apre il campo. In altre parole, se il suo vincente non è definitivo, spesso non chiude il punto con il colpo successivo e deve ripartire daccapo. Al contrario, la Azarenka ha giocato un match generoso e vanta statistiche migliori perché ha sfruttato un calo psicofisico dell'avversaria nel secondo set, provata dalle fatiche per vincere il primo set.

Le fasi salienti della bella finale di Indian Wells: con 3 ore e 4 minuti, è la più lunga nella storia del torneo. Superata di 120 secondi Vesnina-Kutznetosva del 2017

Nel terzo era la Badosa a scattare meglio dai blocchi (2-0 e palla del 3-0), ma poi il match si incanalava sui binari dell'equilibrio. La Badosa aveva le sue chance sul 4-3, non le sfruttava e veniva brekkata sul 4-4, andando al cambio di campo tra le lacrime. La Azarenka saliva 30-0, sembrava finita, ma lì ha sparato in rete un dritto abbastanza semplice ed è piombata in un blackout che ha rilanciato la spagnola. Il match si è deciso al tie-break, in cui è stato premiato il maggior coraggio della spagnola. Lo ha vinto 7-2, sigillandolo con ben cinque colpi vincenti. Dopo l'ultimo dritto vincente si è sdraiata per terra, commossa, prima di raccogliere l'abbraccio della Azarenka, del nuovo coach Jorge Garcia (annunciato appena un mese fa) e del fidanzato Juan Betancourt. “Quando avevo 14-15 anni ti guardavo giocare e dicevo al mio coach che un giorno mi sarebbe piaciuto diventare come te” ha detto la Badosa durante la premiazione, rendendo onore alla bielorussa.

Questo successo porterà la spagnola al numero 13 WTA, ma in questa fase della stagione è più utile osservare la WTA Race, che – come detto – la vede in ottava posizione. Questa settimana non giocherà, ma alla luce del nuovo status potrebbe chiedere una wild card per uno degli ultimi due tornei dell'anno, a Courmayeur o a Cluj-Napoca, laddove per ora non risulta iscritta. Dotata di una grande condizione atletica, la Badosa ha un potenziale davvero interessante anche perché vanta importanti margini di miglioramento: oltre a essere più incisiva al momento di chiudere lo scambio (magari sviluppando più decisione nel gioco di volo), deve evitare i troppi alti e bassi al servizio. Dopo il ritiro di Carla Suarez Navarro, la Spagna ha trovato una giocatrice molto competitiva che promette di essere una valida alternativa alla Muguruza. Nel cambio, probabilmente, ci hanno guadagnato.

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